Iveco valuta lo spin-off della divisione difesa, conti in salute e azioni in rialzo del 14%

L'azienda brilla dopo i conti trimestrali, con i ricavi consolidati pari a 15,28 miliardi di euro. Ma si pensa di dividere l'azienda dal settore della difesa

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 7 Febbraio 2025 10:59

Non solo risiko bancario, c’è un’altra azienda che ruba la scena oggi a Piazza Affari. È Iveco Group, che ha pubblicato i risultati del quarto trimestre e dell’intero 2024, mostrando un forte incremento degli utili. Il produttore di veicoli commerciali, autobus, mezzi speciali e per la difesa ha inoltre diffuso previsioni per il 2025 superiori alle stime degli analisti, e il titolo decolla in avvio di seduta con un balzo del 14%.

Non solo: sembra che l’azienda stia valutando la separazione della propria divisione difesa attraverso uno spin-off nel 2025.

I dati di Iveco Group del 2024

Iveco Group ha chiuso il 2024 con “una solida performance”, ha fatto sapere in una nota l’amministratore delegato Olof Persson. I ricavi si sono attestati a 15,28 miliardi di euro, rispetto ai 15,9 miliardi del 2023, mentre l’utile netto adjusted è salito a 569 milioni, con un incremento di 181 milioni rispetto all’anno precedente.

Il consiglio di amministrazione proporrà all’assemblea degli azionisti, in programma per il 16 aprile, un dividendo annuale di 0,33 euro per azione ordinaria e l’autorizzazione al riacquisto di azioni fino a 10 milioni di titoli, per un valore massimo di 130 milioni di euro, subordinato alle condizioni di mercato e aziendali, anche in funzione dei piani di incentivazione in azioni della società.

Le prospettive finanziarie per il 2025 restano invariate, con ricavi stabili. Per i veicoli pesanti in Europa si prevedono immatricolazioni tra 280 e 290 mila unità, con un mercato in fase di stabilizzazione. I volumi dei veicoli medi dovrebbero registrare un lieve calo rispetto al 2024, mentre il segmento dei veicoli leggeri dovrebbe mantenersi sui livelli dell’anno precedente.

L’ipotesi di staccare il comparto difesa

L’azienda sta valutando uno spin-off della propria divisione difesa nel 2025, coinvolgendo i marchi Idv (Iveco Defence Vehicles) e Astra, insieme alle relative attività. Nel 2024, il settore ha registrato ricavi netti di 1,1 miliardi di euro, segnando una crescita del 15,1% rispetto all’anno precedente, trainata da maggiori volumi e da un miglior mix di prodotti.

La possibile separazione nasce dalle diverse dinamiche di mercato tra veicoli commerciali e difesa. L’operazione mira così a semplificare la struttura del gruppo, rafforzare il focus manageriale e offrire maggiore flessibilità strategica a entrambe le divisioni. Stando alla nota rilasciata dall’azienda, il consiglio di amministrazione di Iveco aggiornerà sull’analisi nelle prossime settimane.

Leonardo sullo sfondo?

Un primo passo verso un nuovo assetto di un settore che, al momento, risulta più che mai strategico e remunerativo. Sullo sfondo, continua a esserci Leonardo, il gruppo pubblico guidato da Roberto Cingolani, che ha sempre manifestato un interesse verso le attività di Iveco Defence e i suoi marchi.

Le collaborazioni tra i due gruppi sono già in corso, l’ultima delle quali risale a novembre dello scorso anno: Iveco Defence Vehicles fornisce a Leonardo veicoli cingolati da combattimento per l’Esercito italiano. È stata definita una quota di lavoro compresa tra il 12 e il 15% delle attività totali della joint venture tra Leonardo e la tedesca Rheinmetall.

“Una separazione potrebbe semplificare la struttura del gruppo, aumentando l’attenzione della gestione e creando flessibilità strategica per entrambe le attività”, ha spiegato ancora Olof Persson, “ma nessuna decisione è stata presa, c’è una valutazione in corso”.