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La Borsa del 15 aprile, automotive e Leonardo trainano Milano a +2,4%
Donald Trump questa settimana annuncerà dazi sui semiconduttori e farmaci. Prezzi del petrolio in rialzo. A Piazza Affari attenzione a Banco Bpm, Stellantis e Stm
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Va forte Milano a +2,4%
Il Ftse Mib chiude in rialzo del 2,4% a 35.843 punti. La migliore è Stellantis che guadagna il 6,5% nel giorno dell’assemblea, seguita da Leonardo (+5,2%) e Banco Bpm (+3,6%). Bene anche Mediobanca (+3,5%). In calo Amplifon (-4,6%) e Campari (-1,6%). Spread Btp/Bund a 119 punti.
Chiudono in netto rialzo anche le altre borse europee, compresa Parigi nonostante la giornata difficile per i titoli del lusso come Lvmh (-7,8%).
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Automotive in corsa
Con i futures sugli indici di Wall Street in leggero rialzo (+0,05% quello sul Dow Jones e +0,12% quello sull’S&P500 alle 12:55), mentre i trader valutano la possibilità di uno sgravio dai dazi doganali sull'automotive dopo che il presidente Trump ha ventilato l'ipotesi di ulteriori esenzioni, anche Milano consolida il rialzo (+1,63% a 35.577 punti).
Piazza Affari è spinta dal rally di Stellantis che mette a segno un +5,3%, bene anche Pirelli (+2,4%). È l'automotive a spingere l'azionario europeo, ma corre anche Leonardo (+3,4%) in linea con la difesa in Europa. Restano indietro le utility e pesa il lusso, con Moncler e Brunello Cucinelli in coda ma sopra i minimi (-1,5% per entrambi).
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Spread a 117 punti
Apertura in lieve rialzo per lo spread BTp-Bund sul mercato secondario dei titoli di Stato. In avvio il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il Bund tedesco di pari durata si è attestato a 117 punti, uno in più rispetto ai 116 punti della chiusura precedente. In lieve calo il rendimento del BTp decennale benchmark che ha segnato una prima posizione al 3,67%, dal 3,69% segnato al closing della vigilia
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Cucinelli in negativo
Tra i titoli in calo si segnalano invece Brunello Cucinelli, maglia nera con una flessione del 3,89% a 91,98 euro, e Moncler, in ribasso del 2,96%. Perdite più contenute per Campari (-0,78%), Amplifon (-0,60%) e Diasorin (-0,25%).
Nome Valore Var % Brunello Cucinelli 91,98 -3,89 Moncler 53,10 -2,96 Campari 5,596 -0,78 Amplifon 17,455 -0,60 Diasorin 95,84 -0,25 -
I titoli migliori
In avvio di seduta brillano a Piazza Affari Stellantis, che guida i rialzi con un +4,76% a 8,186 euro, seguita da Pirelli (+2,08%), Iveco (+1,72%) e Leonardo (+1,70%). Bene anche Banca Mps (+1,42%) e Prysmian (+1,41%).
Nome Valore Var % Stellantis 8,186 +4,76 Pirelli & C 5,046 +2,08 Iveco Group 14,17 +1,72 Leonardo 44,97 +1,70 Banca Monte Paschi Siena 6,567 +1,42 Prysmian 45,38 +1,41 Hera 3,92 +1,40 Ferrari 385,00 +1,26 Stmicroelectronics 18,198 +1,24 Banco Bpm 9,10 +1,16 -
Positive le aperture
Apertura contrastata per le principali Borse europee nella seduta del 15 aprile. Londra parte in rialzo dello 0,36%, mentre Parigi mostra incertezza con un avvio piatto. Positiva Milano, che segna un progresso dello 0,52% nei primi scambi.
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Il risiko bancario al centro a Piazza Affari
A Piazza Affari riflettori puntati su Banco Bpm, dopo che Crédit Agricole ha ufficializzato l’aumento della propria partecipazione al 19,8% del capitale, convertendo in azioni le posizioni precedentemente detenute tramite derivati. Contestualmente, al 9 aprile, Deutsche Bank ha azzerato la propria quota nella banca di Piazza Meda, scendendo dal 5,18% registrato il 19 febbraio.
Intanto, l’Antitrust ha avviato un’istruttoria sull’offerta di Bper per il controllo della Popolare di Sondrio, ipotizzando che l’operazione possa limitare in modo rilevante la concorrenza nei mercati bancari locali delle province di Varese, Pavia e Como.
Occhio anche a Stm per i possibili dazi dell’amministrazione Trump
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Mercati previsti in leggero calo
Borse europee previste in lieve ribasso (future sull’Eurostoxx50 a -0,25%), mentre Trump minaccia nuove misure contro chip e farmaci, ma potrebbe concedere una tregua sui dazi alle auto. Il 14 aprile, il presidente degli Stati Uniti ha infatti ipotizzato una sospensione temporanea delle tariffe sulle automobili per consentire alle case automobilistiche di spostare la produzione da Canada, Messico e altri Paesi. “Sto considerando un’opzione che possa agevolare alcune case automobilistiche”, ha dichiarato, sottolineando la necessità di dare loro il tempo di potenziare la produzione interna.