Auto, Volkswagen taglia le elettriche: il boom è già finito?

Il problema deriverebbe dagli scarsi ordini delle vetture green a causa della concorrenza in aumento

Foto di Giorgio Pirani

Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Il quadro economico attuale, caratterizzato da una maggiore concorrenza, soprattutto da parte di Tesla, insieme alla progressiva riduzione degli incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici in Germania, sta influenzando il mercato e le decisioni prese dal Gruppo Volkswagen. A causa della diminuzione degli ordini, è stata presa la decisione di licenziare 269 dipendenti dello stabilimento di Zwickau, situato in Sassonia e distante un’ora di macchina dalla Repubblica Ceca, una volta scaduti i loro contratti annuali a ottobre. La situazione di circa 2.000 altri dipendenti a contratto rimane incerta, con la possibilità di modifiche e cambiamenti nei loro turni di lavoro. I dettagli pratici saranno concordati in incontri futuri con i rappresentanti sindacali.

Crollo della domanda dopo la scadenza degli incentivi

L’impianto di Zwickau, che impiega 10.700 persone, rappresenta il principale stabilimento del gruppo Volkswagen dedicato alla transizione ecologica in Germania. Qui vengono prodotti veicoli su piattaforma Meb, tra cui Volkswagen ID.3, ID.4, ID.5, oltre a Cupra Born, Audi Q4 e-tron e Audi Q4 e-tron Sportback. La produzione media raggiunge circa 1.400 veicoli al giorno, mentre Tesla, nella sua gigafactory di Berlino, ha raggiunto picchi di produzione fino a 5.000 veicoli al giorno. Inizialmente, Volkswagen aveva pianificato di produrre fino a 330.000 veicoli all’anno presso questo stabilimento, rendendolo una delle fabbriche più grandi d’Europa nel settore automobilistico.

L’informazione proveniente da una fonte interna a un’agenzia internazionale suggerisce che gli ordini delle flotte, che costituivano circa il 70% dei veicoli elettrici a marchio Volkswagen prodotti a Zwickau, hanno subito un calo significativo dopo la scadenza degli incentivi per le auto elettriche aziendali a settembre. È importante notare che il piano di fase-out del governo tedesco ha già escluso quest’anno le ibride plug-in dagli incentivi, con un incentivo che varia da 6.750 a 5.625 euro a seconda della fascia di prezzo. Per le auto completamente elettriche, gli incentivi sono stati ridotti da 7.500 a 4.500 euro per i modelli con un prezzo di listino compreso tra 40.000 e 65.000 euro, e da 9.000 a 6.750 euro per le vetture con un costo fino a 40.000 euro.

Nel 2024, il governo prevede di fornire incentivi per le vetture con un prezzo di listino fino a 45.000 euro, ma l’importo totale degli incentivi sarà di “soli” 4.500 euro, che dovranno essere suddivisi tra l’acquirente e il produttore. Queste misure possono aver influenzato negativamente la domanda di veicoli elettrici, contribuendo al calo degli ordini e ai problemi che Volkswagen Group sta affrontando a Zwickau.

I licenziamenti in casa Volkswagen

La situazione attuale è estremamente preoccupante per i lavoratori precari presso lo stabilimento di Volkswagen a Zwickau. Secondo i piani aziendali, la direzione aveva intenzione di stabilizzare l’occupazione di 540 lavoratori precari, ma purtroppo 269 di loro non vedranno rinnovati i loro contratti alla scadenza prevista alla fine di ottobre. Inoltre, sono previsti cambiamenti nei turni di lavoro.

Il Ministro dell’Economia del Land della Sassonia, Martin Dulig, ha dichiarato che la situazione è critica e ha confermato che sta lavorando a stretto contatto con il consiglio di fabbrica e con il suo omologo della Bassa Sassonia, Olaf Lies. Ha sottolineato che l’obiettivo è garantire prospettive positive per i dipendenti, ma non sempre è possibile discutere pubblicamente e immediatamente le possibili soluzioni.

Gli analisti temono che la frenata nell’economia tedesca possa avere un impatto negativo sull’industria automobilistica, che è già stata duramente colpita dalla pandemia, dalla carenza di chip e dall’aumento dei costi delle materie prime. Tutto questo avviene in un contesto di crescente concorrenza, con l’entrata di Tesla nel mercato tedesco tramite il suo nuovo stabilimento vicino a Berlino e il debutto dei marchi automobilistici cinesi. La situazione economica e competitiva rappresenta quindi una sfida significativa per l’industria automobilistica tedesca.