I veri costi (astronomici) della transizione verde in Europa

La transizione ecologica è una delle più ambiziose sfide dell'Europa unita, ma i costi non saranno da poco. Ecco il prezzo della rivoluzione green

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

La transizione verde è un obiettivo ineluttabile dell’Occidente, ma ogni scelta ha un costo. Negli anni a venire nell’area euro sarà necessario investire oltre 620 miliardi l’anno per raggiungere gli obiettivi fissati da Green Deal e RepowerEU. L’obiettivo è fare in modo che tale spesa sia da considerarsi un investimento finalizzato a generare ritorni in termini di maggiore salute pubblica, minori costi per contrastare inquinamento e danni al territorio e minore dispendio energetico.

Transizione verde: cos’è e quali sfide comporta

Diverse le aree di intervento al momento individuate, fra le quali:

  • ridurre la dipendenza energetica dagli altri Paesi, sia sul fronte dei combustibili fossili che su quello delle rinnovabili;
  • realizzare un “nuovo contratto sociale europeo” che prevede “rinnovate politiche di protezione sociale” e “servizi sociali di alta qualità”;
  • promuovere un’economia comunitaria a zero emissioni nette;
  • rafforzare la posizione dell’Europa unita sulla scena mondiale;
  • promuovere stili di vita equilibrati andando a intervenire sulla produzione e sul consumo dei beni;
  • adeguare i bilanci pubblici alla sostenibilità andando ad aumentare l‘efficienza della spesa pubblica;
  • adeguare gli indicatori del Pil verso il benessere sostenibile e inclusivo;
  • spingere la popolazione a contribuire alla transizione verde tramite il lavoro e la formazione di adeguate professionalità;
  • integrare la protezione civile con la “prevenzione civile” andando a intervenire su “preparazione e risposta”.

Nel cammino verso la sostenibilità l’Italia è in affanno, senza contare che gli impatti sulle aziende vanno ancora valutati.

Per quanto riguarda la sola tutela del territorio viene evidenziato come i danni della siccità ammontino a circa 9 miliardi di euro l’anno, mentre i danni per le sole inondazioni fluviali raggiungano quota 7,6 miliardi di euro. “Ogni euro investito in sistemi di allerta precoce rende in media 131 euro, grazie alle perdite e ai costi di risposta evitati, e ai benefici aggiuntivi per la società”, spiega il rapporto. Secondo la Commissione, l’aumento nell’incidenza delle catastrofi legate agli sconvolgimenti climatici potrebbe spingere al rialzo i costi delle polizze assicurative, rendendole inaccessibili per una larga fetta di popolazione.

Transizione ecologica: i costi della rivoluzione

L’Unione europea è già pronta a spendere 578 miliardi di euro per intervenire sul clima nel periodo 2021-2027. Si tratta di poco meno di un terzo dell’intero bilancio europeo. In futuro, nella prevista spesa di 620 miliardi annui, la Commissione europea prevede che la Bei (Banca europea per gli investimenti) assuma un ruolo maggiore per finanziare piani di sostenibilità.

Sfida fra Europa e Cina

La sfida travalica i confini europei: la Commissione prevede una “battaglia di modelli”, in cui Europa e Usa dovranno confrontarsi con la Cina per attirare sotto il proprio ombrello i Paesi in via di sviluppo. Su questo fronte l’Europa gioca a carte scoperte: “Il tempo in cui la democrazia liberale era il modello più ovvio è finito”, ha detto Maroš Šefčovič, vicepresidente della Commissione, nella conferenza stampa di presentazione del dossier.

Per approfondire si rimanda alla Relazione di previsione strategica 2023 – Sostenibilità e benessere al centro dell’autonomia strategica aperta dell’Europa pubblicata sul sito della Commissione europea.