Bonus 200 euro autonomi, slittano ancora le domande: la nuova data

Slittano ancora le domande per il bonus 200 euro per gli autonomi e professionisti: non è stato ancora pubblicato il decreto Interministeriale.

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Emanuela Galbusera

Giornalista di attualità economica

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Pubblicato: 20 Settembre 2022 11:11

Slitta ancora la data di presentazione delle domande del bonus 200 euro per i professionisti. L’avvio inizialmente previsto per il 20 settembre viene rimandato di almeno una settimana. Lo fa sapere l’AdePP, l’Associazione degli enti previdenziali privati, in un comunicato stampa pubblicato sul proprio sito il 19 settembre.

Bonus 200 euro professionisti, la nuova data

Le domande per richiedere il bonus 200 euro per i lavoratori autonomi iscritti all’Inps e per i professionisti associati alle casse previdenziali private potranno essere inoltrate in via telematica non prima di lunedì 26 settembre.

Lo si legge sul sito dell’Adepp: “In attesa che venga pubblicato in Gazzetta ufficiale il Decreto Interministeriale attuativo di cui all’articolo 33 del Decreto Legge 17/2022 n. 50 (Dl Aiuti), le domande per richiedere il bonus 200 euro potranno essere presentate non prima del 26 settembre.”

Salta dunque la data del 20 settembre per i liberi professionisti che hanno registrato lo scorso anno un reddito complessivo inferiore ai 35 mila euro. Ricordiamo che la dotazione iniziale del “Fondo per l’indennità una tantum per i lavoratori autonomi e i professionisti” di cui all’articolo 33 del Decreto Aiuti era inizialmente di 500 milioni di euro.
Successivamente, con il Decreto Aiuti bis, è arrivato un incremento della dotazione complessiva, che è stata portata a 600 milioni di euro.

Bonus 150 euro per gli autonomi, la novità

Nello stesso comunicato, l’Adepp fa sapere che le Casse private sono pronte ad aggiornare la procedura per la richiesta del bonus dopo le modifiche arrivate con il decreto Aiuti ter.
Il decreto approvato nell’ultimo Consiglio dei Ministri stabilisce un’indennità aggiuntiva di 150 euro per i liberi professionisti con redditi inferiori ai 20.000 euro percepiti nel 2021. Le Casse sono dunque pronte ad aggiornare la procedura informatica allestita per la richiesta del bonus, tenendo conto del doppio tetto reddituale dei potenziali aventi diritto.

Bonus 200 euro partite Iva, i requisiti

Per poter beneficiare del bonus 200 euro, gli aventi diritti dovranno rispettare i seguenti requisiti:

  • essere lavoratori autonomi e professionisti iscritti alle gestioni previdenziali INPS;
  • essere professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza (essere già iscritti alle gestioni previdenziali elencate, alla data di entrata in vigore del Decreto Aiuti, con partita IVA e attività lavorativa avviata);
  • nel periodo d’imposta 2021 aver percepito un reddito complessivo non superiore a 35mila euro, da cui vanno esclusi i trattamenti di fine rapporto comunque denominati, il reddito della casa di abitazione e le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata;
  • aver eseguito almeno un versamento, totale o parziale, per la contribuzione dovuta alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità, con competenza a decorrere dall’anno 2020 (ad eccezione degli iscritti di recente per i quali non risultino scadenze di pagamento).

Bonus 200 euro partite Iva, come fare domanda

Chi presenta la domanda deve dichiarare di non aver percepito le indennità previste dagli articoli 31 e 32 dello stesso Dl 50/2022. Ogni professionista dovrà presentare la domanda all’ente di previdenza cui è obbligatoriamente iscritto, nei termini, con le modalità e secondo lo schema predisposto dall’ente stesso:

  • chi è iscritto sia ad una Cassa di previdenza che all’Inps dovrà presentare domanda all’istituto nazionale di previdenza;
  • chi è iscritto a più Casse dovrà inoltrare l’istanza solo a una di esse.

Le domande saranno accettate in base all’ordine cronologico di arrivo, Inps e Casse sono tenute a rendicontare settimanalmente al ministero del Lavoro il numero delle istanze accolte e saranno invitate a sospendere la concessione del bonus una volta raggiunto il limite di spesa stanziato.