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La Borsa del 28 gennaio, il no di Mediobanca a Mps fa chiudere in rosso Piazza Affari
Donald Trump ha menzionato l'introduzione di dazi su settori specifici come semiconduttori, farmaceutica, acciaio, rame e alluminio
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Milano chiude in rosso, zavorrata dal no di Mediobanca all'Ops di Mps
Le Borse europee hanno chiuso in positivo, eccetto Milano che invece ha chiuso in lieve calo (-0,12%), zavorrata dalle vicende legate a Mediobanca e Mps.
I titoli sono stati tra i peggiori del Ftse Mib ( rispettivamente -4,36% e -2,45%), penalizzati dal rifiuto di Piazzetta Cuccia all’Ops avanzata dall’istituto senese. In flessione anche Generali (-0,96%), di cui Mediobanca è il principale azionista.
A Piazza Affari, Tim si è distinta come miglior titolo della giornata (+3,57%), sostenuta da una promozione di Kepler Chevreaux, seguita da Nexi (+2,03%) e Terna (+1,64%). Male invece StMicroelectronics (-3,2%), in attesa della trimestrale di giovedì, nonostante i risultati positivi di Sap (+0,34% a Francoforte), che ha superato le attese grazie alla crescita trainata da AI e cloud.
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Bene Milano con Tim che brilla
La Borsa di Milano chiude la seduta in positivo, con un progresso dello 0,5%, in linea con le principali piazze europee, tra cui Francoforte (+0,57%) e Parigi (+0,51%). Gli investitori restano in attesa delle riunioni delle banche centrali: la Fed, che domani dovrebbe mantenere invariati i tassi, e la BCE, da cui si attende un possibile taglio giovedì.
A Milano spicca il balzo di Tim (+4,2%), sostenuta da una promozione di Kepler, seguita da Nexi, in crescita del 2,99%. Sul fronte opposto, Mediobanca cede il 3,1% a 15,99 euro, invertendo la tendenza iniziale dopo l’annuncio dell’offerta di Mps, che prosegue il calo segnando un -2% a 6,23 euro. Nonostante le pressioni sui tecnologici dovute all'impatto di DeepSeek, l’olandese Asml registra un leggero rialzo dello 0,41%, mentre Stm limita le perdite a -0,21%. Nel settore moda, a Parigi, Lvmh rimane stabile in attesa della pubblicazione dei risultati finanziari prevista a mercati chiusi.
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Nvidia brucia 600 milioni in un giorno (ma oggi è prevista in cresicta)
Dopo un avvio d'anno quasi impeccabile, la giornata di ieri ha segnato un duro colpo per il mondo della finanza, con gli investitori statunitensi che hanno visto evaporare oltre 1.000 miliardi di dollari dal mercato azionario. Il calo è stato trainato in gran parte da Nvidia, protagonista indiscussa dell’intelligenza artificiale, che ha subito un tracollo storico del 17%, pari a una perdita di circa 600 miliardi di dollari di capitalizzazione. Si tratta della più grande perdita giornaliera mai registrata per un singolo titolo nella storia del mercato azionario.
Nonostante il calo di ieri, oggi nel premarket l'azienda è in crescita, registrando un momentaneo +5,6% del valore di 119 euro ad azione.
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Il giorno dopo il crollo del settore tech
Le borse europee aprono in rialzo, sostenute dagli acquisti dopo aver dimostrato resilienza al recente sell-off globale sui titoli tecnologici, influenzato dall'entrata di DeepSeek nel settore dell’intelligenza artificiale. Intanto, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato l'intenzione di introdurre dazi generalizzati "ben superiori" al 2,5%, secondo fonti delle agenzie internazionali. Parlando a bordo dell'Air Force One, Trump ha inoltre ribadito in un discorso a Miami l'intenzione di colpire settori specifici, tra cui semiconduttori, prodotti farmaceutici, acciaio, rame e alluminio.
Gli investitori restano concentrati sulle prossime mosse della Federal Reserve e della Banca Centrale Europea, in attesa di indicazioni decisive sui tassi di interesse. Tuttavia, l'attenzione del mercato è rivolta soprattutto alle trimestrali di giganti del tech come Microsoft, Tesla e Meta, che potrebbero offrire indicazioni cruciali sulla direzione futura degli investimenti nell’intelligenza artificiale.
Sul fronte obbligazionario europeo, i rendimenti tornano a salire dopo i cali di ieri, con gli operatori in attesa delle decisioni di politica monetaria da parte di Fed e Bce nei prossimi giorni.
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Spread a 110 punti
Lo spread tra BTp e Bund apre stabile nella seconda seduta di una settimana dominata dalle attese per le riunioni di politica monetaria della Federal Reserve e della Banca Centrale Europea. Gli analisti prevedono il mantenimento dei tassi di interesse attuali negli Stati Uniti e un ulteriore taglio da parte della Bce, che potrebbe portare il tasso sui depositi al 2,75%. In avvio, il differenziale tra il BTp decennale benchmark e il Bund tedesco si conferma a 110 punti base, in linea con la chiusura precedente. In leggero rialzo, invece, il rendimento del BTp decennale, che si attesta al 3,65%, rispetto al 3,63% del closing di ieri.
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In avanti Tim e Ferrari
Sul Ftse Mib, tra i maggiori rialzi della giornata spicca Telecom Italia, che avanza del 2,09% a 0,2634 euro. Seguono Ferrari, in crescita dell'1,35% a 414,00 euro, e Recordati Ord, che guadagna lo 0,88% a 57,30 euro. Incrementi più contenuti per Snam e A2a, entrambe in rialzo dello 0,67%, rispettivamente a 4,49 euro e 2,246 euro.
Tra i ribassi, Tenaris registra la performance più negativa, con una flessione dell'1,42% a 18,375 euro, seguita da Banca Monte Paschi Siena, in calo dell'1,38% a 6,274 euro. Perdite anche per Buzzi (-1,23% a 38,58 euro), Saipem (-1,22% a 2,353 euro) e Stmicroelectronics, che apre in ribasso dello 0,98% a 24,13 euro.
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Cautela in Borsa
Le borse europee si muovono con toni contrastanti. A Francoforte l’indice segna un andamento laterale con un progresso dello 0,43%, mentre Londra apre in leggero rialzo dello 0,23%. Parigi registra una flessione dello 0,09%, evidenziando una certa cautela tra gli investitori. Milano, invece, avvia la seduta all'insegna dell'incertezza, con un moderato incremento dello 0,18%.
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Attenzione a Enel e Mediobanca
Sul listino milanese riflettori puntati su Enel, che insieme al gruppo di private equity Kkr sarebbe tra i potenziali acquirenti della britannica Cubico Sustainable Investments, secondo fonti vicine al processo di vendita riportate da Reuters.
Intanto, questa mattina il consiglio di amministrazione di Mediobanca si riunisce per una prima valutazione dell’offerta presentata da Mps.
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Borse attese poco mosse
Le borse europee sono previste poco variate in apertura (futures sull’Eurostoxx50 +0,06%), dopo che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato l'intenzione di introdurre dazi generalizzati “significativamente più alti” del 2,5%, in settori tra cui semiconduttori, prodotti farmaceutici, acciaio, rame e alluminio.
La minaccia di Trump di imporre dazi sui semiconduttori arriva a poche ore dalle crescenti preoccupazioni degli investitori legate alla startup cinese di intelligenza artificiale DeepSeek.