World Economic Forum, ultime notizie: Stoltenberg “la guerra in Ucraina finirà entro il 2025”

Importante giornata al World Economic Forum 2025 tra discorsi e conferenze: tra gli altri parlano il segretario generale dell'Onu e il primo ministro spagnolo

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Redazione

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Pubblicato: 22 Gennaio 2025 07:00Aggiornato: 22 Gennaio 2025 17:27

Quasi 3mila leader provenienti da oltre 130 Paesi si sono riuniti questa settimana nella cittadina di Davos, in Svizzera, per affrontare alcune delle sfide più grandi del nostro tempo. L’edizione 2025 del World Economic Forum vede la partecipazione di 350 figure di spicco, tra cui 60 capi di Stato e di governo, figure chiave del mondo degli affari, della società civile, del mondo accademico e delle organizzazioni internazionali. Ecco la diretta del 22 gennaio.

Il riassunto della giornata

  1. Attivisti Greenpeace hanno "confiscato" alcuni jet privati ​​

    Gli attivisti di Greenpeace hanno "confiscato" alcuni jet privati ​​usati dai partecipanti del Wef. Si tratta di un gesto simbolico, con l'obiettivo di promuovere una tassazione equa per le persone più ricche, per finanziare la lotta contro la crisi climatica.

    Ci sono state altre due azioni:

    • lunedì hanno bloccato la strada per Davos ai delegati in arrivo;
    • martedì sono riusciti a entrare nella sede del Wef per srotolare uno striscione con la scritta: "Tassate i super-ricchi. Finanziate un futuro giusto e verde".
  2. Sanchez: "I social media stanno erodendo le nostre democrazie"

    Il premier spagnolo Sanchez ha voluto parlare dell'utilizzo dei social media. Gli aspetti positivi, ma soprattutto quelli negativi che hanno portato "enormi svantaggi nascosti nelle viscere degli algoritmi, come invasori nascosti nella pancia di un cavallo di Troia".

    Secondo il premier, i social sono stati e sono ben lungi dal riunire l'umanità e dare potere alle persone, al contrario "hanno portato a una concentrazione di potere e ricchezza nelle mani di pochi". L'invito è ad aprire gli occhi:

    • "I social media semplificano e polarizzano eccessivamente il dibattito pubblico";
    • "I social media stanno erodendo le nostre democrazie favorendo la disinformazione".

    Niente di tutto questo, dice, è accaduto per errore. E su chi detiene il potere, ha affermato: "Un piccolo gruppo di miliardari della tecnologia che non si accontentano più di detenere quasi il potere economico totale. Ora vogliono anche il potere politico in un modo che sta minando le nostre istituzioni democratiche".

  3. Stoltenberg: "Quest'anno la guerra in Ucraina potrebbe finire"

    L'ex segretario generale della NATO  Jens Stoltenberg è certo che entro la fine del 2025 la guerra in Ucraina sarà conclusa. "Non è il momento di allentare la pressione sulla Russia", ha detto nel panel 'Formula di pace per l'Ucraina'.

    Come? Stoltenberg propone:

    Credo che Putin abbia l'ambizione di controllare l'Ucraina, di mettere un governo fantoccio a Kiev. Ma penso che possiamo cambiare il suo calcolo, se il prezzo che deve pagare per raggiungere quell'obiettivo è troppo alto... potrebbe cambiare il suo calcolo e in realtà essere disposto, ed essere costretto a sedersi e negoziare una pace giusta per l'Ucraina. E l'unico modo per arrivarci e cambiare il suo calcolo è fornire armi all'Ucraina.

  4. Sanchez: "Abbiamo bisogno di un sistema sanitario più inclusivo"

    Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ha pubblicato parte delle sue dichiarazioni a Davos sul proprio profilo social.

    "La Spagna ha sostenuto e continuerà a sostenere iniziative sanitarie globali", ha affermato.

    Nel post si legge: "Abbiamo bisogno di un sistema sanitario più inclusivo, accessibile e innovativo. Sosterremo una governance multilaterale, efficiente e democratica con l'Organizzazione Mondiale della Sanità al centro". Si tratta di un chiaro riferimento alla decisione presa da Donald Trump di ritirarsi dall'Organizzazione sanitaria mondiale.

  5. Zarif: "Trump deve scegliere la razionalità"

    Durante l'intervista a Davos, il vicepresidente iraniano per gli affari strategici Mohammad Javad Zarif ha parlato di:

    • armi nucleari
    • Donald Trump
    • Israele e Gaza
    • Donne e diritti delle minoranze

    Sul nucleare ha commentato che "se avessimo voluto costruire un'arma nucleare, avremmo potuto farlo molto tempo fa." Ha voluto sottolineare che "l'Iran non è una minaccia per la sicurezza".

