Trump-Harris alla resa dei conti: quale impatto sulla finanza

La reazione del mercato americano ai sondaggi e alle elezioni di novembre potrebbe sorprendere: il vincitore potrebbe essere l'incertezza anche dopo le consultazioni di novembre

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Redazione

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Il duello Tv fra  Donald Trump e Kamala Harris sta catturando l’attenzione dei media americani (e non solo), anche perché la distanza fra i due candidati, negli ultimi due mesi, si è velocemente assottigliata ed ora corrono appaiati, in quello che potrebbe essere un incessante testa a testa sino alle prossime elezioni di novembre.

Il duello Tv sarà trasmesso stasera dalla Abc News in diretta, alle ore 21 orario americano (le 3 di notte di mercoledì 11 settembre in Italia). Un dibattito che potrebbe essere determinante per la vittoria alle Presidenziali 2024 e che per ora prezza ancora una supremazia del tycoon, stando alla reazione dei mercati finanziari.

Ma la situazione caratterizzata da una grande incertezza potrebbe contraddire la storia e lasciare i mercati esposti ad una grande volatilità.

I sondaggi danno un testa a testa

Già da un paio di giorni la distanza nei sondaggi si è quasi azzerata, stando anche al margine di errore delle statistiche. Secondo l’ultimo sondaggio condotto dal New York Times in collaborazione con Sienna, Trump deterrebbe il 48% delle preferenze ed Harris il 47% dei consensi. Una differenza che ricade al di sotto dei tre punti di margine di errore dei sondaggi e che rappresenta un vero e proprio ribaltone per l’ex Presidente americano, da quando la candidata democratica è entrata in lizza al posto di Biden.

L’obiettivo del duello Tv è quello di aggiudicarsi il voto del 28% di indecisi, che  ritiene di “non conoscere abbastanza” Harris e di “avere bisogno di saperne di più”. In ogni caso, il 60% degli elettori si attende una svolta rispetto alla guida di Biden, ma solo il 25% ritiene che Harris sia la persona giusta, contro il 53% che propende per Trump.

Wall Street: quale performance?

Wall Street ieri ha chiuso in rialzo, dopo aver chiuso venerdì scorso la peggiore settimana da marzo 2023, in scia ai pessimi dati del mercato del lavoro ed alle incertezze sul fronte macroeconomico, che non sono state compensate neanche dall’attesa di un taglio dei tassi della Fed.  Ma al di là del tema macroeconomico, quale sarebbe la reazione del mercato alle elezioni?

La storia racconta che gli anni elettorali sono sempre stati positivi per il mercato azionario statunitense, che è sempre cresciuto in media di almeno il 10%, eccetto che nel 2000 (crisi delle dotcom) e nel 2008 (fallimento Lehman). Esiste però troppa incertezza in questa occasione, data la vicinanza dei due candidati nei sondaggi, ed il risultato potrebbe essere contrastato o non chiaro, lasciando i mercati ostaggio dell’incertezza anche dopo il voto. Quindi ci si attende un certa volatilità sino al voto ed anche oltre.

Quanto alla preferenza fra i due candidati, i mercati hanno sempre performato meglio dopo una vittoria dei Repubblicani e questa volta potrebbe non differire dalla tradizione, dal momento che le posizioni sui temi principali sono nettamente contrapposte: sulle tasse, Trump propende per una riduzione ed Harris per un aumento delle imposte sulle società; quanto al commercio estero, pur essendo guardando entrambi con sospetto alle pratiche sleali della Cina, la posizione della candidata democratica è più morbida di  quella di Trump, che ha già dichiarato di voler aumentare i dazi.

Le azioni di Trump Media spiccano il volo

Le azioni di Trump Media, la società madre della piattaforma di social media Truth Social che fa capo all’ex Presidente, ha chiuso ieri in forte rialzo (+5,5%) a Wall Street, dopo aver archiviato consistenti perdite nel periodo più recente.

Il titolo è salito subito dopo l’apertura delle contrattazioni, raggiungendo un massimo di 19,06 dollari, per poi chiudere al di sotto die livelli migliori attorno ai 18 dollari.

Prima del rally di ieri, le azioni Trump Media erano scese di quasi il 45% dal massimo raggiunto a metà luglio, dopo il tentato assassinio di Trump in Pennsylvania, e del 70% rispetto al  massimo storico raggiunto a marzo, quando la società si è quotata in seguito alla  fusione con una SPAC.

Il Bitcoin punta su una vittoria di Trump

Il tycoon ha decisamente sposato la causa del Bitcoin e delle cryptovalute in genere, dichiarando pubblicamente il suo supporto a questo mercato. The Donald ha pubblicamente dichiarato il suo sostegno, partecipando anche ad eventi delo settore.

Secondo Bernstein, il valore del Bitcoin quest’anno potrebbe raggiungere gli 80.000 dollari in caso di vittoria dell’ex Presidente americano, che in passato era apparso più scettico verso questo mercato.