Turismo all’aria aperta, 32 milioni di euro per i Comuni: il bando

Un piano di sviluppo per il turismo sostenibile: il bando destinato alla creazione e riqualificazione di aree nei piccoli Comuni e in zone di rilevanza culturale

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Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

Pubblicato: 5 Ottobre 2024 12:00

Il Ministero del Turismo ha recentemente pubblicato un bando da oltre 32 milioni di euro, con l’obiettivo di supportare la creazione e la riqualificazione delle aree attrezzate di sosta temporanea per il turismo all’aria aperta.

Questa misura rappresenta un passo concreto per colmare il divario con i principali competitor europei e incentivare un settore turistico in forte crescita, come sottolineato dalla ministra del Turismo, Daniela Santanchè: “Stiamo mettendo in ordine il comparto, e queste misure saranno nuova linfa vitale per sostenere la crescita di un settore che si conferma trainante per l’economia”.

I beneficiari del bando “Turismo all’aria aperta”

Il bando per il “Turismo all’area aperta” è rivolto principalmente ai Comuni italiani con una popolazione inferiore ai 20 mila abitanti, che dispongano di aree di pubblica utilità o pubblico utilizzo per la realizzazione dei progetti.

Tuttavia, anche i Comuni che non soddisfano il criterio demografico possono partecipare, purché:

  • ospitino eventi ricorrenti con almeno 20 mila partecipanti;
  • oppure si trovino entro 15 km da un cammino storico o religioso iscritto nell’Atlante dei cammini d’Italia tenuto dal Ministero della cultura o da un sito UNESCO registrato nell’elenco tenuto del Ministero del turismo.

I Comuni possono anche presentare proposte in forma aggregata, attraverso unioni di Comuni o altre forme di collaborazione intercomunale. Ogni Comune o aggregazione può presentare una sola domanda di finanziamento, anche se include più aree di sosta. La concessione dei fondi è formalizzata attraverso apposite convenzioni tra il Ministero del Turismo e i beneficiari, che diventano atti giuridicamente vincolanti per l’erogazione del finanziamento.

Condizioni per la partecipazione

Ogni progetto deve includere un conto economico dettagliato, che preveda stime sui ricavi, e che costituisce una parte essenziale per l’ammissibilità della domanda di finanziamento.

Infatti, per accedere ai fondi previsti dal bando, i Comuni beneficiari devono adottare una delibera di Giunta che li impegni a sottoscrivere accordi di partenariato pubblico-privato (PPP) o concessioni con soggetti privati per la gestione dei servizi legati all’area di sosta. Questi accordi, regolati dal d.lgs. n. 36/2023, devono avere una durata di almeno 10 anni e garantire il mantenimento dell’equilibrio economico-finanziario. Ciò significa che l’operazione deve essere conveniente dal punto di vista economico e sostenibile finanziariamente, con ricavi e costi bilanciati in funzione del numero di piazzole previste e del tasso di occupazione stimato.

Entità del finanziamento

I contributi previsti coprono fino all’80% delle spese ammissibili, con un tetto massimo di:

  • 6 mila euro per ciascuna piazzola in caso di nuove realizzazioni;
  • 3.600 euro per la riqualificazione di piazzole esistenti.

Il contributo massimo per ogni singola area attrezzata è fissato a:

  • 400 mila euro per nuove aree di sosta;
  • 240 mila euro per le aree esistenti da riqualificare.

Le risorse destinate a questo bando, nonché ai finanziamenti degli interventi, sono pari a 32.870.000,00 euro per l’anno 2024.

