Mediobanca ha chiuso al 30 settembre il primo trimestre dell’esercizio fiscale 2024/2025 con un utile netto a 330 milioni di euro, in calo del 6,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Ricavi sostenuti dalle commissioni
I ricavi sono risultati pressoché stabili a 864,6 milioni di euro, seppur in calo rispetto al trimestre precedente (978,6 milioni) ed inferiori al consensus (884 milioni), a causa della stagionalità del CIB (Corporate Investment Banking)e della performance di Assicurazioni Generali. Il risultato beneficia di una crescita a doppia cifra delle commissioni, che hanno chiuso il trimestre estivo con un +29% a 231,2 milioni di euro e “bilanciano” il calo del trading e l’apporto della Compagnia assicurativa; la crescita è a doppia cifra anche a perimetro omogeneo (+19%). Il margine di interesse si mantiene solido a 485 milioni, pur se in lieve calo rispetto al trimestre precedenti (-7,4 milioni) ed allo stesso trimestre dell’anno precedente (-10,7 milioni).
L’andamento della raccolta
La raccolta totale scende a 62,1 miliardi (-1,6 miliardi) post azzeramento del T-LTRO (-1,3 miliardi) e con un minor ricorso al canale interbancario (da 6,8 a 6,5 miliardi). Le Total Financial Assets (TFA) salgono a 103,2 miliardi (+15,8% a/a; +3,7% t/t) con un’importante crescita nel trimestre delle AUM/AUA (da 71,5 a 75 miliardi).
La raccolta netta del Wealth Management ha raggiunto i 2,6 miliardi di euro, raddoppiata rispetto ad un anno fa e sul livello più elevato del settore, con una quota di mercato di circa il 10%.
La guidance per l’esercizio
Per l’esercizio 2024-2025, Mediobanca si attende una raccolta annua di 9/10 miliardi mentre i ricavi dei business bancari sono previsti in moderata crescita spinti dalla dinamica sostenuta (“low double digit”) delle commissioni. L’utile per azione (EPS) è atteso crescere del 6/8%.
“Dopo aver chiuso lo scorso esercizio con i risultati migliori di sempre, Mediobanca ha confermato anche in questo trimestre la crescita di tutte le sue divisioni, consolidando le principali iniziative del Piano 23-26”, ha commentato l’amministratore delegato, Alberto Nagel, ricordando che “l’obiettivo prioritario per questo esercizio è un forte potenziamento delle piattaforme distributive fisiche e digitali tale da consentire una crescita robusta e sostenibile dei ricavi di tutti i business oltre l’arco di Piano pur in un contesto macro differente”.
Via a buyback e ritorni per azionisti
Mediobanca ha anche dato avvio all’esecuzione del piano di acquisto di azioni proprie, del controvalore di 385 milioni di euro. Il piano verrà eseguito entro giugno 2025 e comporterà la cancellazione dell’80% delle azioni proprie rivenienti dall’acquisto.
Nell’intento di accrescere la remunerazione per i suoi azionisti, Mediobanca prevede un cash payout al 70% ed il riacquisto di azioni proprie.
Titolo giù a Piazza Affari
Frattanto, le azioni Mediobanca sono scivolate oggi a Piazza Affari, nonostante abbia registrato un utile trimestrale migliore delle attese. Le azioni dell’Istituto di Piazzetta Cuccia, sospese in avvio per eccesso di ribasso, mantengono a metà giornata un calo dell’8% rispetto alla vigilia, attestandosi a 14,32 euro.