Dividendi maggio 2024, le società che rendono di più a Piazza Affari

Lunedì 20 maggio saranno una ventina le società del paniere principale che staccano la cedola del dividendo, su un totale di una settantina di società che giungono a questo traguardo sull'intero Listino

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Redazione

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È tempo di dividendi a Piazza Affari. Dopo la maxi tornata dello scorso 22 aprile, in cui otto società del FTSE MIB hanno staccato la cedola del dividendo, lunedì prossimo 20 maggio sarà la volta di ben 20 società. Un evento che avrà un’incidenza sugli indici di Borsa di non poco conto, giacché si stima un impatto negativo pari all’1,3% sul principale indice della Borsa di Milano (ad aprile l’impatto era stato stimato all’1,5%).

Fra le società che staccheranno la cedola – in tutto il Listino sono una settantina di società fra grandi e piccole – ci sono big come Eni, Intesa Sanpaolo e Montepaschi, ma i riflettori saranno puntati su quelle che corrisponderanno un dividendo generoso ai loro azionisti.

Le società che staccano i dividendi il 20 maggio

Di seguito l’elenco delle 21 società del FTSE MIB che staccheranno la cedola del dividendo il 20 maggio (data di pagamento il 22 maggio), l’importo del dividendo corrisposto agli azionisti e, fra parentesi, il Dividend Yield (rendimento), ovvero il rapporto fra il prezzo del titolo e l’importo del dividendo corrisposto:

  • A2A 0,0958 euro (Yield 5%)
  • Amplifon 0,2900 euro (Yield 0,9%)
  • Azimut 1,4000 euro in contanti e azioni (Yield 5,4%)
  • Banca MPS 0,2500 euro (Yield 5,4%)
  • Banca Popolare Sondrio 0,5600 euro (Yield 7,1%)
  • BPER Banca 0,3000 euro (Yield 6,3%)
  • Brunello Cucinelli 0,9100 euro (Yield 1%)
  • Diasorin 1,1500 euro (Yield 1,2%)
  • Eni 0,2300 euro quarta tranche (dividendo complessivo 0,4 euro, Yield 6,3%)
  • ERG 1 euro (Yield 3,8%)
  • FinecoBank 0,6900 euro (Yield 4,7%)
  • Generali Assicurazioni 1,2800 euro (Yield 5,3%)
  • Interpump Group 0,3200 euro (Yield 0,8%)
  • Intesa Sanpaolo 0,1520 a saldo (dividendo complessivo 0,2960 euro, Yield 8,3%)
  • Inwit 0,4800 euro (Yield 4,7%)
  • Italgas 0,3520 euro (Yield 6,7%)
  • Mediobanca 0,5100 euro in acconto (potenziale saldo 0,46 euro, Yield stimato 6,1%)
  • Moncler 1,1500 euro (Yield 1,8%)
  • Recordati 0,63 euro a saldo (dividendo complessivo 1,2000 euro, Yield 2,4%)
  • Tenaris 0,4 dollari a saldo (dividendo complessivo 0,6000 dollari, Yield 3,8%)
  • Unipol Gruppo 0,3800 euro (Yield 4,4%).

I precedenti stacchi

In precedenza, il 22 aprile, altre otto società del FTSE MIB avevano staccato la cedola del dividendo, per un impatto sul FTSE MIB dell’1,53%. Le società coinvolte nella scorsa tornata erano:

  • Mediolanum 0,7000 euro (Yield 6,9%)
  • Banco BPM 0,5600 euro (Yield 9,1%)
  • Campari 0,0650 euro (Yield 0,7%)
  • Ferrari 1,8100 euro (Yield 0,4%)
  • Iveco Group 0,2200 euro (Yield 1,6%)
  • Prysmian 0,7000 euro (Yield 1,5%)
  • Stellantis 1,5500 euro (Yield 5,8%)
  • Unicredit 1,7800 euro (Yield  5,1%).

Cosa sono i dividendi e perché sono importanti

Il dividendo è una frazione di utile prodotto dall’azienda, che viene distribuito per intero o in parte. La parte di utile distribuibile agli azionisti viene suddiviso per il numero di azioni in circolazione e la tipologia (nel caso esistessero anche azioni di risparmio o privilegiate).

Dal rapporto fra il prezzo del titolo ed il dividendo corrisposto all’azionista emerge lo Yield, cioè il rendimento del titolo e quindi dell’investimento effettuato dai soci. Più alta la remunerazione, più alto il rendimento percepito dagli azionisti, a prezzi costanti. Naturalmente, il titolo sul mercato registra continue variazioni di prezzi dunque il rendimento finale dell’investimento incorporerà anche le variazioni al prezzo delle azioni (differenza fra prezzo di carico e valore finale).

Da ciò deriva l’importanza dei dividendi per chi decide di investire in capitale di rischio di una società piuttosto che su altri asset, come un’obbligazione (che frutta interessi) o i tanto amati titoli di Stato, che oggi rendono piuttosto bene. E dato che chi investe in azioni si assume un maggior rischio, punta ad un rendimento maggiore di un asset sicuro come un bond statale.

I rendimenti più alti

Ma chi sono i campioni in termini di dividendi? Chi ha corrisposto il rendimento più alto ai propri azionisti. Guardando alle società che hanno staccato la cedola fra aprile e maggio il podio va al Banco BPM, che ha corrisposto un rendimento del 9,1%.

Seguono sul podio Intesa Sanpaolo con un rendimento dell’8,8% e per una new entry del paniere principale, la Banca Popolare di Sondrio con un rendimento dell’8,1%.

Cedole generose sono state staccate anche da Enel, Poste Italiane, BPER Banca e Banca Mediolanum, con dividendi attorno al 7%.