Una taglia sulla testa di Putin: quanto vale la sua cattura

Un uomo d’affari russo ha offerto una ricompensa per la cattura di Putin, rivolgendosi poi agli ufficiali militari ha chiesto il suo arresto come criminale di guerra

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Maurizio Perriello

Giornalista politico-economico

Giornalista e divulgatore esperto di geopolitica, guerra e tematiche ambientali. Collabora con testate nazionali e realtà accademiche.

Si chiama Alex Konanykhin l’uomo d’affari russo che ha messo una taglia sulla testa di Vladimir Putin. Dopo l’invasione in Ucraina e le pericolose azioni annunciate – tra cui quella relativa a un possibile ricorso alle armi nucleari – l’investitore ha chiesto agli ufficiali militari del Cremlino di rivoltarsi contro il presidente russo, contribuendo alla cattura e l’arresto come criminale di guerra.

Quanto vale la cattura di Putin

“Prometto di pagare un milione di dollari agli ufficiali che, in ottemperanza al loro dovere costituzionale, arrestano Putin come criminale di guerra secondo le leggi russe e internazionali”, ha affermato l’investitore Alex Konanykhin in un post su Facebook.

L’uomo, che oggi non si trova in Russia ma in California (dove vive e lavora come investitore in criptovalute), ha mosso delle accuse precise contro lo “zar”, accusato di aver violato la costituzione russa per aver “eliminato le libere elezioni” e “ucciso i suoi oppositori”. Nello stesso post sui social, Konanykhin ha poi promesso pieno supporto economico alla popolazione in Ucraina.

“Continuerò la mia assistenza all’Ucraina nei suoi sforzi eroici per resistere all’assalto dell’Orda di Putin”, ha infatti scritto. Il post è stato poi rimosso da Facebook qualche ora dopo, ma Konanykhin (anche su altre piattaforme) ha ribadito la sua presa di posizione, smentendo le news che parlavano di ricompensa per l’assassinio di Putin. Su LinkedIn, però, ha precisato che si augura che venga arrestato e assicurato alla giustizia.

Chi è Alex Konanykhin, l’uomo d’affari che vuole destituire Putin

Già da diverso tempo Konanykhin è schierato contro Putin. Come suo dichiarato oppositore, però, l’ultima volta che si è recato in Russia è stato nel 2012 quando – secondo quanto ricostruito da Forbes – la sua cattura valeva 300 milioni di dollari. Konanykhin ha ottenuto l’asilo politico negli Stati Uniti nel 1999 (sette anni dopo aver lasciato la Russia, nel 1992, insieme alla moglie), è un imprenditore ed ex banchiere che ha iniziato la sua carriera fondando una banca privata in Russia verso la fine del regime comunista. Nel 2004 il suo permesso di soggiorno in America viene revocato – per via di un’indagine e una serie di processi – per poi essere concesso di nuovo nel 2007.

Negli Usa lui e la sua prima moglie la società KMGi (un’agenzia pubblicitaria), poi si sono ampliati con un’azienda di pubbliche relazioni, la Publicity Guaranteed e, infine, si sono spostati sul mercato delle criptovalute online, creando The Syndicated News.

Nel 2004, Konanykhin è stato nominato “Uomo d’affari dell’anno di New York” dal Comitato nazionale repubblicano ma in questi giorni di lui si sta parlando soprattutto per via della ricompensa offerta a chi riesce a catturare e destituire Putin. Lui stesso, però, ha spiegato ai media che si tratta anche e sopratutto di un gesto simbolico, che vuole spingere gli oppositori del Presidente – specie quelli rimasti in Russia – a rendersi conto di quanto siano numerosi (e di come insieme potrebbero contribuire a cambiare il corso della storia rovesciando il regime).

Intanto, mentre il conflitto prosegue, la Russia si avvia verso la più grande crisi finanziaria degli ultimi tempi, con l’Europa ormai schierata quasi completamente contro Vladimir Putin.