L’inflazione che non accenna ad arretrare sta spingendo sempre più investitori a chiedersi quale sia la scelta migliore tra i titoli di Stato e le azioni per proteggere il loro capitale ed avere allo stesso tempo un rendita adeguata in un periodo di incertezza economica come quello odierno.
Per quale dei due optare dipende da vari fattori chiave come l’orizzonte temporale, la tolleranza al rischio e il contesto economico attuale. Ecco maggiori dettagli in merito.
Scegliere i titoli di Stato o le azioni?
I titoli di Stato sono un prodotto di investimento considerato sicuro, in particolar modo in periodi di incertezza economica, perché offrono dei rendimenti stabili anche se spesso modesti.
Le azioni, invece, sono delle porzioni di una società e chi le acquista ne diventa socio anche se di una piccola parte. Esse offrono delle opportunità più elevate di crescita rispetto ai titoli di Stato ma i rischi di voltilità sono maggiori. Il prezzo, infatti, è diverso ogni giorno. Oggi ad esempio, potrebbe essere di 12 euro mentre domani la stessa azione potrebbe valere 14 euro oppure 9 euro.
Perché scegliere i titoli di Stato
I titoli di Stato come i Bpt (buoni del Tesoro poliennali) e i Bot (buoni ordinari del Tesoro) sono dei prodotti emessi dallo Stato Italiano per finanziare il debito pubblico. Chi li acquista, presta del denaro allo Stato e riceve in cambio degli interessi che vengono chiamati cedole nonché il capitale investito alla scadenza.
I vantaggi di investire in tali prodotti sono:
- il rischio basso in quanto sono garantiti dallo Stato;
- la possibilità di avere un reddito certo;
- la protezione dall’inflazione se si scelgono determinate tipologie di titoli come i Btp Italia;
- la tassazione agevolata al 12,5% sugli interessi che è più bassa di altri investimenti.
I principali svantaggi sono invece:
- il guadagno più basso rispetto ad altri prodotti come le azioni;
- la possibilità di perdere una parte del capitale se i titoli si vendono prima della scadenza.
Perché scegliere le azioni
Come spiegato, chi acquista delle azioni diventa socio e partecipa agli utili, nel caso ci siano, e ai rischi di una società.
Tra i vantaggi principali di tale investimento ci sono:
- la possibilità di ottenere dei guadagni alti nel caso l’azienda cresca in quanto il valore delle proprie azioni potrebbe salire nel tempo;
- i dividendi in quanto alcune aziende distribuiscono ai soci annualmente una parte degli utili;
- la possibilità di acquistare e di vendere quando si vuole purché negli orari di mercato.
Ecco invece i principali svantaggi:
- un rischio più alto in quanto il valore può oscillare anche di molto in una singola giornata;
- una maggiore conoscenza dei prodotti finanziari o l’ausilio di un consulente per capire esattamente su cosa si sta investendo.
Quale delle due opzioni scegliere?
I titoli di Stato sono un prodotto ideale per coloro che hanno poca esperienza negli investimenti e desiderano proteggere i propri soldi senza corre troppi rischi. Inoltre per:
- i pensionati perché offrono rendimenti sicuri;
- coloro che hanno degli obiettivi a medio-lungo termine in quanto grazie a essi si sa esattamente quanto si riceverà e quando;
- coloro che desiderano un reddito fisso integrativo grazie alle cedole semestrali.
Potrebbero invece optare per le azioni:
- coloro che hanno la possibilità di sopportare di più le oscillazioni del mercato;
- coloro che non hanno bisogno subito di denaro e possono investirlo anche per dieci anni e più;
- coloro che hanno già una parte di patrimonio investita in strumenti sicuri come gli immobili o i titoli di Stato;
- coloro che sono disposti ad accettare i rischi.
La scelta più giusta, però, potrebbe essere quella di diversificare il portafoglio scegliendo tutti e due i prodotti. Una persona a metà carriera, ad esempio, potrebbe decidere di investire il 40% del suo patrimonio in azioni e il 60% in titoli di Stato. In questo modo potrà proteggersi nei momenti difficili e non rinunciare a rendimenti più alti.