Iren, crescita a doppia cifra nei 9 mesi. Piano vede utile 2030 a 400 milioni

Il management della utility emiliana ha presentato i risultati di periodo ed il nuovo Piano industriale del Gruppo che pianifica investimenti per 6,4 miliardi

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Redazione

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Iren ha archiviato i primi nove mesi dell’anno con una crescita a doppia cifra di utili e ricavi e confermato la guidance per l’esercizio in corso. Il management ha anche presentato il nuovo Piano industriale 2025-2030, focalizzato sulle attività regolate, che prevede investimenti per 6,4 miliardi di euro.

I numeri dei primi nove mesi dell’anno

I ricavi si sono attestati a 4,8 miliardi di euro, in aumento del 16% rispetto allo stesso periodo del 2024 e cn un  margine operativo lordo (EBITDA) di circa 1 miliardo, in crescita dell’8,7% rispetto ai 923,5 milioni di euro dei primi nove mesi del 2024. Il Risultato Operativo (EBIT) è pari a 401,5 milioni di euro, in aumento del 6,6% rispetto ai 376,6 milioni di euro dei primi nove mesi del 2024. L’Utile Netto di Gruppo attribuibile agli azionisti si attesta a 219 milioni di euro, (+12,2%) rispetto al risultato dei primi nove mesi del 2024.

L’Indebitamento Finanziario Netto si porta a 4.287,4 milioni di euro al 30 settembre 2025, in aumento di 204,7 milioni rispetto al 31 dicembre 2024. Gli investimenti complessivi realizzati nel periodo ammontano a 1.124 milioni di euro, in crescita rispetto al 2024, di cui 613 milioni di euro di investimenti tecnici (+9,5%) e 511 milioni di euro di investimenti finanziari (283 milioni per l’acquisizione di Iren Acqua e 238 milioni per il consolidamento di EGEA Holding).

Confermata la Guidance per l’anno in corso

Il Presidente del Gruppo, Luca Dal Fabbro, ha confermato la Guidance per l’esercizio in corso, che prevede un EBITDA di 1.350 milioni ed un utile netto di 300 milioni con investimenti tecnici per 900 milioni di euro. “Confermiamo la guidance per l’esercizio in corso, prevedendo – come gia’ anticipato – una crescita più moderata nella restante parte dell’anno”, ha dichiarato dal Fabbro, sottolineando che “i risultati del periodo sono molto positivi e testimoniano l’efficacia della nostra strategia e della qualità della gestione”.

Per l’Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo, Gianluca Bufo,

“i risultati del periodo confermano la solidità del nostro modello industriale e la capacità del Gruppo di generare valore in modo sostenibile, grazie alla messa a terra di un piano di investimenti tecnici per oltre 610 milioni di euro, destinati principalmente ai business regolati”.

Il Piano 2025-2030 punta su un utile di 400 milioni

Iren ha anche approvato il Piano industriale 2025-2030, focalizzato sulle attività regolate. Nel periodo sono programmati investimenti per 6,4 miliardi di euro, che riguarderanno principalmente i settori regolati delle reti (ciclo idrico integrato e reti elettriche), la costruzione di nuova capacità di recupero energetico dai rifiuti urbani, l’estensione del teleriscaldamento, lo sviluppo di 200MW di fotovoltaico, il consolidamento della base clienti e al miglioramento della customer experience.

Nel 2030 è atteso un EBITDA pari a circa 1,6 miliardi di euro e un utile netto di circa 400 milioni di euro. La politica dei dividendi prevede cedole in crescita dell’8% fino al 2027 e del +6% dal 2028 al 2030.

“Il Piano Industriale appena approvato si fonda su basi solide e concrete, grazie alla valorizzazione del nostro modello di business, a investimenti selettivi e alla rigorosa disciplina finanziaria”, ha spiegato  Fabbro