Ferrari Group, il nome dietro alla logistica del lusso, ha deciso di fare il grande salto. Secondo quanto riportato da Bloomberg, la società ha annunciato il piano per una quotazione alla borsa di Amsterdam con un’offerta pubblica iniziale (Ipo) nelle prossime settimane, accendendo i riflettori su un mercato europeo che si prepara a ripartire.
Indice
Dalla tradizione italiana alla visione globale
Innanzitutto, facciamo una distinzione. Per i non addetti al lavoro, non stiamo parlando dell’azienda del cavallino rampante, famosa per le auto sportive. Fondata nel 1959 in Italia e ora con base a Londra, Ferrari Group si è affermata come un leader silenzioso ma indispensabile nella logistica del lusso. Si occupa del trasporto e della gestione di orologi di alta gamma, gioielli preziosi e diamanti, garantendo servizi su misura per beni che non ammettono errori. Come la casa automobilistica Ferrari, anche Ferrari Group opera nel settore del lusso.
Un quarto delle azioni sul mercato
La famiglia Deiana, che guida il gruppo attraverso la holding Deiana Holding Limited, metterà sul piatto il 25% delle azioni. L’offerta includerà anche l’opzione greenshoe, che permetterà di ampliare il volume delle azioni disponibili. Secondo Bloomberg, la società punta a una valutazione che potrebbe superare il miliardo di dollari.
“Il nostro ingresso su Euronext migliorerà la visibilità pubblica del gruppo e rafforzerà la consapevolezza del marchio, consentendoci di accedere a fonti di finanziamento diversificate per sostenere i nostri ambiziosi piani di crescita”, ha dichiarato Marco Deiana, Ceo di Ferrari Group e parte della famiglia fondatrice.
Numeri in crescita per il gruppo di lusso
I numeri parlano da soli: nel 2023, Ferrari Group ha registrato ricavi per 333 milioni di euro, con un utile operativo rettificato di 90 milioni di euro. Per il 2024, l’azienda prevede di raggiungere un fatturato tra 345 e 350 milioni di euro, confermando una traiettoria di crescita che non conosce sosta.
Un settore di nicchia con clienti globali
Ferrari Group non si accontenta. Le sue operazioni spaziano tra Europa, Americhe e Asia, concentrandosi su orologi dal valore di oltre 5.000 dollari e gioielli che superano i 3.000 dollari. Questa nicchia esclusiva richiede non solo soluzioni personalizzate ma anche un know-how che l’azienda ha affinato negli anni. Tra i suoi punti di forza c’è anche la gestione delle complesse pratiche doganali per i beni di lusso, un servizio indispensabile per chi non vuole rallentamenti.
Istituzioni finanziarie a supporto dell’operazione
Per la sua avventura in borsa, Ferrari Group ha scelto come alleati Goldman Sachs e Jefferies, due colossi della finanza pronti a guidare l’Ipo. Bloomberg suggerisce che il fascino del gruppo potrebbe attrarre investitori pronti a scommettere su un brand solido e ambizioso.
La mossa di Ferrari Group arriva in un panorama che si sta scaldando. Altre aziende europee hanno già iniziato a muoversi: Hbx Group International Plc ha avviato un’offerta in Spagna, Diagnostyka SA guarda a Varsavia, e Praga si prepara alla sua prima grande Ipo dal 2020 con Doosan Skoda Power. Tutti segnali che lasciano intendere un anno ricco di nuove opportunità sui mercati azionari.