Campari Group accelera sulla razionalizzazione del portafoglio e annuncia un’operazione che segna un passaggio rilevante nella strategia finanziaria del gruppo. È stato infatti raggiunto un accordo per la cessione di amaro Averna e mirto di Sardegna Zedda Piras a Illva Saronno Holding, realtà industriale che controlla marchi storici come Disaronno, Florio e Duca di Salaparuta. L’operazione si inserisce nel percorso delineato durante l’ultimo Capital Markets Day, con l’obiettivo di concentrare risorse e investimenti su un numero più limitato di brand considerati core.
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I dettagli dell’operazione
La transazione prevede la creazione di una società di nuova costituzione nella quale confluiranno tutti i business legati ad Averna e Zedda Piras. Nel perimetro sono inclusi la proprietà intellettuale dei marchi, il magazzino dei prodotti finiti, alcuni dipendenti, gli stabilimenti produttivi di Caltanissetta per Averna e di Alghero per Zedda Piras, oltre all’avviamento e ad altri accordi contrattuali collegati alle attività.
Il corrispettivo complessivo è pari a 100 milioni di euro per il 100% della nuova società e del magazzino dei prodotti finiti detenuto da Campari Group. Il pagamento avverrà interamente in cassa e sarà soggetto ai consueti meccanismi di aggiustamento prezzo. La determinazione della plusvalenza è ancora in corso, mentre il closing dell’operazione è previsto entro la prima metà del 2026.
I numeri economici di Averna e Zedda Piras
Nei dodici mesi chiusi a settembre, le vendite nette di Averna e Zedda Piras hanno raggiunto i 26 milioni di euro. Il margine di contribuzione, calcolato come margine lordo dopo le spese per pubblicità e promozione, è stato pari a 17 milioni di euro.
Questi dati spiegano perché l’operazione consenta a Campari di liberare risorse senza intaccare in modo significativo la capacità complessiva di generare redditività, rafforzando al tempo stesso la struttura finanziaria.
Gli accordi transitori e continuità operativa
In parallelo alla cessione, Campari Group e Illva Saronno Holding hanno definito una serie di accordi transitori con efficacia dal closing. È previsto un contratto temporaneo per le attività di blending e imbottigliamento di Averna presso lo stabilimento Campari di Canale. Inoltre, Campari continuerà a distribuire Averna e Zedda Piras in alcuni mercati europei, tra cui Germania, Austria e Svizzera, fino al passaggio completo alla rete commerciale di Illva Saronno.
Questa fase di transizione è pensata per garantire continuità ai mercati e ai clienti, evitando discontinuità nella produzione e nella distribuzione dei prodotti.
La strategia finanziaria di Campari Group
La cessione di Averna e Zedda Piras rientra in una più ampia strategia di semplificazione del business e riduzione della leva finanziaria, come sottolineato dall’amministratore delegato Simon Hunt. Nel corso del 2025, Campari ha già completato diverse dismissioni. A marzo è stato ceduto uno stabilimento di produzione e co-packing in Australia, mentre a giugno è stata finalizzata la vendita di Cinzano. A ottobre, attraverso Dioniso Group, la joint venture paritetica con Moët Hennessy, è stata inoltre venduta Tannico, piattaforma italiana di e-commerce di vini e spirit.
Oltre 210 milioni di euro di proventi dalle cessioni
Considerando anche la vendita di Averna e Zedda Piras, i proventi complessivi derivanti dalle operazioni di dismissione superano i 210 milioni di euro. Un flusso di risorse che contribuisce in modo diretto alla riduzione dell’indebitamento e offre maggiore flessibilità finanziaria per sostenere investimenti futuri sui marchi considerati strategici. Dal lato dell’acquirente, Illva Saronno Holding vede nell’operazione un rafforzamento del proprio posizionamento internazionale nel settore degli spirit. L’ingresso di due marchi con una forte identità territoriale e una riconosciuta tradizione consente al gruppo di consolidare la presenza in mercati chiave come Stati Uniti, Germania e Italia.