Benzina e diesel in aumento, il prezzo supera i due euro in autostrada

Non solo rialzo dei prezzi energetici, schizza alle stelle anche il prezzo della benzina. La denuncia arriva dal Codacons

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 13 Gennaio 2025 11:20

Negli ultimi giorni, i prezzi dei carburanti sono saliti alle stelle. Secondo le ultime rilevazioni di Staffetta Quotidiana, i prezzi della benzina servito è a 1,939 euro al litro (+6, compagnie 1,985, pompe bianche 1,851) mentre il diesel servito è a 1,842 euro al litro (+7, compagnie 1,888, pompe bianche 1,754).

Il Codacons segnala addirittura che in alcuni distributori in autostrada si viaggia già sopra quota 2,3 euro al litro per la benzina in modalità servito, arrivando a punte di 2,4 euro sulla A1.

Quanto ci costa un pieno oggi

Sono due i fattori principali che stanno portando agli aumenti sui prezzi di diesel e benzina: il primo è l’aumento significativo delle quotazioni dei prodotti raffinati, influenzate anche da speculazioni legate alle prospettive dei mercati energetici. Il secondo fattore è di tipo normativo ed è legato ai maggiori costi sostenuti da rivenditori e gestori per rispettare la quota obbligatoria annuale di miscelazione dei biocarburanti.

Questa combinazione sta incidendo direttamente sui prezzi alla pompa: se per i serviti di benzina e diesel sono appunto 1,939 e 1,842, la prima self service è a 1,800euro/litro (+7 millesimi, compagnie 1,808, pompe bianche 1,783) mentre il secondo self service è a 1,703 euro al litro (+8, compagnie 1,711, pompe bianche 1,685).

Il Gpl servito è fissato a 0,737 euro al litro (invariato, con le compagnie a 0,745 e le pompe bianche a 0,729), mentre il metano servito si attesta a 1,465 euro al kg (+6, con le compagnie a 1,470 e le pompe bianche a 1,460). Il Gnl, invece, è a 1,444 euro al kg (+6, con le compagnie a 1,444 e le pompe bianche a 1,442).

Sulle autostrade, i prezzi medi sono i seguenti: la benzina self-service si trova a 1,898 euro al litro (servito a 2,159), il gasolio self-service è a 1,808 euro al litro (servito a 2,074), il Gpl è a 0,869 euro al litro, il metano a 1,529 euro al kg e il Gnl a 1,576 euro al kg.

Di seguito il prezzo medio al litro o al kg per ogni tipo di carburante:

Carburante Prezzo medio
Diesel servito 1.842
Diesel self service 1.703
Diesel self Autostrada 1.808
Diesel servito Autostrada 2.074
Benzina servito 1.939
Benzina self service 1.800
Benzina self autostrada 1.898
Benzina servito autostrada 2.159
Gpl servito 0.737
Gpl autostrada 0.869
Metano servito 1.465
Metano autostrada 1.529
Gnl 1.444
Gnl Autostrada 1.576

E il Codacons litiga con il Mimit: “Si smentisce da solo”

Un extra-costo addebitato a rivenditori e gestori che “rischia di essere interamente scaricato sui consumatori finali attraverso un incremento dei prezzi di benzina e gasolio”, afferma il Codacons, parlando di “aumenti del tutto ingiustificati”, soprattutto guardando l’andamento delle quotazioni petrolifere. Che si scaglia contro il Mimit che nei giorni scorsi, parlando dell’aumento dei prezzi della benzina raggiunti in autostrada, ha parlato di fake news.

“È davvero paradossale che il Mimit, per negare l’allarme sui listini elevati praticati da alcuni impianti autostradali, smentisca se stesso – afferma il Codacons – Il Ministero infatti evidentemente non sa che i dati forniti oggi dal Codacons sono stati estrapolati dallo stesso sito web del Mimit, che pubblica i listini di benzina e gasolio comunicati dai gestori. Così facendo il Ministero sembra auto-accusarsi di diffondere fake news, mentre farebbe bene ad occuparsi con maggiore efficacia del rialzo dei prezzi dei carburanti alla pompa che, come sottolineato oggi dal Codacons, non riguarda solo i casi limite in autostrada segnalati dall’associazione, ma interessa l’intera rete nazionale. Per questo invitiamo il governo a studiare misure volte a reperire risorse dagli extra-profitti dei grandi player dell’energia e dei carburanti, destinandole alla lotta al caro-vita e al contenimento delle tariffe”.

Confesercenti contro Eni

I rappresentanti di Faib Confesercenti e Fegica, le federazioni dei gestori degli impianti, puntano il dito invece contro Enilive, controllata di Eni, accusandola di aver aumentato il prezzo di 3 centesimi al litro “senza giustificazione” durante le festività, tra il 25 dicembre e il 1° gennaio. Le due federazioni denunciano inoltre che, nel periodo di maggiore domanda, migliaia di distributori a marchio Eni sono stati lasciati senza rifornimento, causando un danno ancora da quantificare per le piccole imprese di gestione e creando un notevole disagio per gli automobilisti.