Giorgia Meloni e il Ministero dell’Economia e delle Finanze hanno smentito le voci riguardanti il taglio dell’Assegno unico per i figli nella prossima Manovra 2025. L’indiscrezione, apparsa sui giornali, è balzata subito al centro dell’attenzione pubblica e politica, ma la replica delle istituzioni non è tardata ad arrivare.
Con un video pubblicato su X insieme al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, la premier ha dichiarato che “il governo Meloni non abolirà l’Assegno unico con la prossima Legge di bilancio. Diffidate dalle fantasiose ricostruzioni su una Manovra ancora da scrivere. Noi continuiamo a lavorare per un’Italia migliore e più giusta, dopo anni di disastri della Sinistra”.
La notizia sul taglio dell’Assegno Unico e la smentita
Di recente è stata pubblicata la notizia di una possibile modifica dell’Assegno unico per i figli in risposta alle richieste dell’Unione Europea che criticava l’esclusione dei lavoratori stranieri. La proposta sarebbe stata quella di ridurre l’assegno di 57 euro a figlio per coloro che non presentavano l’Isee o con quest’ultimo superiore a 45mila euro.
Dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, però, è giunta subito la smentita: “L’ipotesi di tagli agli assegni per i figli nella prossima manovra è del tutto infondata e priva di realtà”.
Anche la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità Eugenia Roccella è intervenuta sull’argomento esprimendo profonda preoccupazione per la qualità dell’informazione in Italia.
Ha paragonato, infatti, la rassegna stampa odierna a una “falsa radiocronaca” come quella di Orson Wells sullo sbarco dei marziani. Ha poi aggiunto che se queste sono le premesse fino alla data della presentazione della Manovra 2025, allora c’è motivo di preoccuparsi per il modo in cui l’informazione è gestita nel paese.
Infine ha spiegato che il vero problema non è stato creato dal Governo bensì dall’Unione Europea che ha avviato una procedura di infrazione contro l’Italia.
Al nostro Paese è stato chiesto infatti di eliminare il requisito di residenza in Italia, che ad oggi è di due anni, per chi ottiene l’assegno senza lavorare, di modificare la durata minima del rapporto di lavoro che al momento deve essere di almeno 6 mesi e di estendere l’assegno anche a chi ha dei figli che risiedono all’estero.
Eugenia Roccella ha poi concluso il suo intervento dicendo che i cittadini devono essere al corrente di tali richieste e che è necessario quanto prima aprire un dibattito con l’opposizione sull’argomento.
Taglio Assegno unico: le dichiarazioni del Mef
Il Mef ha smentito la notizia sul presunto taglio dell’assegno ai figli definendola “fantasiosa e senza alcun fondamento”. Anche Marco Osnato, presidente della Commissione Finanze alla Camera, ha criticato duramente il tono allarmistico della notizia sottolineando che il governo guidato da Giorgia Meloni ha invece aumentato in modo significativo la misura arrivando a stanziare per essa fino a 20 miliardi di euro.
Ha poi spiegato che al momento c’è una procedura di infrazione sulla quale la Commissione Europea potrebbe decidere entro il 2025. La misura attuale, quindi, potrebbe cambiare ma non sarà cancellata.
È intervenuto sull’argomento anche Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera, spiegando che quella del taglio dell’Assegno unico è una fake news. Si discuterà infatti della Legge di Bilancio e degli obblighi con Bruxelles a partire dal 30 agosto.