Le regioni più visitate in Italia dai turisti e le preferite degli stranieri

Un'analisi dei nuovi dati congiunti di Istat e "Alloggiati web" rivela le mete più ambite dai turisti in Italia nel 2023, con un focus sulle preferenze degli stranieri

Foto di Federica Petrucci

Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

Pubblicato: 8 Giugno 2024 12:00

Quali sono le regioni italiane più visitate dai turisti e le preferite degli stranieri?

Nel 2023, l’Italia ha continuato a brillare come una delle destinazioni turistiche più popolari al mondo. A confermarlo è un recente report, pubblicato il 4 giugno 2024, frutto della collaborazione tra l’Istat e il Ministero del Turismo tramite il portale “Alloggiati web” gestito dalla Polizia di Stato, che ci offre un quadro dettagliato del movimento turistico nel Paese.

Analizzando i dati preliminari, emergono tendenze interessanti che indicano le destinazioni italiane con il maggiore afflusso di visitatori e quelle che hanno riscosso particolare successo tra i turisti internazionali, offrendo anche una panoramica sulle opportunità e le sfide per il settore turistico italiano.

Presenze turistiche in Italia, per regione: qual è il luogo più visitato?

Secondo il report Istat pubblicato il 4 giugno 2024, nel 2023 il turismo italiano ha registrato numeri impressionanti, con una distribuzione territoriale delle presenze che ha messo in luce alcune delle regioni e delle città più attrattive del Paese. Il Nord-est è confermato come l’area con il maggior numero di presenze turistiche, raggiungendo i circa 177 milioni, pari al 39,2% del totale nazionale. Seguono il Centro con il 24% e il Nord-ovest con il 17,7%.

Il Veneto si è posizionato come la regione con il maggior numero di presenze turistiche, contribuendo con il 15,9% al totale nazionale. Subito dopo troviamo il Trentino-Alto Adige con il 12,4%, seguita dalla Toscana, Lombardia e Lazio, tutte leggermente superiori al 10%.

La Campania è stata la prima regione del Mezzogiorno per numero di presenze, con il 4,5% del totale nazionale, equivalente a poco più di 20 milioni di presenze.

Qual è la regione italiana con più turismo?

Dai dati Istat è emerso che le regioni che hanno registrato gli incrementi più significativi rispetto al 2022 sono state il Lazio (+25,3%), la Lombardia (+16,8%), la Sicilia (+13,9%), la Campania (+13,3%) e la Valle d’Aosta (+11%). Questi incrementi sono stati in gran parte determinati dalla ripresa dei flussi turistici nelle grandi città come Roma e Milano, che hanno contribuito in modo sostanziale alla crescita turistica complessiva delle loro rispettive regioni.

Rispetto ai valori pre-pandemici del 2019, le regioni che hanno registrato gli aumenti maggiori nelle presenze turistiche sono state il Lazio, la Lombardia e la Sicilia, con incrementi superiori al 10%, ben oltre la media nazionale del 3,3%.

A fronte di questi dati che confermano il trend positivo a livello nazionale, tuttavia, sette regioni non hanno ancora recuperato i livelli del 2019. Queste sono: Molise (-2%), Emilia-Romagna (-2,9%), Piemonte (-3,2%), Toscana (-4,3%), Campania (-8,7%), Basilicata (-15,1%) e Calabria (-18,3%).

Settore extra-alberghiero in crescita

Un dato interessante che è emerso dal report “Alloggi web”, è sicuramente quello relativo al settore extra alberghiero, fortemente in crescita.

Il settore extra-alberghiero si riferisce a tutte quelle strutture ricettive che offrono alloggio ai turisti, ma non rientrano nella categoria degli alberghi tradizionali. Questo settore include una vasta gamma di tipologie di alloggio che possono variare in termini di servizi, dimensioni e caratteristiche. Alcuni esempi di strutture extra-alberghiere includono Bed and Breakfast (B&B), agriturismi, case vacanze, ostelli, campeggi e villaggi turistici, residence, affittacamere, alloggi in conventi o monasteri.

Ebbene, proprio questo settore ha registrato una crescita notevole nel 2023, con un aumento degli arrivi del 16,9% e delle presenze dell’11%, con incrementi significativi soprattutto nel Lazio (+31,5%), Sicilia (+25,2%), Campania (+22,8%) e Lombardia (+22,3%). Numeri notevoli, soprattutto se paragonati a quelli del settore alberghiero che, seppur in ripresa, ha visto un incremento più contenuto, con un aumento degli arrivi del 11,5% e delle presenze del 8,1%.

Quale tipo di turismo è più diffuso in Italia? Distribuzione delle presenze per tipologia di alloggio

Nel 2023, il settore alberghiero ha ospitato circa il 61% del totale delle presenze turistiche. In alcune regioni, come Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Valle d’Aosta e nelle Province autonome del Trentino-Alto Adige, le strutture ricettive alberghiere hanno assorbito più del 70% delle presenze turistiche regionali. Tuttavia, il settore extra-alberghiero ha superato in termini di presenze quello alberghiero in tre regioni: Marche, Toscana e Veneto.

