Le ultime notizie della Borsa italiana ed internazionale.
La Borsa del 31 gennaio, Milano in rialzo contenuto, frenano le banche
Trump pronto a introdurre dazi non solo a Canada e Messico ma anche ai paesi Brics se decideranno di creare una loro moneta unica
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Milano in lieve rialzo: in calo le banche
Il primo mese del 2025 si è concluso al rialzo, per quanto timido. Il Ftse Mib (+0,12%) risulta ancora allineato con gli altri indici europei:
- Londra: +0,3%;
- Parigi: +0,1%;
- Francoforte: +0,02%.
In linea generale si parla del miglior guadagno mensile da più di un anno. Il merito? Guadagni solidi delle imprese europee e la speculazione prevedibile sui dazi voluti da Donald Trump. Frenano invece le banche:
- Mps: -0,22%;
- Mediobanca: -0,78%;
- Unicredit: -0,82%.
Stabile Banco Bpm, mentre si difende decisamente bene Generali (+,07%) rispetto alla concorrenza.
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Milano resta in positivo
Piazza Affari riduce i guadagni e alle 12 segna un +0,25% a 36.519 punti, con Leonardo, Prysmian, Interpump, Nexi e Stm che registrano incrementi superiori all'1%. I prezzi del greggio continuano a scendere, con il Brent che cede lo 0,88% a 75,78 dollari al barile e si prepara a chiudere la settimana in negativo.
I mercati sono in attesa di vedere se il 1° febbraio il presidente statunitense Donald Trump confermerà la minaccia di imporre dazi al 26% su Messico e Canada, i due principali esportatori di petrolio verso gli Stati Uniti, anche se non è ancora chiaro se il greggio sarà incluso tra i beni soggetti a dazi.
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Apple in calo dopo il report delle trimestrali
Ieri Wall Street ha archiviato la seduta in rialzo, nell'attesa dei numeri diffusi a mercati chiusi da Apple. Nell'after hours le azioni del colosso americano cedono lo 0,7%, però, pagando dazio ai dati deludenti sulle vendite di iPhone e sul mercato in Cina, nonostante i ricavi complessivi abbiano battuto le attese. Sul fronte macro oggi sono attesi i dati sull'inflazione tedesca e francese (di gennaio) e americana (di dicembre).
In più è stato annunciato che in Germania le vendite al dettaglio nel 2024 sono salite dell'1,1% rispetto al 2023 in termini reali, quando secondo i dati nominali hanno registrato una crescita annua del 2,5%.
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Spread a 108 punti
Lo spread tra BTp e Bund apre stabile, confermandosi a 108 punti base, in linea con la chiusura della seduta precedente. Il rendimento del BTp decennale benchmark registra un lieve calo, attestandosi al 3,59% rispetto al 3,60% del riferimento precedente.
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Stm si riprende
Sul Ftse Mib, tra i titoli in rialzo spicca Stmicroelectronics, che guadagna il 2,55% a 21,755 euro, riprendendosi dopo il calo di ieri. Bene anche Banca Monte Paschi Siena, in crescita dell'1,48% a 6,32 euro, seguita da Saipem, che segna un progresso dell'1,28% a 2,378 euro. Generali avanza dell'1,05% a 30,73 euro, mentre Mediobanca registra un incremento dell'1,03% a 16,12 euro.
Campari guida invece i ribassi con un calo dello 0,64% a 5,62 euro. Seguono Amplifon, in flessione dello 0,42% a 25,82 euro, e Interpump Group, che cede lo 0,40% a 45,20 euro. Inwit arretra dello 0,30% a 10,10 euro, mentre Stellantis registra una lieve perdita dello 0,20% a 13,004 euro.
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Milano apre a +0,34%
Le principali borse europee iniziano la giornata senza grandi scossoni. Francoforte segna un andamento laterale con un rialzo dello 0,2%, mentre Londra apre in leggero progresso dello 0,23%. Parigi si mantiene sui livelli della chiusura precedente, avanzando dello 0,16%, mentre Milano registra un incremento dello 0,34% nei primi scambi.
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Attenzione a Stm dopo il crollo di ieri
A Piazza Affari riflettori su Generali, che ha presentato il piano al 2027 puntando a una crescita degli utili e della generazione di cassa nei prossimi tre anni. Previsto un aumento a doppia cifra del dividendo per azione e una distribuzione complessiva agli azionisti superiore a 8,5 miliardi di euro.
Sotto osservazione anche Stm, in forte calo (-11%) dopo la pubblicazione dei conti, mentre Ferragamo affronta il test dei risultati con ricavi preliminari del quarto trimestre in flessione del 4%.
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Borse poco mosse
Le borse europee si avviano a un'apertura stabile (+0,09% il future sull’Eurostoxx50) a un giorno dalla decisione del presidente statunitense Donald Trump sui dazi da imporre; si prevede che ne confermerà l'introduzione importazioni da Messico e Canada.
Intanto, il settore tecnologico resta sotto i riflettori dopo il crollo di inizio settimana, scatenato dall’arrivo di un modello di intelligenza artificiale a basso costo sviluppato dalla startup cinese DeepSeek. I Ceo di Microsoft e Meta hanno difeso gli ingenti investimenti nel settore, sottolineando che sono essenziali per mantenere la competitività in questo scenario in evoluzione.