Borse europee in calo ma Milano gira in positivo, occhi su Campari per i dazi in Cina

I mercati europei si avviano verso un'apertura negativa. Crolla la Cina, Tokyo chiude in rialzo

Foto di Giorgio Pirani

Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 9 Ottobre 2024 08:52Aggiornato: 9 Ottobre 2024 12:07

L’andamento delle borse europee è incerto. Francoforte registra un calo dello 0,14%, mentre Milano è in positivo con lo 0,13%, attestandosi a 33.717 punti alle 12, con una frenata dovuta alle performance negative delle banche, di Leonardo e DiaSorin; tuttavia, Recordati e Tim si trovano in territorio positivo. Londra mostra una performance migliore, con un rialzo dello 0,39%, seguita da Parigi che guadagna lo 0,16%.

Nel frattempo, l’euro scende dello 0,02%, scambiandosi a 1,095 dollari. In serata, la Fed pubblicherà i verbali della riunione di metà settembre, durante la quale ha deciso un taglio dei tassi di 50 punti base, provocando un netto calo dei rendimenti obbligazionari a livello globale. Si prevede che nuovi spunti sul futuro a breve termine dei tassi possano arrivare dagli interventi di diversi membri del consiglio della Fed, tra cui Bostic, Jefferson e Goolsbee.

Campari sotto la lente d’ingrandimento dopo i dazi della Cina

Campari è sotto i riflettori insieme al settore degli alcolici, dopo che la Cina ha annunciato l’introduzione di misure anti-dumping sulle importazioni di brandy dall’Unione Europea. Questa decisione arriva in risposta ai dazi imposti dall’Europa sui veicoli elettrici cinesi. I titoli di Campari sono in crescita dello 0,47%, raggiungendo quota 7,27 euro, dopo una flessione dell’1,6% nella seduta precedente.

In dettaglio, gli importatori di brandy dell’Unione Europea saranno tenuti a versare garanzie che variano dal 34,8% al 39% del valore delle merci importate, a partire dall’11 ottobre.

Borsa ore 9: Borse europee in calo, pesano i risultati negativi in Cina

Le Borse europee sono poco movimentate, dopo il rallentamento della seduta precedente dovuto alle turbolenze sui mercati cinesi. Gli investitori attendono ora eventi rilevanti, come la pubblicazione dei verbali della Federal Reserve e della Bce, prevista per il 10 ottobre, insieme al dato cruciale sull’inflazione statunitense, anch’esso atteso per la stessa data.

Con l’eccezione di Londra, che registra un rialzo dello 0,32%, tutte le Borse sono negative: Francoforte segna una leggera flessione dello 0,01%, Parigi dello 0,03%, mentre Milano registra un calo dello 0,08%, attestandosi a 33.705 punti.

A Piazza Affari spicca Recordati, attenzione al lusso

A Piazza Affari si distinguono in positivo Recordati Ord con un +0,76%, Telecom Italia in rialzo dello 0,79% e A2a con un lieve incremento dello 0,02%. Bene anche Pirelli, che segna un +0,72% a 5,318 euro; a tal proposito, la Camfin di Marco Tronchetti Provera ha recentemente acquisito ulteriori azioni, per un pacchetto complessivo pari allo 0,38% del capitale del gruppo. Gli acquisti, effettuati tramite il veicolo Camfin Alternative Asset, hanno portato la partecipazione complessiva della holding nel capitale di Pirelli al 25,7%.

Stellantis (+0,28%) rimane sotto osservazione dopo l’allarme lanciato da Moody’s sul deterioramento del settore auto, con la Spagna ha concesso all’azienda una sovvenzione di 133 milioni di euro per un possibile impianto di produzione di batterie vicino a Saragozza.

Tra i titoli in difficoltà, Bper Banca perde lo 0,18%, Unicredit scende dello 0,39%, e Iveco Group registra un calo dell’1,32%. Non benissimo anche il comparto del lusso, con Moncler (-0,07%) e Brunello Cucinelli (-0,05%) ancora in calo, in scia ai timori di una mancata ripresa degli acquisti da parte dei consumatori cinesi. Nel settore petrolifero, invece, Saipem arretra dello 0,75% a 1,991 euro anche se Berenberg ha ribadito il rating buy e il target price a 3,05 euro sull’azione.

In difficoltà le Borse cinesi, Shangai chiude a -6%

I mercati cinesi stanno vivendo un forte calo: la Borsa di Hong Kong ha perso due punti percentuali, dopo un crollo di oltre il 9% nella seduta precedente, che rappresenta la peggior performance in 15 anni. Anche Shanghai ha chiuso con un passivo superiore al 6%, alimentato dalla delusione per il mancato annuncio di nuove misure a sostegno della crescita da parte delle autorità cinesi.

Al contrario, Wall Street ha chiuso in rialzo, con gli indici che si sono nuovamente avvicinati ai massimi storici. La Borsa di Tokyo, invece, ha terminato la seduta con un segno positivo, sostenuta dagli acquisti nel settore tecnologico, che hanno seguito l’accelerazione del Nasdaq statunitense. Anche il calo dei prezzi del petrolio, dai massimi di metà agosto, ha contribuito al trend positivo, nonostante le persistenti tensioni in Medio Oriente. Il listino di riferimento Nikkei ha registrato un rialzo dello 0,87%, chiudendo a 39.277,96 punti con un guadagno di 340 punti.

Spread a 131 punti

Lo spread tra BTp e Bund apre in modo stabile. All’inizio della seduta, il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il Bund tedesco di pari durata si mantiene a 131 punti base, invariato rispetto alla chiusura di ieri.

Il rendimento del BTp decennale benchmark registra invece un lieve calo, passando dal 3,55% della chiusura precedente al 3,54% nelle prime contrattazioni.

Borse europee attese in calo visti i negativi in Cina, aspettando gli annunci di Fed e Bce

Si prevede un avvio debole per le Borse europee, a seguito del rallentamento di ieri e in attesa di eventi chiave come la pubblicazione dei verbali della Federal Reserve e della Bce (previsti per domani), insieme al dato cruciale sull’inflazione statunitense. Venerdì, inoltre, inizierà la stagione delle trimestrali negli Stati Uniti, con i risultati di società come BlackRock e JP Morgan.

A Piazza Affari, l’attenzione è puntata su Unicredit, con Deutsche Bank che avrebbe affidato a Morgan Stanley l’incarico per gestire il dossier Commerzbank. Nel frattempo, la Spagna ha assegnato a Stellantis una sovvenzione di 133 milioni di euro per un potenziale impianto di produzione di batterie nei pressi di Saragozza.

Per quanto riguarda Pirelli, Camfin, la holding di Marco Tronchetti Provera, ha recentemente acquistato ulteriori azioni, portando la sua partecipazione al 25,7% del capitale del gruppo, attraverso l’acquisto di un pacchetto pari allo 0,38% tramite il veicolo Camfin Alternative Asset.