I 10 uomini più ricchi del mondo hanno visto aumentare ulteriormente le loro fortune dopo la vittoria elettorale di Donald Trump. La reazione positiva dei mercati finanziari ha infatti fatto lievitare il valore dei loro investimenti di 64 miliardi di dollari solo nella giornata di giovedì, segnando il maggiore incremento dal 2012, anno in cui il Bloomberg Billionaires Index ha iniziato a monitorare i loro patrimoni. Tra i beneficiari della vittoria del magnate, non c’è stato quindi solo Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo e alleato del presidente eletto.
I miliardari che si sono arricchiti di più
È ancora presto per valutare l’impatto completo sulla economia americana, ma la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali del 5 novembre ha già avuto un primo effetto sulle finanze dei super miliardari. Secondo il Bloomberg Billionaires Index, gli uomini più ricchi d’America hanno visto crescere le loro fortune di 64 miliardi di dollari nelle 24 ore successive al voto. A contribuire al rialzo più significativo dal 2012, anno in cui il Bloomberg Billionaires Index ha iniziato a monitorare i patrimoni dei Paperoni, è stato principalmente l’atteggiamento positivo di Wall Street.
Le promesse di deregulation e tagli fiscali da parte di Trump hanno spinto al rialzo i titoli azionari di alcune aziende americane, tra cui la Tesla di Elon Musk, che ha registrato un incremento del 13% in poche ore. Attualmente l’uomo più ricco del mondo e figura di punta nella campagna elettorale di Donald Trump, Musk ha visto aumentare la sua fortuna di 26,5 miliardi di dollari dopo il voto, raggiungendo un patrimonio di 290 miliardi. Il fondatore di Tesla e X consolida così la sua posizione al vertice della classifica dei Paperoni mondiali.
Anche Jeff Bezos, proprietario di Amazon, Blue Origin e del Washington Post, festeggia. In sole 24 ore, il secondo uomo più ricco del mondo ha visto aumentare la sua ricchezza di 7 miliardi, portando il suo patrimonio a 230 miliardi. La posta in gioco per il fondatore di Amazon è alta, poiché la sua compagnia Blue Origin è un diretto concorrente di SpaceX di Elon Musk e potrebbe risentire della stretta alleanza tra Trump e Musk. Quest’ultimo, infatti, è già titolare di importanti contratti governativi attraverso Starlink, il che potrebbe mettere a rischio le prospettive di crescita della società spaziale di Bezos.
Chi ha perso dopo la vittoria
Il presidente di Oracle e finanziatore del partito repubblicano, Larry Ellison, ha guadagnato quasi 10 miliardi, portando la sua fortuna a 193 miliardi. La vittoria di Trump ha favorito anche Bill Gates, il cui patrimonio è salito a 159,5 miliardi, e i fondatori di Google, Larry Page e Sergey Brin, nonostante le critiche espresse dal presidente eletto durante la campagna contro Mountain View, accusata di pubblicare articoli negativi su di lui ma non su Kamala Harris.
Dopo il voto presidenziale, Warren Buffett ha dichiarato un patrimonio di 148 miliardi di dollari, suscitando interrogativi su come l’“oracolo di Omaha”, 94 anni, dirigerà i suoi investimenti sotto la nuova amministrazione americana. Nel frattempo, il patrimonio dell’ex CEO di Microsoft, Steve Ballmer, è aumentato di 2,9 miliardi di dollari in poche ore, raggiungendo quota 146 miliardi di dollari.
In controtendenza Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook e Ceo di Meta, che ha perso 80,9 milioni di dollari, non avendo preso una posizione pubblica sul voto, dopo il suo sostegno a Joe Biden nel 2020. Infine, Bernard Arnault, l’unico francese del gruppo e presidente di LVMH, ha visto diminuire la sua fortuna di 2,8 miliardi.