Tartassati anche in pausa pranzo: di quanto aumenta il tramezzino

Pausa pranzo al bar o in tavola calda? Occhio al prezzo: negli ultimi 4 anni i listini sono saliti del +8%. E in molti preferiscono portarsi il pranzo da casa

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Pubblicato: 23 Ottobre 2023 22:00

Non c’è tregua per il portafoglio, nemmeno in pausa pranzo: i rincari che hanno investito ogni settore si fanno sentire anche al bar e in trattoria. Negli anni, e in particolar modo negli ultimi tempi, è aumentato tutto: tramezzini, panini, pizzette, primi, secondi e contorni. Poco o nulla ha mantenuto gli stessi costi dell’era pre-Covid. Ed è da brivido il paragone con i menu di una ventina d’anni or sono, considerando anche il fatto che se i prezzi sono andati al galoppo gli stipendi sono rimasti al palo.

Quanto costa mangiare al bar in pausa pranzo

I milioni di italiani che hanno abbandonato lo smart working per tornare in ufficio all’ora di pranzo hanno trovato una brutta sorpresa. O.N.F. (Osservatorio Nazionale Federconsumatori) ha monitorato i prezzi medi di bar, mense e self-service. Il risultato: un pasto tipo composto da acqua, piatto di pasta, dessert e caffè consumato in una tavola calda o al self-service nel 2023 costa mediamente il +8% rispetto al 2019. O.N.F. parla di costi fino a 14,89 euro per una spesa mensile di 297,80 euro. Ciò spiega perché molti italiani preferiscono portarsi da casa la lunch box (o “pranzo al sacco” in italiano e “schiscetta” in Lombardia). Secondo Federconsumatori circa 1 lavoratore full time su 4 preferisce portarsi il pranzo da casa.

Di seguito un paragone fra la pausa pranzo nel 2023 (e nel 2019). Si ribadisce che si tratta di prezzi medi che possono subire variazioni, anche significative a seconda del Comune e della zona:

  • caffè – 1.20 (nel 2019 1.10, +9%)
  • tramezzino – 3.10 (nel 2019 2.60, +19%)
  • panino – 4.85 (nel 2019 3.65, +33%)
  • pizzetta rossa (senza mozzarella) – 3.20 (nel 2019 2.99, +7%)
  • pizza tonda (margherita) – 8 (nel 2019 7.50, +7%)
  • piatto di pasta – 7.20 (nel 2019 6.70, +7%)
  • secondo di carne – 9.50 (nel 2019 8.10, +17%)
  • secondo di pesce – 9.90 (nel 2019 9.70. +2%)
  • insalatona – 9.90 (nel 2019 8.99, +10%)
  • dessert – 4.50 (nel 2019 4.20, +10%)
  • acqua (mezzo litro) – 1,99 (nel 2019 1.85, 8%)

Pasto portato da casa

Dati questi importi medi, una pausa pranzo in tavola calda con consumazione di primo, dessert, acqua e caffè viene a costare 14.89 euro, contro i 13.85 euro del 2019 (+8%). Per gli amanti delle emozioni forti inseriamo anche il paragone con gli importi medi di un pasto del 2001: 5.53 pari a un rincaro del +169%.

Chi invece dovesse optare per portarsi lo stesso pasto da casa affronterebbe una spesa significativamente minore: 3,90 euro, pari al -74% rispetto allo scontrino della mensa/tavola calda.

Confezioni monodose comprate al supermercato

C’è poi una categoria di lavoratori ibrida, ovvero quelli che preferiscono pranzare in ufficio ma non amano portarsi il pranzo da casa. Per venire incontro alle loro esigenze i supermercati si sono attrezzati con pasti monoporzione, da consumarsi subito o dopo eventuale passaggio in microonde. Ma i rincari non hanno risparmiato neppure le monoporzioni. Ecco alcuni esempi (il prezzo fra parentesi si riferisce al 2019):

  • insalata monoporzione – 3.90 (nel 2019 3.55, +10%)
  • zuppa monoporzione – 3.60 (nel 2019 3.20, +13%)
  • vaschetta di cous cous – 4.50 (nel 2019 3.79, +19%)
  • verdure precotte – 3.69 (nel 2019 3.50, +5%)

Ma non c’è pace nemmeno per chi pranza a casa: il caro prezzi ha reso bollente il carrello della spesa anche per l’acquisto dei beni di prima necessità come pane, pasta e olio. Caro prezzi e inflazione hanno spinto i consumi al ribasso e hanno costretto milioni di italiani a stringere la cinghia. Per questo il governo ha messo sul tavolo una serie di misure a sostegno delle fasce più fragili, come la carta alimentare Dedicata a te e il patto anti-inflazione.