Effetto Ferragosto sui crediti in sofferenza: giù NPL a causa della stagionalità

Secondo l'analisti degli esperti di Scope Ratings il trend risente delle chiusure estive delle attività commerciali e dell'operatività limitata dei Tribunali

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Redazione

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Pubblicato: 11 Ottobre 2024 09:43

Agosto è sempre stato un mese atipico per l’economia, caratterizzato da una grande stagionalità, a causa della chiusura delle attività commerciali nelle gradi città per le ferie estive. Lo è anche per il mercato dei Non-Performing Loans o crediti in sofferenza, che hanno registrato una massiccia riduzione nel periodo estivo a causa della stagionalità, cioè della chiusura dei Tribunali per ferie e delle attività commerciali. E’ quanto emerge da un report di Scope Ratings l’agenzia di rating europea, dal titolo “Raccolta NPL Italia: la stagionalità trascina i volumi di agosto”.

I numeri di agosto

Le raccolte di NPL ad agosto sono diminuite del 54% rispetto a luglio, segnando il livello più basso dal 2020. Un andamento simile è stato osservato negli anni precedenti, ma in misura minore (-35% nel 2023 e -38% nel 2022). La raccolta di agosto è risultata anche in calo del 45% rispetto alla media dello stesso mese nei b​.

I ricavi dei procedimenti giudiziali si sono infatti portati a 41 milioni di euro dai 64 milioni precedenti, a causa della limitata attività dei tribunali. Anche i proventi da accordi stragiudiziali (DPO) e le vendite di note di credito sono diminuiti rispettivamente di 13 milioni e di 8 milioni di euro rispetto al mese precedente.

I fattori che influenzano il trend

I fattori che contribuiscono al declino includono una forte riduzione degli incassi derivanti dalle strategie giudiziarie. Agosto – spiegano gli analisti di Scope Ratings – è il periodo di punta delle vacanze estive in Italia. Le attività commerciali vedono un sostanziale rallentamento ed i tribunali si occupano solo di casi urgenti.

Anche il primo semestre in negativo

Anche gli incassi da NPL della prima metà del 2024 erano risultati in calo del 20% rispetto agli stessi periodi del 2022 e 2023. Il calo è stato trainato dai procedimenti stragiudiziali (-90 milioni di euro, pari al 28%) e dalle cessioni di note (-66 milioni di euro, 62%). I procedimenti giudiziari invece sono rimasti sostanzialmente quasi stabili (-17 milioni di euro, 3%).

A giugno 2024, gli incassi sono aumentati del 23% su base mensile raggiungendo i 255 milioni di euro, ma questo valore era inferiore del 31% rispetto alla media di giugno degli ultimi due anni.

NPL in Italia più bassi che in Ue

Dall’edizione 2024 del NPL Meeting di Banca Ifis emerge un incremento dello stock di NPE (esposizioni in NPL) a livello europeo, in controtendenza rispetto a quanto avviene sul mercato italiano, dove invece diminuisce. A livello europeo lo stock complessivo del credito problematico cresce di 16 miliardi, un incremento modesto, ma comunque apprezzabile. L’Italia in controtendenza scende di altri 5 miliardi.

Un trend che viene attribuito a due driver: la disoccupazione più bassa delle attese in Italia; il costo del denaro sceso di più del previsto che aiuta le imprese a ripagare i debiti. Da qui una previsione per i prossimi anni caratterizzata da un rischio di incremento minore dei crediti problematici.