Bitcoin raggiunge 100mila dollari: fin dove può arrivare nel 2025

La criptovaluta ha superato i tetto dei 100mila dollari, rafforzando il rally innescato dall'elezione di Trump. Ma cosa accadrà ora? Ci sarà un ritracciamento o il mercato è maturo per nuovi traguardi?

Foto di QuiFinanza

QuiFinanza

Redazione

QuiFinanza, il canale verticale di Italiaonline dedicato al mondo dell’economia e della finanza: il sito di riferimento e di approfondimento per risparmiatori, professionisti e PMI.

Pubblicato: 6 Dicembre 2024 09:08

L’ascesa di Bitcoin oltre i 100mila dollari – la valuta ha toccato un picco di 103.000 – rappresenta una pietra miliare per la criptovaluta più conosciuta al mondo, che quest’anno ha macinato grandi traguardi, in scia ad una serie di avvenimenti quali il lancio degli ETF, l’appeal come bene rifugio rispetto al crescendo di tensioni geopolitiche e, da ultimo, l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca per un secondo mandato. Ma cosa ci si attende per il 2025? Il Bitcoin raggiungerà nuovi traguardi o è destinato ad una correzione?

Le quotazioni attuali

Dopo aver toccato ieri un picco di 103.900 dollari, il Bitcoin ha ritracciato dai massimi, collocandosi questa mattina a 98.294 dollari, in calo del 4% rispetto alla chiusura di ieri e del 5,8% rispetto al massimi della vigilia.

Da inizio anno, la criptovaluta ha più che raddoppiato il suo valore, attestando la sua performance a +131% mentre rispetto ad un anno fa evidenzia un guadagno del 125%. Notevole la performance dell’ultimo mese, che coincide con la vittoria di Trump alle Presidenziali 2024, pari a +29%.

La capitalizzazione di mercato ha raggiunto gli 1,94 trilioni di dollari, mentre gli scambi sono in costante aumento per 123,35 miliardi di dollari.

Le attese di Bernstein

Secondo gli analisti di Bernstein, il Bitcoin non si fermerà a questo traguardo ed è destinato a raggiungere il massimo ciclico di 200.000 dollari entro la fine del 2025, alimentato dalla trasparenza normativa e dalla crescente adozione da parte degli investitori istituzionali.

La recente nomina di Paul Atkins, noto sostenitore delle criptovalute e co-presidente della Token Allianzìce, quale presidente della SEC, l’autorità americana di regolamentazione dei mercati finanziari, segnala un cambiamento normativo a favore delle criptovalute. Bernstein sottolinea che il mandato di Atkins contribuirà a consolidare l’uso della blockchain negli Stati Uniti e promuovere una più ampia accettazione delle risorse digitali.

Con dieci gestori patrimoniali globali che ora gestiscono 100 miliardi di dollari in ETF su Bitcoin, incluso il fondo IBIT di BlackRock da 50 miliardi di dollari, è chiaro che l’adozione del Bitcoin da parte degli istituzionali sta crescendo esponenzialmente. La criptovaluta è anche venuta assumendo un ruolo di riserva di valore e bene rifugio, in alternativa all’oro. Un ruolo che secondo gli esperti sarà mantenuto, fino a sostituire l’oro nella diversificazione dei portafogli.

Nonostante le fluttuazioni cicliche, Bernstein esprime fiducia nella traiettoria di crescita di Bitcoin e ritiene  che i 100.000 dollari non siano il traguardo finale, ma si possa raggiungere il massimo ciclico di 200.000 dollari alla fine del 2025.