Chi è Lorenzo Rovagnati, il patrimonio dell’ex Ad dell’azienda leader del prosciutto cotto 

Lorenzo Rovagnati era l’Ad dell’azienda leader del prosciutto cotto che porta il suo nome: il suo piano di esportazione in tutto il mondo e il patrimonio.

Foto di Riccardo Castrichini

Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

Pubblicato: 6 Febbraio 2025 13:00

È morto, in seguito a un incidente in elicottero verificatosi nel Parmense (nella frazione di Castel Guelfo), Lorenzo Rovagnati Amministratore delegato dell’azienda di salumi che porta il suo cognome specializzata nella produzione di prosciutto cotto di qualità. Insieme al fratello Ferruccio, Lorenzo Rovagnati era l’erede dell’azienda nata nel 1941 a Biassono (Monza – Brianza) grazie all’impegno dei suoi fondatori Ferruccio ed Emilio (Domenico) Rovagnati. L’alto dirigente aveva 41 anni e, oltre a lui, nello schianto dell’elicottero hanno perso la vita i due piloti Flavio Massa, 59 anni, e Leonardo Italiani, 30 anni. L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo ha avviato un’inchiesta per far luce sull’accaduto.

Chi era Lorenzo Rovagnati

Come detto in precedenza, Lorenzo Rovagnati ricopriva il ruolo di Amministratore delegato del gruppo industriale che porta il suo nome che, nel 2023, ha cantato 400 dipendenti in Italia (1.200 attivi in totale in 20 Paesi) e un fatturato di 312 milioni di euro.

Residente a Biassono (Monza – Brianza) con la sua famiglia, Lorenzo Rovagnati era solito – di norma il mercoledì – recarsi in elicottero nel Castello di Castelguelfo a Noceto, provincia di Parma, di proprietà della sua famiglia. Proprio qui l’aereo è precipitato, probabilmente per problemi riscontrati in fase di decollo.

Era sposato da sei anni con Federica Sironi che, proprio in questi mesi, è in attesa del loro terzo figlio.

L’attività internazionale del Gruppo

Lorenzo Rovagnati, insieme al fratello Ferruccio di tre anni più grandi, sono alla guida del Gruppo Rovagnati da 15 anni e hanno avuto come principale focus l’esportazione del loro prosciutto cotto di qualità, il Gran Riserva, in tutta Europa (Francia, Belgio, Germania, Irlanda), spingendosi anche oltre l’Oceano Atlantico. Proprio negli anni della loro direzione, nel 2020 per l’esattezza, è stato aperto il primo stabilimento produttivo del Gruppo negli Stati Uniti, a Vineland in New Jersey.

La crescita del Gruppo è stata supportata anche con acquisizioni strategiche, come quella del marchio di affettatrici Berkel e di Pineider.

La rivoluzione del prosciutto cotto Gran Riserva

Il lavoro svolto negli anni della sua direzione da Lorenzo Rovagnati insieme al fratello Ferruccio è stato la naturale prosecuzione di quello che era già stato impostato dal padre, Paolo, il quale era fermamente convinto che studiando e sperimentando nuovi metodi di produzione fosse possibile realizzare un prodotto, il prosciutto cotto – generalmente inteso come di minor valore rispetto ad altri salumi – di grande qualità. Nacque così negli anni ‘80 del secolo scorso il “prosciutto cotto perfetto” che prese il nome di Gran Biscotto e che aveva il suo marchio stampato a fuoco sulla cotenna, proprio come avveniva per altri prodotti del Consorzio di Parma.

Il successo del prodotto venne consolidato grazie a delle campagne pubblicitarie di successo che sfruttavano la popolarità di importanti personaggi televisivi come Mike Bongiorno. La crescita dell’azienda è stata netta, con Rovagnati che iniziò a produrre e vendere oltre 20 diversi tipi di prosciutto cotto e ad ampliare la sua struttura operativa con impianti sempre più all’avanguardia.

Una visione corretta quella di Paolo Rovagnati, interrotta solo dalla sua prematura scomparsa nel 2008, quando aveva 64 anni. È qui che, nel 2010, Lorenzo e Ferruccio prendono le redini del Gruppo Rovagnati e avviano il loro importante piano di esportazioni.