Anche nel 2025 viene confermato il bonus mobili, sotto forma di detrazione Irpef, ma ci sono rigidi limiti da rispettare.
La detrazione Irpef del 50% è valida per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, relativamente ad acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2025.
La misura può essere invocata solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato a partire dall’1 gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni.
Gli importi
Chi ha diritto al bonus mobili 2025 deve ripartire la detrazione in 10 quote annuali di pari importo. In pratica, ad ogni dichiarazione dei redditi si potrà portare in detrazione il 10% dell’importo indicato.
Con il passare degli anni, le disponibilità per il bonus mobili sono andate assottigliandosi: il tetto alla detrazione è calcolato su un ammontare complessivo non superiore a 8.000 euro per l’anno 2023 e a 5.000 euro per gli anni 2024 e 2025. Per il 2021 il tetto di spesa su cui calcolare la detrazione era pari a 16.000 euro, mentre per l’anno 2022 era pari a 10.000 euro.
L’importo massimo di spesa si riferisce alla specifica unità abitativa oggetto di ristrutturazione: questo significa che chi esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari ha diritto a incassare più volte il bonus mobili.
Cosa si può comprare
Il bonus mobili 2025 è valido per l’acquisto di:
- forni almeno di classe A;
- lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie almeno di classe E;
- frigoriferi e i congelatori almeno di classe F;
- altri elettrodomestici come lavasciuga, asciugatrici, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento;
- mobili nuovi come, a titolo esemplificativo, letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione che costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.
L’acquisto di grandi elettrodomestici senza etichetta energetica è agevolabile solo se per quella tipologia non è ancora previsto l’obbligo di tale etichetta.
Restano invece esclusi dal bonus mobili 2025 gli acquisti di porte, di pavimentazioni compreso il parquet, di tende e tendaggi, nonché di altri complementi di arredo.
Mobili ed elettrodomestici devono essere nuovi: esclusi dunque gli acquisti dell’usato effettuati tramite compravendita fra utenti (mercatini, siti dell’usato, eccetera). Sono incluse le spese sostenute per trasporto e montaggio. Valgono anche i mobili e i grandi elettrodomestici acquistati all’estero.
Ma oltre al bonus mobili con ristrutturazione (che comprende anche l’acquisto di elettrodomestici), il governo Meloni ha istituito per l’anno 2025 un bonus elettrodomestici senza ristrutturazione. Il click day è atteso per febbraio.
Come pagare
Il pagamento deve essere tracciabile: sì a bonifici, carte di credito e carte di debito; no ai contanti e agli assegni.
La detrazione è ammessa anche se i beni sono stati acquistati con un finanziamento a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento.
I documenti da conservare sono:
- l’attestazione del pagamento (ricevuta del bonifico, ricevuta di avvenuta transazione, per i pagamenti con carta di credito o di debito, documentazione di addebito sul conto corrente);
- le fatture di acquisto, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.
Lo scontrino che riporta il codice fiscale dell’acquirente, insieme all’indicazione della natura, della qualità e della quantità dei beni acquistati, è equivalente alla fattura.