    In merito a Donald Trump invece ha affermato che c'è sempre la speranza che le persone scelgano la razionalità. "Spero che questa volta il 'Trump 2' sarà più serio, più mirato, più realistico".

    Su Israele e Gaza ha voluto commentare:

    Non consiglierei a nessuno di iniziare a gioire per aver distrutto Hamas, Hezbollah o la resistenza palestinese. O di tagliare le armi all'Iran. Perché la resistenza rimarrà finché esisterà l'occupazione, finché esisterà l'oppressione.

    In particolare, "e vuoi risolvere il problema della Palestina non dovresti guardare all'Iran. Dovresti guardare alla questione palestinese. Finché esisterà la questione palestinese, la lotta ci sarà, la resistenza ci sarà e ci sarà il sostegno della comunità internazionale, compresi gli alleati arabi degli Stati Uniti", ha detto.

    Infine, sui diritti di donne e minoranze ha dichiarato che hanno quattro donne nel gabinetto. "Andate per le strade di Teheran, vedrete donne che non si coprono i capelli. È contro la legge, ma il governo ha deciso di non fare pressione sulle donne".

  6. Zelensky discute di sforzi di pace

    Volodymyr Zelensky, sul proprio profilo X, scrive di aver discusso degli sforzi globali per la pace.

  7. Gas, Alfred Stern: "Ue deve incrementare la propria produzione"

    "L'Europa deve incrementare la propria produzione e le proprie importazioni", ha affermato il CEO della società di servizi austriaca OMV, Alfred Stern. Ora che il periodo di predominio sul gas di Mosca si è chiuso, come i rubinetti nel giorno di Capodanno, c'è molto lavoro da fare. "Dobbiamo fare tutto il possibile per lavorare in Europa e nei suoi dintorni", ha aggiunto. Per farlo, dice, sono necessari sistemi di regolamentazione e fiscali favorevoli.

    I dati:

    • l'Ucraina perderà circa 800 milioni di dollari all'anno in tasse di transito da parte della Russia;
    • mentre Gazprom perderà quasi 5 miliardi di dollari nelle vendite di gas.
  8. Guterres: IA in grado di ingannare

    Si conclude l'intervento di Antonio Guterres: "Adesso è il momento di rendersi conto di queste sfide esistenziali e affrontarle a testa alta".

    Tra i punti trattati anche le intelligenze artificiali. Queste sono descritte dal Segretario generale delle Nazioni Unite, come "una promessa inestimabile per l'umanità". Sono infatti in grado di rivoluzionare l'apprendimento, far progredire l'assistenza sanitaria e diagnostica le malattie in anticipo e altro. Per Guterres c'è un 'ma':

    Questa promessa porta con sé rischi enormi, soprattutto se l'intelligenza artificiale non viene gestita... L'intelligenza artificiale può essere usata come strumento di inganno.

  9. Guterres: su Libano, Siria e Iran

    Ci sono poi le questioni di Libano, Siria e Iran a destabilizzare ancora di più l’area. Israele prosegue i suoi propositi, ma per l’Alto ufficiale c’è da essere ottimisti. Anche se “non c'è alcuna garanzia che il cessate il fuoco reggerà e porterà a un accordo di pace definitivo”. 

    Per Siria e Iran invece la questione è ancora più delicata. In Siria il punto interrogativo secondo Guterres è il rischio di frammentazione e di lotte estremiste. Il Segretario propone un gesto: allentare le sanzioni contro la Siria. Al contrario, lo sguardo sull’Iran è critico. Bisogna chiarire, dice, il possesso di armi nucleari. “Dovrebbero rinunciare”, afferma. 

  10. Guterres: sul Medio Oriente non è chiaro il futuro

    Antonio Guterres torna a parlare di crisi nel Medio Oriente

    Su Israele e Gaza, dichiara che non è ancora chiaro quale sarà il futuro delle relazioni tra i due popoli. Afferma che una possibilità è quella di passare all'annessione della Cisgiordania e probabilmente a una specie di situazione di limbo a Gaza. “Il che, ovviamente, è contro il diritto internazionale e significherebbe che non ci sarà mai pace in Medio Oriente”, spiega. L'altra possibilità è invece con un'Autorità Palestinese “rivitalizzata e un approccio aperto da parte del governo israeliano per essere ancora in grado di esaminare una soluzione a due stati”, commenta, ma confermando che la visione per il futuro non è ancora chiaro

  11. Guterres: “Industria combustibili fossili favorisce greenwashing”

    Non lesina critiche, anche alle più recenti dichiarazioni. Il dito è puntato verso le istituzioni finanziarie e le industrie che stanno tornando sui propri passi. Per Antonio Guterres è miope, paradossale ed egoistico, ma soprattutto controproducente. “Siete dalla parte sbagliata della storia, della scienza e siete dalla parte sbagliata dei consumatori, che cercano più sostenibilità”.

