Assicurazioni, nel 2023 raccolta in crescita e focus su risparmio famiglie

L'Ania ha pubblicato i dati preliminari relativi all'anno 2023 che confermano il ruolo cruciale delle assicurazioni nel catalizzare il risparmio delle famiglie versi impieghi più fruttuosi

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Redazione

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Pubblicato: 28 Marzo 2024 13:40

Le assicurazioni confermano in Italia un ruolo cruciale per le famiglie, sia come strumento di protezione contro eventi avversi, sia come catalizzatore del risparmio e forma alternativa di previdenza. E’ quanto emerge dal rapporto annuale dell’Ania, secondo cui il settore ha raccolto quasi 145 miliardi di euro, in linea con l’anno precedente. Considerando solo le imprese italiane e le rappresentanze in Italia delle imprese estere si registra una raccolta di circa 130 miliardi.

Si è però registrato un andamento di segno opposto nei due principali macro-comparti: all’espansione del volume della raccolta premi nel settore Danni (+6,6%) si è contrapposto il calo più contenuto registrato nel comparto Vita (-3,5%). Anche l’incidenza dei premi totali (Vita e Danni) sul Prodotto Interno Lordo è rimasta stabile, attestandosi al 6,6%.

Raccolta Vita in calo con Unit-Linked

Nel 2023 la raccolta premi nei rami Vita è stata di poco superiore a 91 miliardi, in calo del 3,5% rispetto al 2022 quando invece i premi diminuivano dell’11%. L’incidenza della raccolta Vita totale sul Prodotto Interno Lordo è risultata in lieve diminuzione ed è stata pari al 4,7% nel 2023 (era 4,8% nel 2022).

Il calo è stato determinato essenzialmente dalle polizze Unit-Linked (ramo III), che sono colate a picco del 32% per un ammontare che è sceso sotto i 20 miliardi, e dalle polizze di capitalizzazione (ramo V), che sono diminuite del 24%. Un trend che è conseguenza di una generalizzata volatilità dei mercati azionari e obbligazionari che ha allontanato – in un momento di forte incertezza dei mercati finanziari – i risparmiatori da questa tipologia di investimento.

Al contrario, i premi relativi ai contratti Vita tradizionali di ramo I – Vita umana sono aumentati del 9,2% con un volume di oltre 66 miliardi. In uno scenario economico/finanziario caratterizzato da una sostenuta inflazione e da alti tassi di interesse, ma anche da elevata incertezza, è risultata molto appetibile la possibilità di investire in forme di risparmio che garantiscano almeno il mantenimento del capitale investito (spesso abbinato a rendimenti minimi).

Sono risultati in crescita, seppur con un’incidenza ancora molto contenuta sul volume complessivo del business Vita, anche i premi del ramo IV – Malattia (+24,0% e un volume di appena 275 milioni) e i premi del ramo VI – Fondi pensione (+22,9% e un volume di 3,9 miliardi).

Raccolta Danni in crescita

Alla fine di dicembre 2023 i premi contabilizzati nei rami Danni delle imprese nazionali ed extra-europee sono risultati in crescita del 6,6% rispetto al 2022 per un volume di 38 miliardi. L’incidenza della raccolta Danni totale sul Prodotto Interno Lordo è risultata in lieve aumento ed è stata pari all’1,9% nel 2023 (era 1,8% nel 2022).

L’aumento della raccolta è conseguenza di un aumento dei premi del ramo R.C. Auto (+4,3%) e da una crescita significativa dei premi negli altri rami Danni (+7,7%).

La crescita del ramo R.C. Auto (qui le novità della Tabela Unica nazionale) deve essere inquadrata nel nuovo contesto economico che ha subito l’impatto dell’inflazione sull’andamento generale del costo dei sinistri. In sostanza, l’aumento del volume premi nel 2023 – a fronte di un parco di veicoli assicurati sostanzialmente invariato – è funzione di una lieve contrazione della frequenza sinistri (-1,3%) e di un aumento di oltre il 5% del loro costo medio. Va comunque evidenziato che negli undici anni precedenti (dall’autunno 2012 fino a giugno 2022) si era registrata una riduzione del premio medio che aveva sfiorato il 40%.

Per quanto riguarda gli altri rami Danni, si conferma un trend in forte espansione che testimonia la crescente propensione degli italiani a proteggersi in modo più adeguato contro i rischi della persona, dei beni e del patrimonio. L’aumento complessivo di questo comparto è stato del 7,7% e sono risultati in crescita i premi di tutti i rami; quelli che hanno registrato una variazione positiva uguale o superiore alla media sono stati i seguenti: Incendio (+7,6%), i rami Credito e Cauzione (+10,8%), Malattia (+10,9%) e il ramo Corpi veicoli terrestri del 12,1%. Hanno mostrato tassi di crescita inferiori alla media ma comunque positivi i rami: Infortuni (+2,4%), Perdite pecuniarie (+3,5%), Assistenza (+5,2%), Tutela legale (+5,4%), il settore Trasporti (+6,0%) e R.C. Generale (+7,1%).