Settimana positiva per la maggior parte delle Borse globali, compresa la Borsa di Parigi, nonostante la sfiducia votata mercoledì sera dal Parlamento francese al primo ministro Michel Barnier, che ha peggiorato la crisi politica della grande economia dell’Eurozona. Il CAC 40 ha chiuso l’ottava con un rialzo superiore al 3%, mentre lo spread OAT-Bund (ovvero tra i titoli di Stato decennali francesi e tedeschi) si è assestato a 77 punti base. La scorsa settimana, il divario tra OAT e Bund aveva raggiunto i 90 punti base, il livello più alto dal 2012, e gli spread francesi sono ben al di sopra di quelli spagnoli (decennale al 2,75%) e pressoché alla pari con quelli della Grecia.
Intanto, il focus si sta spostando sull’avvio dell’ultima tornata di riunioni delle banche centrali, a partire dalla BCE giovedì 12 dicembre: scontato un taglio di 25 punti base dei tassi di interesse, con l’attenzione che sarà sull’aggiornamento delle stime macro e su eventuali variazioni delle guidance. Secondo gli investitori un taglio da 25 punti base è praticamente scontato il prossimo 18 dicembre anche per la Fed, con gli ultimi dati macro che hanno rafforzato questa previsione.
Il quadro macroeconomico
Il report sul mercato del lavoro statunitense di novembre ha fornito indicazioni interessanti: i nuovi occupati non agricoli sono stati 227 mila (contro 202 mila attesi), con revisioni al rialzo sia del dato di ottobre (36 mila da 12 mila preliminari) che di quello di settembre (255 mila da 223 mila preliminari), mentre il tasso di disoccupazione è salito al 4,2% dal 4,1% a fronte di un tasso di partecipazione (62,5%) minimamente variato, secondo quanto comunicato dal Bureau of Labour Statistics.
In Eurozona, invece, la lettura finale del PIL del 3° trimestre ha confermato la crescita di +0,4% t/t (+0,9% a/a). Lo spaccato ha evidenziato un apporto negativo del commercio estero), un aumento degli investimenti (+2% t/t) e, finalmente, un rafforzamento dei consumi che hanno registrato un incremento di +0,7% t/t (il più alto degli ultimi 2 anni): la risalita dei redditi reali, dovuta al rialzo degli stipendi e alla flessione dell’inflazione, è stata dunque tradotta in una maggiore spesa da parte delle famiglie, che si sono avvalse anche di tassi di interesse in calo, hanno fatto notare gli analisti di Intesa Sanpaolo.
La seduta odierna
Tra i maggiori indici di Eurolandia, oggi è stata una giornata poco mossa per Francoforte, che mostra un +0,13%, fiacca per Londra, che segna un calo dello 0,49%, e buona per Parigi, che avanza dell’1,31%.
Lieve aumento per la Borsa di Milano, che mostra sul FTSE MIB un rialzo dello 0,36%, consolidando la serie di sette rialzi consecutivi, avviata il 28 del mese scorso; sulla stessa linea, piccolo scatto in avanti per il FTSE Italia All-Share, che arriva a 36.958 punti. Poco sopra la parità il FTSE Italia Mid Cap (+0,24%); come pure, guadagni frazionali per il FTSE Italia Star (+0,5%).
A Piazza Affari il controvalore degli scambi nell’ultima seduta è stato pari a 2,88 miliardi di euro, in calo del 9,50%, rispetto ai 3,19 miliardi della vigilia; per quanto concerne i volumi, questi si sono attestati a 0,56 miliardi di azioni, rispetto ai 0,64 miliardi precedenti.
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, su di giri Moncler (+4,96%, dopo la promozione di Goldman Sachs). Si muove in territorio positivo Stellantis, mostrando un incremento del 3,19%. Denaro su Campari, che registra un rialzo del 2,69%. Bilancio decisamente positivo per Fineco, che vanta un progresso del 2,25%. Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Tenaris, che ha chiuso a -2,96%. In rosso BPER, che evidenzia un deciso ribasso del 2,84%. Spicca la prestazione negativa di Saipem, che scende del 2,05%. Piccola perdita per Unipol, che scambia con un -1,34%.
I titoli della settimana
Tra i migliori titoli della settimana a Piazza Affari c’è Campari, dopo che la società ha annunciato Simon Hunt, veterano del settore spirit, come nuovo CEO. Simon Hunt subentrerà agli attuali co-CEO ad interim Paolo Marchesini, Chief financial and operating officer, e Fabio Di Fede, Chief legal e M&A officer. Già CEO di William Grant&Sons, con oltre 30 anni di esperienza nel settore degli spirit a livello internazionale, in particolare nel mercato strategico degli Stati Uniti, Hunt possiede una vasta e comprovata esperienza nella gestione di aziende di premium spirit e nello sviluppo e crescita di marchi iconici a livello globale.
Ottima ottava anche Fineco, che ha comunicato di aver chiuso il mese di novembre con una raccolta netta di 941 milioni di euro (+228% da 287 milioni di euro di un anno fa), attestandosi a 8,9 miliardi da inizio anno e superando così il dato dell’intero 2023. La banca ha anche registrato a novembre il secondo miglior risultato di sempre per numero di nuovi clienti (14.574) dopo il record dello scorso mese.
Sono continuati gli acquisti sulle banche, con il focus sul consolidamento del settore. Il CEO di UniCredit Andrea Orcel ha detto di avere tempo fino a marzo per valutare l’opportunità di migliorare le condizioni dell’OPS su Banco BPM. Intanto, gli analisti di Jefferies hanno detto di prevedere che i redditi da interessi netti delle banche italiane diminuiranno nel 2025, ma altri fattori come la crescita dei redditi da commissioni compenseranno quasi tutti gli aspetti negativi.
Male invece ERG, con FTSE Russell che ha anche comunicato che Buzzi la sostituirà nel FTSE MIB, il principale indice di benchmark dei mercati azionari italiani; la modifica diverrà effettiva dopo la chiusura delle negoziazioni di venerdì 20 dicembre 2024 (vale a dire, da lunedì 23 dicembre 2024).