  12. Guterres: ancora dipendenti dai combustibili fossili

    Sul tema della crisi climatica, Antonio Guterres afferma che “la nostra dipendenza dai combustibili fossili è un mostro di Frankenstein, che non risparmia niente e nessuno intorno a noi”. I segnali, secondo l’alto ufficiale, sono chiari. “Il mostro è diventato il padrone”. 

    La crisi è visibile nell’innalzamento del livello del mare, nelle ondate di calore, attraverso la distruzione delle inondazioni, delle tempeste, ma anche nelle crisi di siccità e nei più recenti incendi. “Questo - afferma - è solo un’anteprima del film horror che verrà”. 

  13. Guterres: "Viviamo in un mondo sempre più senza guida"

    Molto atteso il discorso di Antonio Guterres, Segretario generale delle Nazioni Unite, al World Economic Forum. I toni sono preoccupati, per l'alto ufficiale infatti viviamo in un mondo sempre più senza guida. Nonostante i progressi, dalle energie rinnovabili ai balzi tecnologici, Guterres ricorda che ci troviamo di fronte a due nuove e profonde minacce: la crisi climatica e l'espansione incontrollata dell'IA.

    Inoltre, ricorda che "non rinunceremo mai a invocare la pace".

  14. L'Ue pronta a difendersi dai dazi

    Se ci saranno nuovi dazi Usa contro i prodotti europei, "l'Unione Europea è pronta a difendere i suoi interessi. Siamo pronti a rispondere in modo proporzionato se sarà necessario, come abbiamo fatto durante la prima amministrazione Trump". Lo ha riferito Valdis Dombrovskis, commissario Ue all'Economia, durante un'intervista alla Cnbc a margine del Forum economico mondiale. "Gli Usa sono un importante partner strategico, ma è chiaro che siamo pronti a difendere i nostri valori e i nostri interessi se necessario".

  15. Lagarde sul taglio dei tassi nell'Unione Europea

    Il controllo dell’inflazione rimane al centro dell’agenda della Bce. Lagarde ha ribadito la fiducia nel raggiungimento dell’obiettivo del 2% entro il 2025. “Guarderemo attentamente ai prezzi dei servizi e ai salari per verificare se nei primi mesi del 2025 assisteremo al rallentamento che ci attendiamo”, ha dichiarato.

    Tuttavia, la presidente della Banca Centrale Europea ha evitato di fornire dettagli precisi sul numero di tagli dei tassi di interesse previsti per quest’anno. “Non dirò se saranno tre o quattro, né se i tassi scenderanno al 2% o al 2,25%. Procediamo un passo alla volta”, ha affermato.

  16. La critica di Lagarde alla guerra commerciale di Trump

    Lagarde ha criticato la visione di Donald Trump e la sua guerra commericale contro l'Europa, con i dazi pensati per riportare la produzione manifatturiera negli Stati Uniti. In un’intervista a Cnbc, ha definito questa strategia “discutibile”, sottolineando che l’economia statunitense è già vicina al massimo della sua capacità produttiva.

    “La teoria della sostituzione, ovvero ridurre le importazioni dall’Europa per rafforzare la produzione interna, è discutibile, poiché l’economia statunitense è quasi al massimo delle sue possibilità al momento,” ha spiegato Lagarde.

  17. Lagarde intervista al World Economic Forum di Davos

    Al World Economic Forum di Davos la Presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde, untervista dalla Cnbc, ha condiviso le sue riflessioni sulle politiche economiche globali e sulle sfide che attendono l’economia mondiale nei prossimi anni. Tra i temi centrali, la strategia economica del Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il percorso di disinflazione perseguito dall’Eurozona.

  18. Tutti gli eventi di oggi

    Nel corso della seconda giornata di lavori si parlerà di importanti temi economici e politici.

    Discorsi e conversazioni

    • 10 – Conversazione con Anwar Ibrahim, primo ministro della Malesia;
    • 10:30 – Conversazione con la vincitrice del Premio Crystal 2025 Diane von Furstenberg;
    • 11:30 – Intervento speciale di António Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite;
    • 15:45 – Intervento speciale di Pedro Sánchez, primo ministro della Spagna;
    • 16:30 – Conversazione con Varsen Aghabekian, ministro di per gli Affari esteri e gli Espatriati della Palestina;
    • 17 – Conversazione con Asaad Hassan Al Shibani, ministro degli affari esteri della Siria;
    • 13:30 – Conversazione con Javad Zarif, vice presidente per gli affari strategici della Repubblica Islamica dell’Iran.

