La Borsa di Milano apre in leggero calo dopo la pausa del fine settimana ma si riprende, arrivando in questo momento a +0,64% a quota 34.215,15 . Stessa storia per le altre borse europee, dopo l’esito delle elezioni parlamentari francesi.
Lo spread tra i titoli di stato decennali italiani e quelli tedeschi arriva fino a 138 punti base, in pari rispetto a venerdì.
Milano apre in calo ma c’è la ripresa
Un inizio di settimana da ottovolante per la Borsa italiana e per quelle europee: se la scorsa settimana tutte avevano aperto in positivo, ora i mercati del Vecchio Continente sono partiti deboli, invertendo però la rotta poco dopo.
Come Milano, che ha iniziato in calo a -0,17%, ma pochi minuti dopo è riuscita a riprendersi fino ad arrivare a +0,64%. Questo rialzo è stato in gran parte sostenuto dalle performance positive del settore bancario, che continua a mostrare segni di resilienza nonostante le turbolenze politiche in corso. Anche se il primo posto spetta per il momento a Iveco Group, in testa con un aumento del +2,77%, seguita da Finecobank a +2,46% e Banca Mps a +1,84%. Sopra il punto percentuale si collocano anche Bper Banca (+1,65%) e Mediolanum (+1,15%). Oltre alle banche, si registra la buona apertura di Pirelli con +0,60%, Stmicroelectronics con un incremento del +0,58% e Campari con +0,54%.
In calo, invece, compagnie come Diasorin e Amplifon, rispettivamente a -1,39% e -1,35%. Male anche Saipem, che registra una perdita del -0,95%, Erg a -0,75% ed Eni a -0,54%. Queste flessioni indicano una certa preoccupazione per settori specifici, forse legata a fattori esterni come variazioni nei prezzi delle materie prime o incertezze legate alle politiche energetiche.
Borse europee, apertura cauta
Anche le altre borse europee si riprendono dopo i cali dei primi minuti. Segno che c’è grande incertezza per il futuro della Francia dopo le elezioni, dopo che il Nouveau Front Populaire di Jean-Luc Mélenchon è in testa, superando il partito di Emmanuel Macron, che è secondo, e quello di Marine Le Pen, che si trova al terzo posto.
Gli indici sono partiti con cautela, con Parigi in calo dello 0,6%, ma successivamente hanno invertito la rotta. Tuttavia, l’incertezza politica resta elevata, poiché nessun partito francese ha ottenuto una maggioranza chiara e la formazione di un governo appare complessa, dato che i programmi delle varie forze politiche sono distanti e spesso inconciliabili. Bene anche Amsterdam (+0,3%) e Francoforte (+0,3%), nonostante in Germania a maggio l’import sia sceso del 6,6% sul mese e l’export del 3,6% (peggio delle attese).
Spread a 150 punti
Avvio in ribasso per lo spread tra Btp e Bund dopo il risultato imprevisto delle elezioni in Francia, che ha visto la vittoria delle sinistre ma non ha delineato un quadro chiaro per la formazione del nuovo governo.
Nelle prime battute, l’impatto sui titoli di Stato italiani appare limitato, con il differenziale di rendimento tra il Btp decennale benchmark e il Bund tedesco di pari scadenza che si attesta a 138 punti base, in calo di 3 centesimi rispetto al precedente riferimento. Anche il rendimento del Btp decennale benchmark scende leggermente, registrando una prima posizione al 3,93% rispetto al 3,94% della chiusura di venerdì scorso.
Nonostante l’avvio in rosso, Parigi ha iniziato a recuperare terreno e anche lo spread tra i titoli di stato francesi a dieci anni e quelli tedeschi di pari durata è rimasto abbastanza stabile, attorno ai 62 punti.