Caro energia, inflazione, flat tax: per Meloni percorso a ostacoli

Tanti i dossier in cerca di una soluzione. Prima però bisogna trovare i soldi senza contare che qualora riuscisse a "disinnescare" Berlusconi, la prossima Premier dovrà vedersela con Salvini

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Redazione

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Pubblicato: 20 Ottobre 2022 13:59

Mentre sono iniziate le consultazioni al Quirinale per la formazione del governo Meloni, vanno avanti, in parallelo,  le trattative con Salvini e Berlusconi sui ministri del nuovo esecutivo.

Meloni, percorso a ostacoli

Corrono veloci le lancette sull’orologio della futura Premier che a tempo record dovrà superare le fibrillazioni nella coalizione, accontentando (c’è da capire come) i “desiderata” di un  Berlusconi senza freni che sta mettendo in difficoltà gli alleati di Governo con annesse ripercussioni – negative – all’estero.

Una volta aggirato “l’ostacolo Silvio” che, di fatto, porterà alla formazione del nuovo esecutivo, la strada continuerà ad essere in salita: dalla corsa dell’inflazione al caro energia, sono tanti i dossier in cerca di una soluzione. Prima ancora però bisogna trovare i soldi. Particolare non di poco conto. Senza far troppo affidamento su non ben definite coperture che si aggirano sui 4 miliardi che si potrebbero spostare dai conti di quest’anno e di un decreto fiscale tutto da costruire, unica opzione percorribile è quella di rivedere il percorso del deficit per il 2023.

Da caro energia a inflazione, caccia alle risorse

Conti alla mano, qualora ad esempio si decidesse di proroga per tre mesi lo sconto su accise e Iva di benzina e gasolio servirebbero più di 3 miliardi ai quali ne andrebbero aggiunti altro 5 per estendere l’Iva al 5% sul gas e l’abbattimento degli oneri di sistema sulle bollette, sempre per altri tre mesi. Per confermare per il prossimo anno il taglio al cuneo fiscale, ne servono altri 4. E questo, solo per citare alcuni del lunghissimo elenco di interventi necessari.

Del resto, che la casella del Ministero dell’Economia abbia scarso appeal è ormai cosa nota anche e soprattutto in ambienti della maggioranza. “Dovremo vedere che cosa inventarci sull’energia – questo il ragionamento di Giovanbattista Fazzolari, senatore di Fratelli d’Italia. A seconda se va bene o male sul fronte europeo potremmo rischiare di dover trovare 60 miliardi nel 2023 o averne bisogno di 20 o 30; vuol dire una o due finanziarie”.

Incognita Flat Tax

Per non parlare del fatto che subito si aprirà il dibattito sulla  flat tax: se per Salvini è un cavallo di battaglia, punto forte del programma elettorale,  la Meloni ci va decisamente più cauta.

“Altri alleati pensano a una flat tax più rilevante, noi siamo d’accordo ma credo che bisogna fare attenzione alle casse dello Stato che non si trovano in un momento buono” aveva detto poco tempo fa, intervenendo a un’iniziativa organizzata dalla Cna.