Quali sono le economie più competitive al mondo?

Ecco quali sono le economie più competitive al mondo e il caso dell'Italia che non entra nella classifica delle migliori dieci

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Alessandra Di Bartolomeo

Giornalista di economia

Giornalista esperta di risparmio, ha maturato una vasta esperienza nella divulgazione di questioni economiche.

Una delle più importanti classifiche che analizza e valuta le economie più competitive al mondo è quella stilata dall’International Institute for Management Development (Imd). L’istituto ha analizzato la situazione economica di ben 67 paesi a partire da 250 indicatori suddivisi in quattro macrocategorie: la performance economica, l’efficienza delle politiche governative, l’efficienza a livello aziendale, le infrastrutture. Come si potrà facilmente immaginare i continenti più rappresentati sono l’Europa, il Nord America e l’Asia, mentre America Latina e soprattutto Africa arrancano maggiormente. Meno facilmente intuibile, invece, è l’assenza degli Usa e della Cina dalla top ten. L’Italia non ha raggiunto una buna posizione, e forse anche questo era intuibile: si posiziona, infatti, al 42esimo posto (su 67 nazioni analizzate), perdendo una posizione rispetto alle rilevazioni dei tre anni precedenti che la vedevano sempre al 41esimo posto.

Il caso dell’Italia tra le economie più competitive del mondo

Come abbiamo appena visto, l’Italia non si posiziona bene nella classifica delle economie più competitive del mondo stilata da Imd. Prima di analizzare le ragioni dl successo di altri paesi e vedere qual è la top ten, può essere utile analizzare il caso specifico italiano. Analizzando il dato disaggregato, troviamo l’Italia al 44simo posto per performance economica: non è un buon risultato, ma è chiaro come la crisi della guerra tra Russia e Ucraina abbia avuto un impatto molto forte sulla nostra già fragile economia. In realtà, il dato è sì in calo, ma non di tanto: nel 2021, l’anno migliore tra gli ultimi cinque, l’Italia era comunque soltanto al 39esimo posto.

La seconda macrocategoria è quella dell’efficienza delle politiche governative, ed è qui che si trova il vero punto debole: l’Imd ha stimato l’Italia 57esima su 67 paesi analizzati, e negli anni precedenti si andava dalla 54esima alla 56esima posizione. Anche in questo caso, si tratta di un peggioramento, ma che comunque si inserisce in un trend fin troppo chiaro e che necessita di pochi commenti. L’efficienza a livello aziendale vede l’Italia al 37esimo posto, in miglioramento di una posizione rispetto all’anno precedente, mentre il punto di forza è dato dalle infrastrutture che vede l’Italia al 30esimo posto, risultato più o meno costante negli ultimi cinque anni.

Restando tra i più grandi paesi europei, con i quali può essere opportuno effettuare un confronto, possiamo dire che se l’Italia piange, Germania e Francia non possono sorridere più di tanto: il paese teutonico è infatti soltanto 24esimo mentre i cugini d’Oltralpe si posizionano al 31esimo posto.

Una classifica che stupisce

Ci sono anche altri elementi che possono forse suscitare stupore in questa classifica. Innanzitutto, come già ricordato, l’assenza degli Usa e della Cina, le due superpotenze globali (e rivali), dalla top ten delle economie più competitive: gli americani si posizionano al 12simo posto, in calo netto di ben tre posizioni rispetto alle ultime rilevazioni, mentre la Repubblica Popolare guadagna sì tre posizioni ma si ferma comunque al 14simo posto.

A questo punto sembra chiaro che a dominare questa particolare classifica siano soprattutto nazioni piccole, del resto sono anche quelle che possono più rapidamente adattarsi agli scenari odierni caratterizzati da forte imprevedibilità. È molto più semplice per un paese di ridotta popolazione riplasmare la propria economia a seconda delle esigenze globali. Queste economie più piccole ma più performanti riescono anche a bilanciare produttività e prosperità, val a dire che sono in grado più facilmente di migliorare la qualità della vita dei cittadini, nel rispetto della coesione sociale e dell’ambiente in generale.

La top ten delle economie più competitive del mondo

Dall’ultima alla prima, ecco le dieci economie migliori del globo:

  • 10° posizione: Norvegia. Negli ultimi anni il paese scandinavo è stato soggetto a forti oscillazioni: dal settimo posto del 2020 al 14esimo dell’anno scorso. Rientra dunque nella top ten grazie soprattutto alle infrastrutture, dove si posiziona quinta, mentre la maggiore debolezza è data proprio dalla performance economica che la vede soltanto al 30esimo posto;
  • 9° posizione: Paesi Bassi. Anche i tulipani fanno segnare un calo piuttosto netto, e un trend negativo: nel 2020 erano al quarto posto, adesso si trovano al nono. A pesare maggiormente è l’efficienza delle politiche governative, mentre a tenere a galla l’economia sono le infrastrutture e l’efficienza aziendale;
  • 8° posizione: Taiwan. Il piccolo stato insulare sulla quale si estendono sempre di più le mire della Repubblica Popolare Cinese conferma una buona performance, anche se in calo di due posizioni rispetto all’anno precedente. A pesare notevolmente è il 26esimo posto nella performance economica;
  • 7° posizione: Emirati Arabi Uniti. In forte crescita, gli emirati passano dal 12esimo posto del 2022 al settimo post attuale. La debolezza è data soprattutto dalle infrastrutture, dove si posizionano 25esimi, mentre stupisce (ma forse non troppo) il secondo posto nella performance economica;
  • 6° posizione: Svezia. Si tratta dell’unico paese europeo a far segnare una crescita rispetto all’anno precedente, dove si era posizionata “soltanto” ottava. Anche in questo caso pesa la performance economica con il 23esimo posto, ben controbilanciata dal quarto posto nell’efficienza aziendale e dal terzo posto per le infrastrutture.

Le prime cinque posizioni spettano, invece, dall’ultimo al primo posto a:

  • 5° posizione. Hong Kong. Cresce anche questo “piccolo” gigante asiatico, che passa dalla settima posizione all’attuale quinta. L’efficienza governativa è al terzo posto, ed è il punto di forza, mentre a incidere negativamente è l’undicesima posizione per performance economica;
  • 4° posizione: Irlanda. In calo anche l’Irlanda, che scende dal podio dove l’anno scorso aveva conquistato la seconda posizione. Come per tutti i paesi europei, il problema è connesso alla performance economica, dove si posiziona soltanto al decimo posto, mentre il punto di forza è sicuramente il terzo posto per efficienza aziendale;
  • 3° posizione: Danimarca. L’anno scorso era prima e adesso è sul terzo gradino del podio. Ventiduesima per performance economica, anche su questo fronte ha perso ben sette posizioni. L’efficienza aziendale però la vede al primo posto e fa di questo piccolo paese scandinavo sicuramente uno dei più performanti al mondo;
  • 2° posizione: Svizzera. Il paese elvetico non è mai sceso dal podio negli ultimi cinque anni. Nonostante la 12esima posizione per performance economica, raggiunge il primato in ben due macrocategorie: l’efficienza delle politiche governative e le infrastrutture;
  • 1° posizione: Singapore. In netta risalita dal quarto posto del 2023, il piccolo paese asiatico mostra i risultati migliori in efficienza delle politiche governative e aziendale, in entrambe al secondo posto, e per performance economica, dove è al terzo posto. In netta crescita anche per le infrastrutture dove sale dal nono posto al quarto posto.