Aumenta il costo del gas del 5% dopo gli attacchi nella regione di Kursk in Russia

Il prezzo del gas ad Amsterdam sale del 5,15% a 40,43 euro/MWh dopo l'offensiva ucraina in Kursk, minacciando le forniture europee

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Il mercato del gas di Amsterdam ha visto un forte incremento del prezzo dei future Ttf, che hanno raggiunto un nuovo picco annuale, attestandosi a 40,43 euro per megawattora, con un aumento del 5,15%.

L’aumento delle quotazioni è strettamente legato all’offensiva ucraina nella regione russa di Kursk. La stazione di transito di Sudzha, colpita durante l’attacco, rappresenta uno degli ultimi punti di passaggio per il gas russo destinato all’Europa attraverso l’Ucraina. Questo sito, strategico per l’energia, ha visto transitare, negli ultimi mesi, una media di 42 milioni di metri cubi di gas al giorno.

La fragilità delle forniture energetiche

L’aumento delle quotazioni del gas, come anticipato poc’anzi, è strettamente legato all’offensiva ucraina nella regione russa di Kursk. La stazione di transito di Sudzha, colpita durante l’attacco, rappresenta uno degli ultimi punti di passaggio per il gas russo destinato all’Europa attraverso l’Ucraina. Questo sito, strategico per l’energia, ha visto transitare, negli ultimi mesi, una media di 42 milioni di metri cubi di gas al giorno. L’eventuale interruzione delle forniture attraverso Sudzha potrebbe avere ripercussioni significative sul mercato energetico europeo.

Un’eventuale interruzione delle forniture da Sudzha potrebbe, infatti, mettere in seria difficoltà paesi come Slovacchia, Ungheria e Austria, fortemente dipendenti da queste risorse. La stabilità energetica di queste nazioni è quindi strettamente legata alle dinamiche della regione di Kursk. Un’interruzione potrebbe costringere questi paesi a cercare fonti alternative di approvvigionamento, aumentando ulteriormente i costi energetici e potenzialmente causando carenze di gas.

La Commissione Europea, attraverso il portavoce Peter Stano, ha affermato il diritto dell’Ucraina a difendersi, anche colpendo obiettivi sul territorio nemico. Questo supporto dell’Ue all’Ucraina rimane comunque saldo nel contesto della difesa contro l’aggressione russa.

Danni nella regione di Kursk

L’offensiva ha avuto effetti devastanti nella regione di Kursk, colpendo il monastero di Gornal e causando un decesso. La diocesi di Kursk ha confermato i danni all’antico monastero e l’evacuazione del padre superiore e dei suoi confratelli. Il conflitto, come succede sempre in ogni guerra, continua a infliggere gravi perdite non solo agli obiettivi, ma anche agli innocenti e al patrimonio culturale e religioso.

Il ministero della Difesa russo ha dichiarato di aver fermato i tentativi delle forze ucraine di penetrare nella regione di Kursk. L’ex presidente Dmitry Medvedev ha sostenuto l’idea di un’avanzata russa più profonda in territorio ucraino, indicando una possibile espansione delle operazioni militari.

Nel corso del conflitto, un corrispondente di guerra russo è stato gravemente ferito a Kursk. Inoltre, le forze aeree russe hanno abbattuto sei droni e cinque missili lanciati contro la regione. In un altro sviluppo, l’ambasciatore ucraino in Messico ha chiesto l’arresto di Vladimir Putin se dovesse partecipare alla cerimonia di insediamento della presidente Claudia Sheinbaum.

Sorvoli degli F-16 in Ucraina

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, attraverso un messaggio su X, ha confermato che altri F-16 arriveranno presto nei cieli ucraini. Questi aerei rappresentano un elemento chiave nella strategia difensiva di Kiev contro l’invasione russa.

Nel sud dell’Ucraina, i primi caccia F-16 forniti dai paesi occidentali hanno sorvolato il distretto di Kakhovka, suscitando reazioni diverse. Pavel Filipchuk, capo del distretto, ha riferito che questi voli mirano a generare panico tra le truppe russe, pur invitando la popolazione locale a mantenere la calma.