Turismo alimentato dagli stranieri: +6,3% nelle località marittime, città d’arte in crisi

Aumentano i turisti stranieri nelle spiagge italiane: le città d'arte sono però in crisi

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Pubblicato: 30 Luglio 2024 15:36

Nuovi dati sulle prenotazioni turistiche ad agosto confermano l’importanza che gli arrivi di cittadini stranieri stanno avendo nei risultati del settore per l’estate del 2024. Una crescita moderata delle presenze di italiani è rafforzata da un afflusso molto significativo di stranieri, che rappresentano quasi la metà delle persone presenti in Italia per motivi di vacanza.

Non tutte le mete però stanno riuscendo a sfruttare questo flusso dall’estero. A differenza che in passato, quando erano le città d’arte ad attrarre maggiormente i visitatori esteri, oggi sono le spiagge italiane a godere della nuova ondata di presenze. I centri urbani sono invece in difficoltà rispetto ai picchi fatti registrare nel 2023.

I turisti stranieri affollano le spiagge italiane

Secondo i dati diffusi dall’Associazione italiana Confindustria Alberghi, i turisti stranieri stanno sostenendo la crescita del settore dell’accoglienza italiana nell’estate del 2024 più di quanto fatto in passato. Dopo un 2023 molto positivo, il comparto ha fatto registrare altre cifre record negli ultimi mesi, ma non grazie all’apporto degli italiani, i cui aumenti di presenze rimangono molto bassi o stagnanti.

Sono gli stranieri, soprattutto nelle località marittime, ad aver segnato in positivo la stagione estiva del 2024. Rispetto a un già straordinario 2023, quest’anno le presenze di persone che provengono da fuori i confini nazionali presso le spiagge italiane sono aumentate del 6,5%. Gli italiani sono solo l’1,5% in più dello scorso anno. Le località balneari si confermano come le più amate in assoluto in Italia, battendo montagna e città d’arte.

In media, ad agosto, le zone marittime del Paese hanno fatto registrare un tasso di occupazione dalle prenotazioni superiore all’85% in tutte le 5 settimane che quest’anno comporranno il mese più attivo dal punto di vista turistico. La settimana di Ferragosto è invece già quasi completamente sold-out. Sono i tedeschi, come da tradizione, i turisti stranieri più presenti nel nostro Paese, seguiti da svizzeri e francesi.

Città d’arte in difficoltà: cosa sta succedendo

Se le località di mare sono le preferite e quelle in maggiore crescita in tutto il Paese, le città d’arte, altro importante attrattore di turisti per l’Italia, stanno faticando in questa estate 2024. Dopo anni di grande successo, dovuti all’afflusso di turisti che avevano rimandato i loro viaggi durante la pandemia da Covid-19, i centri urbani sembrano essere andati in crisi di turisti.

Anche in questo caso, gli stranieri sono l’unica categoria che cresce, anche se meno che per altre mete. Il problema principale è il forte calo degli italiani, che quest’anno hanno preferito altre mete dentro e fuori il Paese. Questo dato è tale da aver comportato un calo, purché soltanto dello 0,1%, nelle presenze rispetto al 2023.

“Il costante interesse da parte del turismo internazionale anche verso le destinazioni balneari è un fattore importante e può rappresentare un valido stimolo per far crescere i mesi spalla, periodi in cui proprio i viaggiatori stranieri scelgono spesso di visitare le nostre località. Il fenomeno, se ben gestito, può contribuire ad allungare la stagione e generare nuove motivazioni di viaggio favorendo una ridistribuzione sostenibile dei flussi nei periodi in cui la domanda è fisiologicamente più bassa” ha dichiarato Maria Carmela Colaiacovo, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi.