Eurovita, c’è l’accordo: cosa succede ai clienti

Il salvataggio di Eurovita entra nel vivo: definita la data in cui saranno scongelati i riscatti. La compagnia sarà smembrata in cinque parti e spartita fra cinque grandi realtà

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Si sblocca l’impasse Eurovita e gioiscono gli assicurati: il piano di salvataggio che finora era solo ipotetico si è concretizzato. Ci sono i nomi di chi parteciperà e c’è la data per i riscatti delle polizze.

Salvataggio Eurovita: cosa attenderci adesso

Eurovita è la compagnia assicurativa commissariata lo scorso 31 gennaio. A 353 mila clienti di Eurovita è stato impedito di riscattare le polizze per evitare di sottrarre liquidità alle casse della compagnia, con il risultato di darle il colpo di grazia. Si parla di polizze per un importo totale di 15 miliardi di euro.

La data dei riscatti, dapprima fissata al 30 di giugno, viene ora posticipata al 31 ottobre.

Gli attori del salvataggio sono l’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni), il commissario straordinario Alessandro Santoliquido, il ministero delle Imprese e del Made in Italy guidato da Adolfo Urso, 5 istituti assicurativi che subentreranno a Eurovita e 25 istituti bancari.

Le polizze Eurovita verranno dapprima trasferite a un nuovo soggetto non ancora esistente, che sarà partecipato dalle cinque compagnie. Successivamente l’intero portafoglio assicurativo sarà spezzettato in 5 tronconi e ciascun soggetto ne acquisirà uno. Al termine del processo gli ex clienti Eurovita diverranno clienti di una delle cinque grandi compagnie coinvolte.

I 25 istituti bancari daranno aggiornamenti ai clienti sullo stadio di avanzamento delle negoziazioni e agevoleranno il passaggio da Eurovita ad uno dei cinque nuovi gestori. Le banche si faranno carico delle richieste di riscatto dei propri clienti, portando a scadenza le polizze.

Le assicurazioni coinvolte sono:

  • Allianz
  • Generali
  • Intesa Vita
  • Poste
  • Unipol

Qui la lista dei 25 istituti bancari che hanno accettato di partecipare al salvataggio (fra di essi figurano alcune fra le maggiori realtà italiane). Si tratta di banche che hanno collocato le polizze Eurovita:

  • Banca Agricola Popolare di Ragusa
  • Banca di Credito Popolare
  • Banca di Piacenza
  • Banca Fideuram
  • Banca Investis
  • Banca Popolare dell’Alto Adige
  • Banca Popolare di Lajatico
  • Banca Popolare di Puglia e Basilicata
  • Banca Popolare Sant’Angelo
  • Banca Profilo
  • Banco Desio
  • BNL
  • Cassa di Risparmio di Volterra
  • Cassa Lombarda
  • FinecoBank
  • Finint Private Bank
  • Gruppo Banca Monte dei Paschi di Sien
  • Gruppo BCC Iccrea
  • Gruppo Cassa Centrale Banca
  • Gruppo Cassa di Risparmio di Bolzano
  • Gruppo Credem
  • Gruppo Credit Agricole
  • Gruppo Unicredit
  • Mediobanca
  • UBS Europe SE – Succursale Italia.

Definita dunque la road map del paracadute salva-clienti.

Eurovita: riscatti bloccati fino al 31 ottobre

L’Ivass ha ufficializzato lo slittamento al prossimo 31 ottobre della fine del congelamento dei riscatti sulle polizze Eurovita “per tenere prudenzialmente conto dei possibili tempi tecnici richiesti dalla realizzazione” del salvataggio. L’Istituto aggiunge che “la proroga si rende necessaria per consentire l’ordinato trasferimento delle polizze”.

Dall’Europa un piano di salvataggio per le assicurazioni

Intanto l’Europa sta valutando un piano di salvataggio per le assicurazioni. L’Italia è solo uno dei Paesi dell’Unione in cui manca un quadro giuridico per la risoluzione delle crisi assicurative. L’Unione europea ha dunque avviato un intervento per creare delle norme di indirizzo. Si chiamerà Irrd (Insurance recovery and resolution directive) e verrà scritto sulla falsariga del Brrd che riguarda le banche.