Rischio povertà, Campania e Calabria ultime in Europa: paradosso italiano

I dati Eurostat sul rischio povertà confermano che il Sud Italia è ultimo in Europa: fa peggio solo la Guyana francese, un territorio di oltremare che si trova in Sud America

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

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La Campania e la Calabria hanno un rischio di povertà paragonabile a quello di un territorio del Sud America. È quanto emerge dai dati di Eurostat, che includono anche la Guyana francese. Le due regioni italiane sono tra quelle dove si rischia maggiormente di diventare poveri, insieme all’ex colonia e alle città spagnole sulla costa marocchina, in Africa.

L’Italia riesce però a coprire l’interezza di questa classifica. La provincia autonoma di Bolzano, infatti, è la zona d’Europa con il rischio di povertà minore in assoluto.

Calabria e Campania tra le Regioni con il maggiore rischio povertà in Ue

Nella classifica delle regioni europee con più persone a rischio di povertà e marginalità sociale, Campania (43,5%) e Calabria (48,8%) sono rispettivamente al penultimo e ultimo posto tra quelle che si trovano effettivamente in Europa. Peggio di loro fanno soltanto La città di Melilla (44,5%), spagnola ma che si trova sulla costa settentrionale dell’Africa, e la Guyana francese (59,5%), territorio di oltremare in Sud America, sul Mar dei Caraibi.

In generale, dai dati pubblicati da Eurostat emerge un’Italia profondamente divisa. Il Mezzogiorno, che in questo caso parte dal Lazio e dall’Abruzzo, si classifica tra le posizioni più basse d’Europa per numero di persone a rischio povertà. Nel Nord (che in questo caso include Umbria e Marche) non va soltanto meglio ma si trovano alcune delle regioni con il minor rischio di emarginazione sociale in assoluto.

Il paragone con gli altri Paesi europei

In totale in Europa ci sono soltanto 25 regioni dove il 33% della popolazione o più è a rischio povertà. 5 di queste si trovano in Grecia, 4 ciascuna per Spagna, Italia, Bulgaria e Romania e 3 regioni della Francia, che però Eurostat specifica trattarsi di zone “ultraspecifiche”, territori di oltremare che non si trovano in Europa geograficamente.

Tra le altre due regioni italiane in questa situazione, una è la Sicilia (40,9%), quartultima tra le regioni che si trovano effettivamente in Europa, con la sola Ionia Nisia, in Grecia, che si frappone tra le tre regioni italiane. L’altra è la Puglia, con il 37,3%. Delle regioni più povere d’Italia, Campania e Sicilia hanno registrato un miglioramento in questo dato rispetto al 2023, mentre Calabria e Puglia sono leggermente peggiorate.

L’Alto Adige ha il rischio di povertà più basso

La situazione italiana risulta paradossale quando si guarda alla vetta della classifica. Tra le regioni a minor rischio povertà molte sono Italiane:

  • Veneto (12,4%);
  • Friuli-Venezia Giulia (12,4%);
  • Marche (11,8%);
  • Valle d’Aosta (10,7%);
  • Emilia-Romagna (10,1%).

Ma la più sorprendente è proprio la prima in classifica, l’Alto Adige. La provincia autonoma di Bolzano chiude con solo il 6,6% della popolazione a rischio povertà, rendendo l’Italia al contempo prima e ultima nella classifica che considera solo i territori che si trovano in Europa. Il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha dichiarato:

Abbiamo scalato la classifica negli ultimi anni, ma si può sempre fare di meglio e di più, perché anche la migliore statistica aiuta poco chi è comunque in difficoltà. Per questo motivo abbiamo introdotto una nuova misura di sostegno per le persone con pensioni bassissime, che partirà con la prima liquidazione a fine anno.