Le ultime notizie della Borsa italiana ed internazionale.
La Borsa del 21 agosto, l’accordo sui dazi risolleva Piazza Affari a +0,3%
Gli investitori guardano a cosa accadrà all’evento della Fed, soprattutto alle parole di Powell, l’ultimo in qualità di presidente della Fed
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Scende Campari ma brilla Leonardo
A Piazza Affari ne ha risentito il titolo di Campari (-1,55%), dopo l'accordo Ue-Usa. Vendite anche su auto (-1,58% Stellantis) e pharma (-0,5% Diasorin). A tenere banco è stato poi il risiko con il no dei soci di Mediobanca (-1,4%) all'offerta su Banca Generali (-2,86%) e il mercato che ora si attende un rilancio dell'offerta di Mps (-1,13%) sulla stessa Piazzetta Cuccia.
Chiude invece in positivo la compagnia Generali (+0,3%), altra protagonista del complesso intreccio. In cima al listino principale brilla Leonardo (+4,8%) assieme al resto del settore, seguita da Saipem (+2,5%).
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L'accordo Ue-Usa porta Milano a +0,3%
I mercati europei chiudono senza una direzione chiara, anche se Piazza Affari riesce a strappare un finale in rialzo dello 0,35%, dopo una giornata fiacca. Sullo sfondo i timori per il contesto geopolitico, tra le difficoltà per la trattativa di pace in Ucraina fino al Medioriente.
Sul fronte della politica commerciale, il documento congiunto Ue-Usa prevede un'aliquota tariffaria massima del 15% per la maggioranza delle esportazioni dell'Ue, compresi settori strategici come automobili, prodotti farmaceutici, semiconduttori e legname. Non ci saranno però esenzioni per vino, birra e alcolici, uno dei settori più importanti per l'Ue. "Lavoreremo il più duramente possibile per espandere i settori", ha detto il commissario europeo per il Commercio, Maros Sefcovic.
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Piazza Affari in calo, Mediobanca in rosso (-0,6%)
Le principali borse europee registrano un andamento debole nella mattinata di oggi: il Dax scende dello 0,16%, il Cac40 dello 0,61%, il Ftse100 dello 0,32% e il Ftse Mib segna un lieve calo dello 0,04%, attestandosi a 42.845 punti.
A Piazza Affari, la seduta è dominata dall’assemblea straordinaria di Mediobanca, che ha bocciato la proposta del consiglio di amministrazione di dare seguito all’offerta pubblica di scambio volontaria sulla totalità delle azioni ordinarie di Banca Generali, che perde il 2,59%. All’assemblea era presente il 78% del capitale: i voti favorevoli hanno rappresentato il 35%, quelli contrari il 10% – tra cui il Gruppo Caltagirone – mentre gli astenuti sono stati il 32%, con Delfin al 20% e altre casse previdenziali e investitori istituzionali. Segna un calo anche Mps, che scende del 2,18%, con le adesioni all’Ops su Mediobanca ferme al 19,40%.
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Borse poco mosse questa mattina
Partono tranquille le Borse europee, con tutte le attenzioni che si spostano sul simposio annuale della Fed a Jackson Hole. Da lì si attendono indicazioni sul futuro dei tassi e dell'economia alla luce delle globali tensioni in atto, dai dazi fino a quelle geopolitiche.
In questo clima, i principali indici del Vecchio Continente galleggiano intorno alla parità. Per Milano +0,2%, seguita da Francoforte e Madrid, che sono piatte, e Parigi che cede lo 0,2%. Segna un+ 0,2% anche Londra. Gli investitori valutano, intanto, i verbali della riunione del Fomc, il braccio operativo della banca centrale Usa, che hanno mostrato le differenze di vedute interne sulle politiche monetarie (le aspettative sono per un taglio dei tassi a settembre, ma si aspetta Powell per avere indicazioni piu' chiare).