Tipologie di interventi finanziati dal bando “Turismo all’area aperta”

Le proposte progettuali ammesse al bando  riguardano interventi finalizzati alla creazione o alla riqualificazione di aree attrezzate di sosta temporanea per scopi turistici, per promuovere il turismo all’aria aperta. Gli interventi devono rispettare la normativa nazionale, regionale ed eventuali vincoli paesaggistici e si distinguono in:

1) Interventi di primo livello

Che devono includere dotazioni essenziali, come:

  • Recinzione e controllo degli accessi: varchi pedonali, ciclabili e motorizzati automatizzati con sistemi di controllo accessi e pagamenti tramite piattaforme digitali;
  • Sistema camper service: aree tecniche per il trattamento delle acque e rifornimento di acqua potabile, con strutture autopulenti;
  • Piazzole di sosta: con dimensioni minime di 40 mq e un’adeguata viabilità interna;
  • Attrezzature complementari: pavimentazione adeguata, raccolta differenziata, illuminazione a LED, videosorveglianza,
  • Wi-Fi, e colonnine per la ricarica elettrica.

2) Interventi di secondo livello

Ovvero per arricchire le aree con:

  • Moduli bagno e docce;
  • Aree ricreative: parchi giochi, distributori automatici, lavanderie, tavoli picnic, zone palestra;
  • Colonnine per veicoli elettrici leggeri con dotazioni di secondo livello che possono comportare un punteggio aggiuntivo.

È importante sottolineare che, sia per quelli di primo livello che per quelli di secondo livello, gli interventi devono garantire l’accesso per persone con disabilità e possono includere servizi specifici per anziani e famiglie, premiati con ulteriore punteggio.

Scadenze e modalità di presentazione delle domande

I progetti dovranno essere completati entro il 30 giugno 2026. Le domande di finanziamento potranno essere presentate tramite la piattaforma informatica del Ministero del Turismo, che sarà accessibile con SPID o CIE entro 60 giorni dalla pubblicazione del bando. I Comuni avranno poi 30 giorni di tempo per inviare le richieste.

I Comuni proponenti sono tenuti a trasmettere nelle medesime modalità la proposta descrittiva del progetto di cui si chiede il finanziamento, comprensiva di:

  • documento illustrativo – progettuale dell’intervento, che includa la descrizione dell’intervento e di tutte le fasi di vita del progetto stesso;
  • piano economico e finanziario dell’intervento;
  • delibera/e di Giunta comunale di approvazione della proposta progettuale;
  • documentazione fotografica o iconografica o grafica del progetto proposto;
  • titolo giuridico relativo alla disponibilità dell’area ove avranno luogo le opere edili e/o dove avrà luogo la realizzazione dell’intervento;
  • dichiarazione attraverso cui il soggetto proponente attesta di disporre delle competenze e delle risorse con le adeguate qualifiche professionali tecniche e amministrative necessarie per l’attuazione del progetto e di accettare le norme e le disposizioni contenute nel presente provvedimento;
  • dichiarazione con la quale il Comune proponente/Comune si impegna ad avviare e completare le attività progettuali nei tempi previsti dal cronoprogramma presentato e approvato.

Tutti i documenti e le dichiarazioni necessarie ai fini della presentazione della domanda di finanziamento, ivi compresa la stessa domanda di finanziamento e la relativa proposta progettuale, devono essere caricati sulla piattaforma sottoscritti con firma digitale (accreditata dall’Agenzia per l’Italia Digitale – AgID) del legale rappresentante del Comune proponente/Comune capofila sottoscrittore della domanda di finanziamento. In ogni caso, tutta la documentazione da firmare digitalmente dovrà essere redatta nel formato PDF.

Controlli

Il Ministero, in ogni fase del procedimento, può effettuare controlli e ispezioni, anche a campione sui programmi finanziati volti a verificare le condizioni per la fruizione e il mantenimento del supporto finanziario. Proprio per questo motivo, il Ministero può avvalersi del Nucleo speciale spesa pubblica e repressione frodi comunitarie della Guardia di finanza.

Il bando

A questo link è possibile consultare il bando ufficiale, che definisce i criteri di determinazione, le modalità di assegnazione e le procedure di erogazione delle risorse del Fondo istituito nello stato di previsione del Ministero del turismo.