    Ripensare la crescita

    • 9 – Decifrare l’economia della Cina: presente e futuro;
    • 9 – Economie emergenti in mezzo agli shock;
    • 9 – Russia: e adesso?;
    • 9 – Espandersi per prosperare: l’Europa crescerà?;
    • 9 – Forum aperto: bilanciare gli equilibri;
    • 10:15 – Dove stanno andando i tassi di interesse?;
    • 10:15 – Eventi di massa, guadagni massicci?;
    • 10:15 – Scommettere sulle start-up;
    • 11 – Briefing dei principali economisti: cosa ci aspetta nel 2025?;
    • 11:30 – I sistemi finanziari possono resistere alla prossima crisi?;
    • 13:15 – Tornare alle basi: fare bene le infrastrutture pubbliche;
    • 13:15 – Apprendere dai servizi;
    • 13:15 – Ascesa del nazionalismo economico;
    • 15 – Condividere i dati in un mondo frammentato;
    • 15 – La marea economica dell’America Latina sta cambiando?;
    • 16:15 – Navigare tra le strettezze fiscali;
    • 16:15 – Oltre la crisi: liberare il potenziale dell’Europa;
    • 16:15 – Finanza climatica: più attori, più strumenti;
    • 17:30 – Prospettive a lungo termine sulla crescita di Medio Oriente e Nord Africa.

    Ricostruire la fiducia

    • 9 – Affrontare le fratture dell’America Latina;
    • 9 – Stato delle cose: conflitto in Medio Oriente;
    • 10:15 – Il cubo di Rubik della sicurezza globale;
    • 11:30 – Stato delle cose: governance dell’intelligenza artificiale;
    • 13:15 – Verità contro le bugie nelle elezioni;
    • 14 – Nazioni del Sud Est Asiatico: ancora più forti insieme;
    • 14:30 – Il mondo in numeri: rischi;
    • 15 – La minaccia in evoluzione della cattiva governance;
    • 17:30 – Accordi commerciali o scontri?;

    Salvaguardare il Pianeta

    • 9 – Affrontare il cerchio clima-commercio;
    • 13:15 – L’acqua a un punto di svolta;
    • 15 – Difendere il polmone più grande della Terra;
    • 15 – La risposta della tecnologia all’inquinamento;
    • 15 – Cosa succede con il tempo atmosferico?;
    • 17:15 – Stato del clima e della natura;
    • 17:30 – Il cambiamento del panorama alimentare.

    Investire nelle persone

    • 9 – Verso la parità di potere;
    • 10:15 – Salute e prosperità attraverso la prevenzione;
    • 11 – Colmare il divario occupazionale;
    • 11:30 – Innovazione sociale in azione;
    • 11:30 – Il modo in cui viaggeremo;
    • 15 – Liberarsi dalle costrizioni;
    • 15:45 – Ripensare la cura dell’obesità;
    • 16:15 – Decifrare la salute digitale;
    • 17:15 – Collasso della gioventù?;
    • 17:30 – Tecnologia e apprendimento possono andare di pari passo?;
    • 17:30 – Eguaglianza oltre l’identità;
    • 17:30 – Reinventare la pensione;
    • 18 – Forum aperto: lavare via le disuguaglianze.

    Industrie nell’era intelligente

    • 10:15 – Rimanere al passo con le fabbriche intelligenti;
    • 11:30 – Semplificare la complessità del cyberspazio;
    • 13:15 – L’alba dell’intelligenza artificiale generale?;
    • 13:15 – Mantenere la musica umana;
    • 15 – Implementare più rapidamente le tecnologie energetiche avanzate;
    • 17:30 – Risorse: dal cemento all’etere;
    • 17:30 – Intelligenza artificiale: sollevare tutte le barche.

    Altri eventi

    • 8 – Ripensare la vita urbana per le persone e il Pianeta;
    • 11:30 – L’arco del progresso nel 21° secolo;
    • 12 – Garantire il futuro energetico dell’Ucraina;
    • 16:30 – Rapporto sul futuro dei lavori 2025;
    • 16:30 – Una formula per la pace in Ucraina.
  19. La seconda giornata di lavori del World Economic Forum

    Tra gli interventi di spicco della giornata di mercoledì 22 gennaio figurano i discorsi del segretario gnerale delle Nazioni Unite António Guterres e del primo ministro spagnolo Pedro Sánchez. Il programma include anche panel su temi cruciali come le prospettive di crescita della Russia, l’economia cinese, il futuro delle start-up e l’ascesa del nazionalismo economico.

  20. In diretta da Davos, il World Economic Forum.