A Piazza Affari, in avvio la migliore è Leonardo (+2%) assieme al resto del settore Difesa, in rirpesa dopo i cali dei giorni scorsi. Per St +1,2% dopo le tensioni sui tech alla vigilia. Bene tra i petroliferi Saipem (+1,1%) grazie alla salita delle quotazioni del greggio. Per Mediobanca +0,4% nel giorno dell'assemblea sull'offerta per Banca Generali.
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In difficoltà Buzzi e Diasorin
Sul fronte opposto, prevalgono le prese di profitto su Buzzi (-0,78%) e Diasorin (-0,58%). In calo anche Brunello Cucinelli (-0,45%), Hera (-0,38%) e Campari (-0,33%).
Nome Valore Var % Buzzi 43,50 -0,78 Diasorin 86,24 -0,58 Brunello Cucinelli 98,16 -0,45 Hera 3,698 -0,38 Campari 6,706 -0,33 Recordati Ord 52,30 -0,29 Inwit 10,48 -0,29 Ferrari 401,70 -0,27 Terna 8,67 -0,21 Italgas 7,595 -0,20 -
In crescita Leonardo
A Piazza Affari la seduta si apre con segnali contrastanti. In evidenza Leonardo, che guida i rialzi con un progresso del 2,27% a 45,88 euro, seguita da Stmicroelectronics (+1,22%) e Saipem (+1,21%). Bene anche Banca Popolare di Sondrio (+0,80%) e Unipol (+0,60%).
Nome Valore Var % Leonardo 45,88 +2,27 Stmicroelectronics 22,415 +1,22 Saipem 2,35 +1,21 Bca Pop Sondrio 12,635 +0,80 Unipol 18,325 +0,60 Mediobanca 21,38 +0,47 Eni 15,156 +0,46 Tenaris 15,41 +0,46 Prysmian 73,36 +0,41 Intesa Sanpaolo 5,595 +0,39 -
Cautela in Europa
Le principali piazze europee aprono la seduta all’insegna della cautela. Londra segna un leggerissimo rialzo dello 0,01%, mentre Francoforte e Parigi si muovono in territorio negativo con cali rispettivamente dello 0,01% e dello 0,03%. Milano mostra maggiore vivacità, pur in un contesto di incertezza, con un progresso dello 0,09% nei primi scambi.
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Il giorno della riunione di Mediobanca
Sul listino milanese attenzione a Mediobanca perché alle 10 si riunisce l'assemblea degli azionisti convocata per approvare l'operazione con cui l'istituto di Piazzetta Cuccia intende acquisire Banca Generali. Dovrebbero partecipare all'assemblea gli azionisti che rappresentano circa il 77%-78% del capitale sociale di Mediobanca. La riunione potrebbe diventare fondamentale per il settore bancario italiano.
Intanto le adesioni all'ops lanciata da Mps sull’istituto guidato da Alberto Nagel sono rimaste sostanzialmente ferme al 19,4% dei titoli oggetto dell'offerta.
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Oggi inizia Jackson Hole
Tutti gli occhi dei mercati mondiali si spostano sul simposio annuale della Fed a Jackson Hole, dove dagli interventi di economisti e governatori centrali si attendono indicazioni sul futuro dei tassi d'interesse alla luce delle tensioni in atto, dai dazi fino a quelle geopolitiche. Domani toccherà al discorso di Jerome Powell, fondamentale per le strategie della Fed per i prossimi mesi.
Nell'attesa, i principali indici europei nel pre-mercato si mostrano prudenti e viaggiano poco sotto la parità. A meno di un'ora dall'inizio delle contrattazioni, infatti, i future sul Ftse Mib cedono uno 0,2%, in linea con quelli di Parigi e Francoforte. L'unica che appare in controtendenza, in teoria, e' quella di Londra (+0,2%). Ad appesantire il clima il calo alla vigilia di Wall Street, ancora con la brusca frenata dei titoli tecnologici legati all'AI, che in queste ore si riflette sui listini asiatici.