Nel dettaglio, il settore alberghiero, che comprende hotel, resort, e altre strutture simili, ha accolto nel 2023 il maggior afflusso di turisti in Italia. Questo dato riflette la continua predominanza degli hotel tradizionali nel panorama turistico italiano, offrendo servizi completi e standardizzati che attraggono una vasta gamma di turisti, dalle famiglie ai viaggiatori d’affari.

Le strutture alberghiere tendono a essere più diffuse nelle grandi città e nelle principali destinazioni turistiche come Roma, Milano, Firenze e Venezia, dove la domanda per servizi centralizzati e di alta qualità è maggiore.

Non ha predominato, ma ha sicuramente registrato una diffusione maggiore e più sostenuta invece il settore extra alberghiero, con un aumento degli arrivi del 16,9% e delle presenze dell’11%.

Questa tipologia di alloggio ha visto incrementi particolarmente elevati in alcune regioni:

  • Lazio: +31,5%
  • Sicilia: +25,2%
  • Campania: +22,8%
  • Lombardia: +22,3%.

Queste cifre indicano una crescente preferenza per soggiorni più flessibili, autentici e spesso più economici rispetto agli hotel tradizionali. Il settore extra-alberghiero ha superato in termini di presenze quello alberghiero solo in tre regioni: Marche, Toscana e Veneto, evidenziando la varietà di opzioni di alloggio disponibili e affitti brevi per i turisti in queste aree.

Turisti stranieri in Italia nel 2023, le destinazioni preferite

Il report Istat conferma, nel 2023, una netta ripresa della componente estera di turisti in Italia, con numeri che hanno superato le presenze domestiche. Dopo l’intervallo pandemico e immediatamente post-pandemico, i turisti stranieri sono tornati in massa nel Bel Paese, rappresentando il 52,4% delle presenze negli esercizi ricettivi. Questo dato è particolarmente significativo, superando l’incidenza del 50,5% registrata nel 2019, l’ultimo anno prima della pandemia.

Le regioni italiane che hanno attirato il maggior numero di turisti stranieri nel 2023 sono state quelle tradizionalmente più conosciute e apprezzate per il loro patrimonio culturale, naturale e artistico. Tra queste, spiccano:

  • Bolzano, questa provincia autonoma ha registrato la percentuale più alta di turisti stranieri, con un impressionante 70,6%. Le sue attrazioni naturali, come le Dolomiti, e le attività legate al turismo invernale ed estivo, hanno contribuito a questa prevalenza;
  • Veneto, con il 69,3% delle presenze turistiche rappresentate da stranieri, il Veneto continua ad essere una delle destinazioni più amate. Venezia, Verona e le città d’arte della regione attirano ogni anno milioni di visitatori internazionali;
  • Lazio, con Roma come epicentro del turismo culturale e storico, ha visto il 64,2% delle sue presenze turistiche provenire dall’estero. La capitale italiana rimane una meta imperdibile per i turisti di tutto il mondo;
  • Lombardia, e in particolare Milano, ha registrato una quota del 62% di turisti stranieri. La città è un importante centro finanziario e della moda, oltre a offrire numerosi eventi internazionali che attraggono visitatori da ogni parte del mondo;
  • Campania, che si distingue nel panorama del Mezzogiorno per una significativa presenza di turisti stranieri. Questa regione, con Napoli, la Costiera Amalfitana, Pompei e Capri, continua ad essere una delle mete più affascinanti sia per i turisti italiani che per quelli internazionali.

Contrariamente al Nord, invece, il Mezzogiorno d’Italia ha visto una prevalenza di turisti domestici, ad eccezione della Campania. Regioni come Molise, Abruzzo, Marche, Basilicata, Calabria, Emilia-Romagna e Puglia hanno registrato oltre il 69% delle presenze turistiche da parte di clienti italiani. Questo dato riflette una tendenza verso un turismo più domestico, con le famiglie italiane che preferiscono trascorrere le vacanze nelle regioni meridionali, note per le loro bellezze naturali e le tradizioni culturali.

Impatto economico e conseguenze

Le spese sostenute dai visitatori internazionali per alloggi, ristoranti, attrazioni turistiche, shopping e trasporti hanno generato un impulso economico notevole. Questo flusso di denaro ha inevitabilmente un effetto moltiplicatore, tale da stimolare anche i settori correlati come il commercio al dettaglio, la ristorazione e i servizi di trasporto.

Infatti, le spese dei turisti stranieri hanno supportato le economie locali, specialmente nelle regioni del Nord e del Centro Italia, dove la presenza estera è stata maggiormente concentrata.

Inoltre, la crescente domanda ha incentivato gli investimenti nel settore dell’ospitalità e dei servizi turistici. Molte strutture ricettive hanno investito in ristrutturazioni e ampliamenti, mentre nuove imprese turistiche sono nate per soddisfare le esigenze dei visitatori. Questo ha portato a un aumento dell’occupazione, creando posti di lavoro sia stagionali che permanenti.

Questi dati quindi sottolineano la resilienza del settore turistico italiano e la sua capacità di adattarsi e prosperare anche dopo momenti difficili, come quello pandemico appunto. Per questo, la diversificazione dell’offerta turistica e l’attrattività internazionale del Paese continueranno a essere fondamentali per sostenere la crescita economica e lo sviluppo regionale nei prossimi anni.