Tra le novità più attese della Legge di Bilancio 2021, senza dubbio, il cosiddetto “anno bianco” dei versamenti pensato per ridare un po’ di ossigeno ai lavoratori autonomi iscritti all’Inps ed i professionisti associati alle Casse private, duramente colpiti e tra i più danneggiati dalla crisi economica scaturita dalla pandemia.
Ufficialmente al via, dunque, l’esonero contributivo con la pubblicazione sul sito del ministero del Lavoro del decreto interministeriale che disciplina la misura da 2,5 miliardi che dispone l’esonero parziale della contribuzione previdenziale e assistenziale (è al 100% fino a un tetto massimo di 3.000 euro sopra il quale, invece, si pagano i contributi) dovuta dai lavoratori autonomi e dai liberi professionisti iscritti alle gestioni Inps e alle Casse previdenziali.
A chi spetta
- Interessati, dunque, i lavoratori che hanno percepito nel periodo d’imposta 2019 un reddito complessivo non superiore a 50.000 euro
- e che hanno subito un calo del fatturato o dei corrispettivi nell’anno 2020 non inferiore al 33% rispetto a quelli dell’anno 2019
Le regole specifiche per le diverse gestioni:
- commercianti e artigiani: l’agevolazione riguarda solo i contributi fissi
- lavoratori non obbligati al contributo minimale: l’esonero ha ad oggetto i contributi previdenziali complessivi, calcolati ai sensi dell’articolo 1, comma 3, legge 233/1990, dovuti a titolo di acconti 2021, in scadenza entro il 31 dicembre 2021;
- iscritti alla gestione separata: si calcola sui contributi previdenziali complessivi, basati sul reddito prodotto e dovuti a titolo di acconti 2021, in scadenza entro il 31 dicembre 2021
A chi e quando fare domanda
Domande all’INPS: entro il 30 settembre 2021. Prevista inizialmente a fine luglio dal decreto ministeriale, la nuova data utile è appunto il 30 settembre, in considerazione dei tempi decisamente stretti. In arrivo a breve le istruzioni precise
Per poter ottenere l’agevolazione, infine, tutti coloro che sono in possesso dei requisiti reddituali richiesti dovranno essere anche in regola col versamento dei contributi.
Il semaforo verde della UE
Sull’esonero contributivo 2021 era arrivato, nei giorni scorsi, il semaforo verde della Commissione UE che ha, di fatto, liberato le risorse (2,5 miliardi di euro) approvando la compatibilità con la normativa sugli aiuti di Stato. Per l’esecutivo comunitario, dunque, il regime italiano è in linea con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo.