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La sfida della formazione degli operatori edili

L’approccio antico proposto da A.M.I.C. Costruzioni per la formazione dei futuri muratori e carpentieri edili

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Redazione

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Nel mondo delle costruzioni, l’innovazione dei prodotti e dei processi richiede una manodopera formata e aggiornata. Tuttavia, a fronte di una domanda costantemente in crescita, il settore si trova di fronte a una sfida generazionale: la mancanza di operatori edili qualificati.

Focalizzandoci su Torino, un importante centro urbano in continua evoluzione, possiamo notare un divario significativo tra le esigenze del mercato e l’offerta di manodopera qualificata delle scuole edili, tra le quali la storica F.S.C. (Formazione Sicurezza Costruzioni) che riesce a produrre solo una quindicina di studenti diplomati l’anno, una cifra nettamente inferiore rispetto alla crescente richiesta di manodopera specializzata.

Storicamente, l’immigrazione ha rappresentato un importante “polmone” per l’introduzione di nuovi lavoratori nel settore edile. Tuttavia, anche questo flusso si è gradualmente ridotto nel tempo. A.M.I.C. Costruzioni ha affrontato la sfida della diversità culturale e ha formato una squadra multietnica, comprendente lavoratori provenienti da diverse parti del mondo. Eppure, nonostante la ricchezza di background culturali, la maggior parte dei muratori e carpentieri formati sono ancora di età matura. La partecipazione dei giovani a questo settore rimane eccezionale, specialmente in contesti metropolitani come quello di Torino.

Il metodo per la formazione edile di A.M.I.C. Costruzioni

A.M.I.C. Costruzioni sta affrontando il tema con impegno metodico. Nel contesto dell’Associazione Nazionale Costruzioni Edili (ANCE), l’attenzione verso la formazione degli operatori edili è prioritaria: A.M.I.C. Costruzioni si distingue per l’approccio antico (un tempo di diceva che “il mestiere si ruba”) ma attualissimo, nell’offrire formazione “on the job” ai giovani lavoratori, garantendo loro opportunità di crescita e sviluppo professionale nel settore edile. In particolare, il personale giovane e volenteroso, anche se non formato nelle scuole specializzate, ha l’opportunità di consolidare le proprie competenze sul campo, lavorando a stretto contatto con il capomastro, quello che un tempo si definiva “rubare il mestiere”.

Questo approccio non solo garantisce un apprendimento pratico e mirato, ma anche la possibilità di crescita professionale all’interno dell’azienda. Sebbene sia gratificante vedere i giovani professionisti crescere e svilupparsi, per coloro che cercano un mestiere sicuro e gratificante, il settore edile offre ancora ampie opportunità̀ di impiego e di carriera e una soddisfazione profonda che ha radici antiche come l’uomo e la sua necessità di costruirsi un riparo.

L’attenzione di aziende come A.M.I.C. Costruzioni verso la formazione e lo sviluppo professionale dei giovani lavoratori assicura una continuità̀ nel ricambio generazionale e nel miglioramento delle opportunità̀ di crescita nel settore edile per i prossimi decenni.