E-building Ferrari, qui nascerà l’elettrica del Cavallino: uno stabilimento ecologico

In casa Ferrari è stato inaugurato lo stabilimento dove nascerà la prima storica auto elettrica: 200 milioni investiti in nome dell'ambiente

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Inaugurato l’e-building della Ferrari. Un passo in avanti dall’enorme caratura, considerando come in questo stabilimento nasceranno sia vetture dal motore termico che ibrido, ma soprattutto la prima Ferrari elettrica.

E-building Ferrari

Per la realizzazione dell’e-building Ferrari sono stati investiti ben 200 milioni di euro. Lo ha reso noto l’Ad del Cavallino Benedetto Vigna. Il tutto è stato ovviamente realizzato a Maranello, dove la storia ha avuto inizio e prosegue con orgoglio.

“I fondi li avevamo. – ha sottolineato il direttore finanziario Antonio Picca Piccon – Non abbiamo avuto bisogno di utilizzare i proventi del bond da 500 milioni di euro lanciato di recente”. Un’area di produzione che promette d’essere cruciale a partire dal 2025. Il prossimo anno, infatti, segnerà la produzione della Purosangue e della Sf90 Stradale. Per quanto riguarda la prima Ferrari elettrica, invece, occorrerà attendere la fine del 2025 per la presentazione. Il lancio storico, invece, è previsto per il 2026.

Ecco le parole di Vigna, che chiarisce il progetto della storica azienda: “Non intendiamo aumentare la capacità produttiva. Vogliamo poter aver più flessibilità, così da effettuare personalizzazioni per i nostri clienti”.

Si tratta del tassello mancante di un progetto che ha visto attuarsi numerose azioni per la riduzione delle emissioni di CO2. Così l’azienda presenta l’e-building. Una sorta di ciliegina su una torta eco-friendly.

“Abbiamo guardato all’efficienza dell’energia, dei processi di trasformazione e dei materiali. Siamo riusciti a ottenere una riduzione del 16% delle nostre emissioni Scope 1 e Scope 2 entro il 2023, rispetto a quanto fatto nel 2021”.

Un cambio di produzione e d’immagine, dunque. Per quanto ovviamente Ferrari non farà mai rima con salvaguardia dell’ambiente, questo sembra un ottimo compromesso. La transizione ecologica vede tra i protagonisti anche il marchio italiano, che produrrà in questo stabilimento motori a combustione interna, ibridi ed elettrici, come detto. In tutti e tre i casi, garantiscono dalla società, non si perderanno le emozioni di guida tipiche di Ferrari.

Ha così fine un processo realizzativo durato ben due anni. L’e-building vanta 42.500 metri quadri e 25 metri d’altezza. Al suo interno c’è lavoro per ben 300 persone, allo stato attuale. La struttura vanta inoltre più di 9mila pannelli solari, ma non solo. Spazio per nuove tecnologie, come la cella a combustibile. Implementato in generale un maggior utilizzo delle energie rinnovabili ed entro l’inizio del 2025 verrà spento il trigeneratore. Ciò vuol dire che per la produzione di elettricità, riscaldamento e raffreddamento non verrà più bruciato alcun gas.

La visita di Sergio Mattarella e le nuove assunzioni

Uno step tanto rilevante da meritare la visita dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ad accoglierlo il presidente Ferrari John Elkann, affiancato dal vice presidente Piero Ferrari, così come dall’amministratore delegato Benedetto Vigna.

Ecco com’è stato accolto: “Siamo emozionati e felici, onorati di avere con noi il presidente Mattarella per l’inaugurazione dell’e-building, uno stabilimento che unisce la centralità della persona nel luogo di lavoro al rispetto dell’ambiente. Stiamo immaginando il futuro della Ferrari puntando su persone, innovazione e rispetto dell’ambiente”.

Dalle parole ai fatti, in casa Ferrari. La transizione è in atto e riguarda anche il personale. Ferrari sta infatti procedendo a delle assunzioni, come sottolineato dall’Ad. Nel corso dei primi 6 mesi del 2024 sono infatti entrati in azienda 250 giovani. In termini statistici, negli ultimi 10 anni il numero di dipendenti è aumentato del 75%. Negli ultimi sei del 30%.