Al di là di quello che può essere l’ambito, gli italiani sentono sempre più spesso parlare di aumenti. L’ultimo annuncio sotto questo aspetto proviene da Tim. I clienti con un contratto in essere sono stati avvertiti dell’imminente rimodulazione. In tantissimi saranno chiamati a compiere una scelta. Restare e accettare il rincaro o farsi convincere dalle offerte di altri operatori, sempre a caccia di utenti “strappati” alla concorrenza (e per questo agevolati inizialmente).
Tim cambia i prezzi
È cosa consueta che gli operatori di telefonia modifichino i propri contratti. Si parla di rimodulazioni e, a patto di garantire all’utenza le necessarie tempistiche previste dalla legge per agire, è perfettamente legale.
Tutto ciò è alla base di quell’ormai ben noto valzer di clienti, che passano da un operatore all’altro. Il tutto avviene a costo zero (spesso ma non sempre, dipende dall’offerta) e in pochi click. Ci si avvantaggia delle condizioni previste per chi abbandona la concorrenza, per poi ritrovarsi nella stessa situazione dopo alcuni anni o mesi, a seconda delle dinamiche societarie.
Molti clienti Tim hanno ricevuto una comunicazione che farebbero bene a non ignorare. A causa dell’addebito automatico su carta, spesso si perde di vista un certo tipo di uscite mensili, come quelle legate alla telefonia e al mondo dello streaming. Sarebbe invece il caso di verificare e, qualora necessario, intervenire.
L’operatore ha spiegato come scatteranno nuove rimodulazioni a partire dal prossimo 6 aprile. Ma cosa si intende esattamente quando si parla di rimodulazioni? L’espressione fa riferimento a delle modifiche unilaterali del contratto. La legge italiana garantisce però i consumatori, offrendo loro la chance di uscire dal contratto senza alcuna penale. Il tutto entro 60 giorni. C’è modo dunque anche per trovare una soluzione alternativa.
Nuove tariffe Tim
Diamo uno sguardo nel dettaglio a quella che è la nuova rimodulazione delle tariffe Tim. Coinvolte alcune tariffe telefoniche, non tutte, caratterizzate inoltre da differenti tipi di aumenti. Si andrà da un minimo di 0,99 euro a un massimo di 2,49 euro. Chiunque abbia ricevuto comunicazione, come detto, subirà l’aumento a partire dall’addebito successivo al 5 aprile 2024.
I dettagli sono verificabili sul sito ufficiale, dove il 29 febbraio è stato pubblicato un comunicato, nella sezione News e Modifiche contrattuali. Come al solito in questi casi, l’operatore fa riferimento ai cambiamenti dei mercati, il che costringe ad adeguarsi a differenti esigenze economiche.
Gli sms ricevuti dai clienti sono personalizzati, il che vuol dire che riportano esattamente quello che sarà l’aumento previsto per la tariffa/abbonamento sottoscritta in precedenza.
Tim offre inoltre la chance di mitigare l’impatto. Lo fa garantendo a chiunque accettasse questa rimodulazione l’accesso a 50 GB di traffico dati aggiuntivo rispetto al proprio pacchetto standard. Garantita inoltre l’attivazione del 5G gratuita, per chi ne fosse ancora sprovvisto (ciò a patto che il proprio dispositivo sia predisposto). Le indicazioni sono contenute nella comunicazione ricevuta ma, al fine di garantire un’informazione completa, specifichiamo come basterà inviare un sms al 40916 con la dicitura “Confermo On” per accettare questo nuovo pacchetto.
Esiste infine la possibilità del recesso, da attuare in due modalità. Si può compilare il modulo online per esercitare tale diritto, inviandolo via PEC a recesso_linee_mobili@pec.telecomitalia.it. In alternativa, però, si può semplicemente recarsi presso un centro fisico o chiamare il 119. Infine si può scegliere di lasciar fare tutto a un altro operatore, accettando un nuovo contratto e lasciando l’incombenza della comunicazione a Tim ad altri.