Qualche segnale di cedimento intorno al presidente russo Vladimir Putin inizia a vedersi al Cremlino. Le sanzioni mordono, e forse qualche alto rappresentante dell’entourage putiniano inizia a sentire aria di pericolo. Nelle ultime ore, parallelamente ad un pesante attacco di Anonymous alla Banca centrale russa, è fuggito Anatoly Chubais, fedelissimo del presidente, e la gocvernatrice della stessa banca centrale, Elvira Nabiullina, ha provato a dimettersi – respinta – dopo aver pesantemente criticato la scelta bellica.
La fuga di Chubais
Anatoly Chubais, formalmente, è l’inviato speciale per il clima e consigliere del presidente, ma al di là del ruolo istituzionale è un oligarca considerato fra i più ricchi, potenti e vicini al presidente. Fu proprio Chubais a offrire allo stesso ex agente del Kgb il primo incarico al Cremlino dopo l’era Eltsin. Chubais nelle ultime ore è fuggito in Turchia, e lì resterà. E’ il più alto funzionario russo ad aver voltato le spalle allo ‘zar’ di Mosca.
Il caso Nabiullina
Nelle stesse ore è rimbalzata sui media la notizia dei ripetuti tentativi di dimissioni della governatrice della Banca centrale russa, Elvira Nabiullina, che avrebbe pesantemente attaccato la scelta di Putin di invadere l’Ucraina accusandolo di “aver gettato nella fogna l’economia russa”. Secondo Bloomberg, la Nabiullina avrebbe presentato per ben tre volte le proprie dimissioni, ma il Cremlino le avrebbe respinte provando anzi ad inchiavardarla alla poltrona per altri cinque anni.
L’attacco di Anonymous
A proposito di banca centrale russa, l’istituto ha accusato un pesane attacco informato da parte del collettivo Anonymous (dietro il quale, a onor del vero, è probabile agiscano anche elementi dell’intelligence occidentale). Dopo una serie di azioni dimostrative ad alto impatto mediatico, Anonymous ha hackerato la Banca. “Entro 48 ore verranno rilasciati più di 35.000 file con accordi segreti”, scrivono su Twitter gli attivisti.
Se l’attacco venisse confermato dall’effettiva pubblicazione dei documenti nelle prossime ore così come annunciato, saremmo certamente in presenza di uno dei leak più importanti diffusi da Anonymous dall’inizio di #OpRussia, la campagna attraverso la quale gli hacker hanno messo nel mirino il Presidente Putin e tutte le istituzioni di Mosca. Intanto, secondo quanto riportato da Tass, la Banca Centrale Russa smentisce l’attacco.