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La Borsa del 24 settembre, Milano chiude in rosso nonostante il rally di Leonardo
I futuri rischi economici e le tensioni geopolitiche mandano in crisi i mercati. Risale il petrolio dopo lo stallo Kurdistan-Usa. In Italia occhi sulle banche
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Milano poco sotto la partita
Seduta contrastata per le Borse europee, mentre gli investitori preferiscono muoversi con cautela dopo che il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, si e' espresso con prudenza su possibili nuovi tagli dei tassi. A Piazza Affari il Ftse Mib ha terminato la giornata in calo dello 0,13%. Stellantis ha perso il 3,49% in scia alla notizia della chiusura temporanea di alcuni stabilimenti europei. La societa' ha confermato di stare adeguando il ritmo di produzione in alcuni dei suoi stabilimenti in Europa a causa del “mercato difficile”. La debolezza del lusso penalizza Moncler (-2,55%) e Cucinelli (-2,97%).
Bene invece Leonardo, salita del 4,55%, Eni (+1,82%), grazie al rialzo del prezzo del petrolio, e A2a (+1,58%).
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Piazza Affari resta in calo
Le borse europee restano deboli, Milano compresa, nonostante i futures Usa positivi. Piazza Affari è a -0,34% a 42.335 punti, con Mps, Mediobanca e Stellantis che si confermano i peggiori.
Questo dopo che sono peggiorate più delle attese le condizioni economiche in Germania a settembre; secondo l'ultimo sondaggio condotto dall'istituto Ifo, che incorpora le aspettative sui mesi a venire, l'indice Ifo si è attestato a 87,7 punti rispetto agli 88,9 punti di agosto. Gli economisti si aspettavano 89,3 punti. Per contro, le tensioni internazionali sostengono invece le Leonardo, che scattano al rialzo di oltre il 2%.
Lo spread Btp/Bund sale a 83,6 punti base dopo che il Tesoro ha collocato in asta senza problemi 5 miliardi di euro di Btp e Btpei a fronte di richiesta boom: 8 miliardi circa in tutto. Il 25 settembre il Tesoro piazzerà 6,5 miliardi di Bot e il giorno successivo fino a 8,75 miliardi di titoli a medio/lungo, incluso il nuovo Btp a 5 anni febbraio 2031.
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Europa parte negativa in scia a Wall Street
Borse europee deboli in avvio, complice la chiusura in calo registrata ieri da Wall Street, che ad ogni modo rimane su livelli da record. In primo piano rimangono i titoli tech, con i dubbi sulle prospettive dell'AI. Gli investitori si interrogano anche sulle mosse della Federal Reserve in tema di tassi, dopo che ieri il presidente, Jerome Powell, ha tenuto un discorso improntato alla cautela.
In questa situazione, Milano accusa una flessione dello 0,66%, mentre lo spread si attesta a 83,3 punti. A Piazza Affari le banche rimangono in primo piano: Mediobanca continua a perdere quota (-1,8%), senza il supporto dell'opas di Mps (-1,4%) terminata due giorni fa. Gli investitori si interrogano sul futuro di Piazzetta Cuccia, ossia se la banca verrà fusa con il gruppo senese e inoltre chi sarà il manager scelto per la sua guida. Stellantis accusa un calo del 2,6% risentendo dell'annuncio di interruzioni temporanee della produzione in alcuni dei suoi stabilimenti in Europa. Per contro le tensioni internazionali sostengono invece le Leonardo, che scattano al rialzo di oltre il 2%.
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Pesano i cali di Stellantis e le banche
Sul fronte dei ribassi il quadro appare più pesante. Stellantis cede il 3,10% a 8,222 euro, guidando la lista dei peggiori titoli, mentre Saipem arretra dell’1,88% a 2,40 euro. Debole anche il comparto bancario, con Finecobank in calo dell’1,51% a 18,255 euro e Mediobanca in flessione dell’1,38% a 19,32 euro. Perde terreno inoltre Ferrari, che lascia sul campo l’1,26% scivolando a 409,10 euro.
