Borse, ultima seduta in rosso per attacchi Trump a Cina. Occhi a turbolenze politiche

Come è andata l'ultima seduta e cosa aspettarsi da settimana prossima

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Redazione

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Le Borse europee hanno chiuso in netto ribasso l’ultima seduta della settimana, peggiorando improvvisamente nel pomeriggio dopo che il presidente statunitense Donald Trump ha affermato che “non sembra esserci motivo” di incontrare il leader cinese Xi Jinping nell’ambito di un imminente viaggio in Corea del Sud, dopo che la Cina ha limitato le esportazioni di terre rare necessarie all’industria americana. Trump ha lasciato intendere di stare valutando un “aumento massiccio” dei dazi di importazione sui prodotti cinesi in risposta alle mosse di Xi, riaccendendo i timori di una guerra commerciale.

Sul fronte macroeconomico, stamattina è emerso che in Italia ad agosto la produzione industriale ha segnato una flessione di -2,4% m/m, contro -0,4% previsto e +0,4% di luglio. Il brusco calo congiunturale è stato il più ampio dallo scorso dicembre e, annullando i progressi dei mesi scorsi, ha riportato l’indice destagionalizzato di output industriale sui minimi dal giugno del 2020.

I principali indici

Tra i mercati del Vecchio Continente in apnea Francoforte, che arretra dell’1,50%, seduta negativa per Londra, che mostra una perdita dello 0,86%, e tonfo di Parigi, che mostra una caduta dell’1,53%.

Pioggia di vendite anche sul listino milanese, che termina con una pesante flessione dell’1,74%; sulla stessa linea, è stato venduto parecchio il FTSE Italia All-Share, che ha archiviato la seduta a 44.687 punti. In netto peggioramento il FTSE Italia Mid Cap (-1,62%); come pure, pessimo il FTSE Italia Star (-2,2%).

I titoli di Piazza Affari

Tra i best performers di Milano, in evidenza Italgas (+1,36%), Snam (+0,86%), Enel (+0,75%) e Terna (+0,71%). Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Stellantis, che ha chiuso a -7,27%. Lettera su Tenaris, che registra un importante calo del 5,22%. Scende Leonardo, con un ribasso del 4,65%. Crolla Brunello Cucinelli, con una flessione del 4,49%.

Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Cementir (+2,85%), Cembre (+1,73%), Ferretti (+1,55%) e Sanlorenzo (+1,45%). Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Avio, che ha chiuso a -13,34%. Vendite a piene mani su De’ Longhi, che soffre un decremento del 4,73%. Sotto pressione Banco di Desio e della Brianza, che accusa un calo del 4,42%. Pessima performance per Alerion Clean Power, che registra un ribasso del 4,13%.

I verbali di BCE e Fed

In settimana c’è stata la pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione delle due più importanti banche centrali al mondo. I verbali della riunione di settembre della BCE hanno ipotizzato un calo del tasso di risparmio delle famiglie, il che dovrebbe sostenere la domanda dei consumatori. Tuttavia, se tale inversione di tendenza non si verificasse, la BCE potrebbe dover considerare la possibilità di ulteriori tagli dei tassi di interesse.

I verbali della riunione di settembre della Fed hanno rivelato che alcuni funzionari potrebbero aver sostenuto il mantenimento dei tassi invariati il ??mese scorso a causa delle incerte prospettive di inflazione. Alcuni analisti ipotizzano che il blackout dei dati a causa dello shutdown costringerà probabilmente la banca centrale a continuare a tagliare i tassi già a fine mese.

I temi della prossima settimana

Oltre alla continua incertezza politica in Francia, la settimana prossima si guarderà al Giappone, dove Sanae Takaichi, la nuova leader del Partito Liberal Democratico, potrebbe ancora essere eletta come prima donna primo ministro, anche se è probabile che la data delle elezioni venga posticipata almeno al 20 ottobre rispetto alla data originale del 15 ottobre, poiché i negoziati sono diventati più complicati.

Focus anche sull’Italia: all’inizio di ottobre, il governo italiano ha presentato le sue previsioni di bilancio aggiornate, confermando una riduzione del deficit di bilancio a un valore prossimo al 3% del PIL quest’anno e un obiettivo di deficit del 2,8% del PIL nel 2026, in linea con le proiezioni di aprile. Il margine di manovra fiscale per l’approvazione di misure di sostegno alla crescita nel 2026-28 sarà limitato quando il Progetto di Bilancio verrà presentato la prossima settimana.

Oggi è arrivata una novità sulla pubblicazione del rapporto sull’indice dei prezzi al consumo degli Stati Uniti di settembre, originariamente programmata per mercoledì 15 ottobre. Il Bureau of Labor Statistics ha detto che lo pubblicherà venerdì 24 ottobre 2025. Nessun’altra pubblicazione verrà riprogrammata o pubblicata fino alla ripresa dei normali servizi governativi, anche se non si vede ancora la fine dello shutdown. La pubblicazione dei dati sull’inflazione consente alla Social Security Administration di rispettare le scadenze di legge necessarie per garantire il pagamento accurato e tempestivo delle prestazioni.