Il governo italiano continua a lavorare alla risoluzione della non facile vicenda legata alla direttiva europea Bolkestein relativa alle concessioni balneari. L’ultima novità, in tal senso, è arrivata dalle Commissioni riunite di Giustizia e Finanza della Camera, con i relatori del Dl salva-infrazioni (già ribattezzato salva circoli) che hanno escluso dalla direttiva tutte le associazioni sportive dilettantistiche e circoli “che perseguono esclusivamente finalità sociali, ricreative e di promozione di benessere psicofisico”. Sul testo del Dl verrà posto il voto di fiducia, con la conversione in legge che dovrà arrivare entro il 16 novembre.
Balneari, salvi i circoli
Così come si legge nell’emendamento riformulato dai relatori al Dl salva-infrazioni, la proposta arriva a sintetizzare una serie di correzioni identiche, con le associazioni e le federazioni sportive interessate che, per essere escluse dalla Bolkestein, dovranno svolgere delle attività “considerate non economiche in base al diritto dell’Unione europea e sono tenute a continuare a versare il canone previsto”. Qualora questo requisito dovesse essere tradito, si passerà in automatico alla disciplina generale.
Il lavoro svolto dalle Commissioni ha posto fine all’esame degli emendamenti al provvedimento, con i relatori che già domani, 29 ottobre 2024, riferiranno nell’Aula della Camera. Sul voto, come preannunciato dalla maggioranza, verrà posta la mozione di fiducia, con il volto finale che è atteso per la giornata di giovedì 31 ottobre. Si ricorda, in tema di date, che il testo deve essere convertito in legge entro e non oltre il 16 novembre, dopo attenta discussione anche al Senato.
Le novità sull’uso del demanio marittimo
“Fermo restando l’obbligo di versamento del canone previsto – si legge nel testo dell’emendamento approvato – la presente disciplina non si applica agli usi del demanio marittimo, lacuale e fluviale relativi allo svolgimento delle attività di cui all’articolo 7, comma 1, lett. b) del decreto legislativo 28 febbraio 2021 numero 36, qualora dette attività sportive siano svolte dalle seguenti entità: federazioni sportive, discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva, anche Paralimpici, associazioni e società sportive dilettantistiche costituite ai sensi dell’articolo due comma uno del medesimo decreto legislativo numero 36 del 2001 e iscritti al registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche di cui al decreto legislativo 28 febbraio 2021 numero 39, che perseguono esclusivamente finalità sociali, ricreative e di promozione del benessere psicofisico e a condizione che detti usi del demanio marittimo, lacuale e fluviale possano essere considerati come attività non economiche in base al diritto dell’Unione Europea”.
L’importanza dei circoli sportivi
Così come riferito dal deputato di Fratelli d’Italia Andrea Pellicini a margine della decisione presa dalle Commissioni riunite Giustizia e Finanze della Camera, la direzione presa permette di escludere “i circoli sportivi che sorgono sul demanio marittimo, lacuale e fluviale dall’applicazione della normativa sui balneari“. Favorevole all’operato, stando alle parole del deputato, sarebbe stato anche il ministro dello Sport Andrea Abodi, anch’esso presente in Commissione.
“È stata quindi riconosciuta l’importanza delle attività non economiche dei circoli sportivi – ha aggiunto Andrea Pellicini – attraverso i quali vengono perseguite finalità sociali di insostituibile valore. Ovviamente la norma si applicherà anche ai circoli sportivi dei nostri laghi, che potranno continuare serenamente le loro attività nella promozione dello sport giovanile”.