Nome Valore Var % Stellantis 8,222 -3,10 Saipem 2,40 -1,88 Finecobank 18,255 -1,51 Mediobanca 19,32 -1,38 Ferrari 409,10 -1,26 Banca Monte Paschi Siena 7,878 -1,23 Tenaris 14,955 -1,16 Diasorin 76,96 -1,16 Moncler 51,16 -1,08 Intesa Sanpaolo 5,392 -1,08 -
Spicca Leonardo
A Piazza Affari la seduta evidenzia andamenti contrastanti tra i principali titoli. In territorio positivo spicca Leonardo, che sale del 2,65% a quota 51,94 euro, confermandosi tra le migliori performance di giornata. Bene anche Inwit, in rialzo dello 0,80% a 10,06 euro, seguita da Snam (+0,76% a 5,064 euro), Italgas (+0,46% a 7,725 euro) e Terna, che avanza dello 0,38% a 8,482 euro.
Nome Valore Var % Leonardo 51,94 +2,65 Inwit 10,06 +0,80 Snam 5,064 +0,76 Italgas 7,725 +0,46 Terna 8,482 +0,38 Enel 7,893 +0,37 Lottomatica Group 23,06 +0,17 A2A 2,15 +0,14 -
Europa apre in rosso
La giornata di Borsa si apre all’insegna della cautela e dell’incertezza sui principali listini europei. Francoforte registra una lieve variazione negativa dello 0,04%, seguita da Londra che in apertura segna un calo dello 0,06%. Stessa tendenza per Parigi, che avvia le contrattazioni quasi invariata ma leggermente in ribasso dello 0,01%. Più marcato, invece, il calo di Milano, che scende dello 0,22%.
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I titoli a Milano da tenere d’occhio
Sul listino milanese attenzione alle banche dopo che il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha ribadito che il settore ha realizzato utili “stratosferici” negli ultimi cinque anni e deve dare il suo contributo alle finanze pubbliche.
Da monitorare Banco Bpm e la possibile integrazione con Crédit Agricole Italia. L’ipotesi di un matrimonio tra l’istituto guidato da Giuseppe Castagna e la controllata italiana della banca francese è tornata di attualità dopo il flop dell’ops di Unicredit.
Tra i titoli tecnologici, Stm potrebbe beneficiare indirettamente del fatto che OpenAI, Oracle e SoftBank hanno annunciato la creazione di cinque nuovi centri dati per l'intelligenza artificiale negli Stati Uniti nell’ambito del progetto Stargate, un'iniziativa del settore privato che prevede di spendere fino a 500 miliardi di dollari per costruire infrastrutture di intelligenza artificiale.
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Risale il petrolio
Di riflesso con i problemi in Medio Oriente, i prezzi del petrolio tornano a salire, sostenuti anche dallo stallo per raggiungere un accordo per riprendere le esportazioni dalla regione del Kurdistan iracheno e dal calo delle scorte di greggio negli Stati Uniti maggiore del previsto.
L’accordo per riavviare i flussi di 230.000 barili al giorno dal Kurdistan attraverso la Turchia è stato rinviato dopo che i produttori si sono rifiutati di riprendere le spedizioni senza garanzie sul pagamento degli arretrati.
I futures sul Brent salgono dello 0,06% a 67,67 dollari al barile e quelli sul Wti dello 0,11% a 63,48 dollari al barile. Entrambi i contratti sono saliti di oltre l’1,5% (circa 1 dollaro) martedì.
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Europa in rosso
Borse europee attese in rosso (-0,33% il futures sull’Eurostoxx50) in scia alle perdite registrate da Wall Street, in un contesto di crescente incertezza sul percorso dei tassi di interesse statunitensi. Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, nel suo discorso di ieri ha segnalato rischi economici in aumento e incertezze sui tassi di interesse.
Non aiutano nemmeno le tensioni geopolitiche in Ucraina e in Medio Oriente dove la Global Sumud Flotilla è stata di nuovo attaccata dal cielo.