Brutte notizie da PIL e occupati. Unica nota positiva l’inflazione

La debolezza della domanda interna frena la crescita, mentre tornano a diminuire gli occupati, facendo aumentare le preoccupazioni per la restante parte del 2023.

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Redazione

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Le prospettive per l’economia italiana si fanno sempre più cupe. Dopo una lettura flash del prodotto interno lordo (PIL) più debole del previsto, i dati del secondo trimestre sono stati rivisti ulteriormente al ribasso: nel periodo aprile-giugno il PIL, corretto per gli effetti di calendario, è calato dello 0,4% rispetto al trimestre precedente (da +0,6% nel primo trimestre) a fronte di un progresso dello 0,4% su base annua. Il 31 luglio scorso, nella prima lettura, l’Istat aveva stimato una flessione dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e un aumento tendenziale dello 0,6%. Rallenta l’inflazione,ma cala anche il numero degli occupati. Ecco con quali prospettive.

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