OVS acquisisce Kasanova, operazione milionaria per rafforzarsi nel settore casa

OVS acquisisce il 100% di Kasanova con un aumento di capitale da 15 milioni di euro. L’operazione punta a creare un polo nel settore casa

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Claudio Cafarelli

Giornalista e content manager

Giornalista pubblicista laureato in economia, appassionato di SEO e ricerca di trend, content manager per agenzie italiane e straniere

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Il gruppo OVS ha annunciato un nuovo passo strategico nel segmento casa con l’acquisizione di Kasanova Spa. L’operazione prevede un aumento di capitale fino a 15 milioni di euro, attraverso il quale OVS acquisirà il 100% del capitale sociale dell’azienda. L’iniziativa consolida la presenza di OVS in un comparto già presidiato con il marchio Croff, di proprietà di Upim, e mira a costruire un polo nazionale di riferimento nel settore homeware, caratterizzato da forte frammentazione e stabilità nel tempo. A Piazza Affari, OVS capitalizza oltre 1 miliardo di euro e negli ultimi 12 mesi ha registrato un total return del 53% per gli azionisti.

Kasanova, una rete di 700 punti vendita

Kasanova è un marchio storico nella vendita di prodotti per la casa, con una rete capillare di circa 700 punti vendita distribuiti su tutto il territorio nazionale. Di questi, 220 sono a gestione diretta, 280 in franchising e circa 200 corner all’interno di negozi specializzati in bricolage. L’azienda, fondata e sviluppata in Italia, si distingue per un’offerta basata su prodotti a marchio proprio, in particolare nei segmenti casalinghi e tessile per la casa, e per una clientela fidelizzata.

Nel 2025, le previsioni di vendita si attestano su un valore poco inferiore ai 300 milioni di euro. Nonostante le buone performance commerciali, Kasanova ha sofferto negli ultimi anni di una bassa redditività, dovuta soprattutto ai costi di struttura elevati. Nel 2024, l’azienda ha avviato la procedura di composizione negoziata della crisi e un piano di riorganizzazione mirato alla chiusura dei punti vendita meno redditizi e alla riduzione delle inefficienze.

Le sinergie con Croff e Upim

OVS punta a integrare Kasanova all’interno della propria rete per rafforzare la leadership nel settore casa. Secondo una nota ufficiale, “Croff potrà avvantaggiarsi del forte know-how di Kasanova nel segmento living, mentre Kasanova trarrà beneficio dalla competenza di Croff nel tessile”.

L’obiettivo è valorizzare i punti vendita Kasanova attraverso una razionalizzazione delle insegne e l’estensione dei corner dedicati ai prodotti per la casa già presenti nei 150 negozi Upim full format. Inoltre, le competenze di Ovs nel sourcing dei prodotti, nella gestione dei back-office e nei rapporti con i principali proprietari immobiliari consentiranno di creare sinergie operative e commerciali, migliorando la redditività complessiva del gruppo.

I dettagli finanziari dell’operazione

A seguito dell’azzeramento del capitale sociale di Kasanova per perdite, OVS acquisirà il controllo totale tramite un aumento di capitale riservato da 15 milioni di euro. L’ingresso di OVS permetterà anche un miglioramento della struttura finanziaria, grazie a rinunce dei creditori per circa 40 milioni di euro, condizionate al completamento dell’operazione.

Queste misure porteranno, secondo il piano industriale, a una posizione finanziaria in equilibrio per Kasanova all’inizio del 2026. L’investimento sarà interamente finanziato attraverso le linee di credito già disponibili per OVS, senza impatto significativo sull’indebitamento del gruppo.

Le tappe del closing

Il perfezionamento dell’acquisizione è soggetto ad alcune condizioni operative e legali. Entro il 31 dicembre 2025 dovranno essere completati:

  • gli accordi definitivi con i creditori finanziari;
  • la conclusione della procedura di composizione negoziata;
  • la delibera di aumento di capitale riservato da parte degli organi competenti di Kasanova;
  • la verifica dell’assenza di eventi che compromettano la situazione patrimoniale o economica della società.

Il closing avverrà una volta ottenute tutte le autorizzazioni previste e verificate le condizioni sospensive, presumibilmente nei primi mesi del 2026.