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La Borsa del 12 marzo, Piazza Affari chiude a +1,6% sostenuta dalle banche e da Trump
Partono i dazi al 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio tra gli Stati Uniti e i partner commerciali. Ue compresa, che risponde con contromisure da 26 miliardi
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Milano chiude bene
Il Ftse Mib accelera nel finale e chiude sopra i 38.300 punti, a quota 38.307, in rialzo dell’1,6%. La seduta è positiva anche per le altre borse europee, tutte in recupero (Francoforte +1,6%, Parigi +0,6%, Londra +0,5%) dopo che l’inflazione americana si è rivelata sotto le attese a febbraio (+2,8% a livello annuale dal +3% precedente). I listini sono stati sostenuti anche dalle parole del presidente degli Usa, Donald Trump, che ha detto di non vedere una recessione all’orizzonte e dalla tregua di 30 giorni accettata dall’Ucraina.
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Milano in positivo con le banche
Piazza Affari consolida il rialzo a metà seduta, con il Ftse Mib in progresso dell’1,15% a 38.131 punti alle 12, sostenuto dai guadagni di Prysmian, Pirelli, Unicredit, Banco Bpm, Bper Banca e Popolare di Sondrio. In controtendenza Leonardo, che si muove in territorio negativo. Il tono positivo è in linea con le altre borse europee, spinte dai futures statunitensi in rialzo (+0,45% il contratto sul Dow Jones e +0,62% quello sull’S&P 500).
Sul mercato obbligazionario, lo spread Btp/Bund si mantiene stabile a 110,8 punti base dopo l’asta del Tesoro. Il rendimento del Bot annuale, collocato per 9 miliardi di euro, ha raggiunto il 2,337%, segnando i livelli più alti da gennaio e in lieve aumento rispetto al 2,323% dell’emissione di metà febbraio.
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Spread a 110 punti
I titoli di Stato dell’Eurozona avviano la seduta senza particolari movimenti, in attesa dei dati sull'inflazione statunitense di febbraio. Nel mercato secondario, il rendimento del BTp decennale benchmark si mantiene stabile al 4,02%, poco variato rispetto al 4,01% della chiusura precedente. Anche il Bund non registra variazioni significative, mantenendo lo spread a 110 punti base, in lieve calo di un punto rispetto al closing di ieri. L’attenzione degli investitori è rivolta all’intervento della presidente della Bce, Christine Lagarde, che parlerà in mattinata a Francoforte nel corso della conferenza organizzata dall’Institute for Monetary and Financial Stability.
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Scende Leonardo, salgono le banche
Sul Ftse Mib, Prysmian guida i rialzi con un progresso del 3,01% a 54,80 euro, seguita da Banca Popolare di Sondrio, in crescita del 2,31% a 11,07 euro. Bene anche Banca Monte Paschi di Siena, che avanza del 2,25% a 6,83 euro, mentre Nexi si apprezza del 2,11% a 5,236 euro. In rialzo anche Brunello Cucinelli, che segna un incremento dell'1,95% a 109,90 euro.
Sul fronte dei ribassi, Leonardo è il titolo più penalizzato della giornata con una flessione del 3,18% a 42,36 euro. Segue Terna, in calo dello 0,50% a 7,896 euro, mentre Snam cede lo 0,41% a 4,574 euro. Perdite più contenute per A2A, che arretra dello 0,13% a 2,235 euro, e Moncler, in lieve ribasso dello 0,03% a 61,76 euro.
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Borse con aperture solide
Le borse europee aprono la seduta con segnali contrastanti. Francoforte registra un progresso dello 0,88%, ma la sessione è caratterizzata da un clima di incertezza. Londra segna un rialzo più contenuto dello 0,2% nelle prime contrattazioni. Parigi avanza dello 0,81%, mostrando un andamento laterale, mentre Milano si muove sulla stessa linea con un incremento dello 0,83%.
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Leonardo ancora protagonista
A Piazza Affari riflettori puntati su Leonardo, che ha aggiornato il piano industriale al 2029 con previsioni di ordini per 118 miliardi e ricavi per 106 miliardi, trainati da nuove joint venture e da un contesto di mercato favorevole. Per il 2024, il gruppo stima ordini per circa 21 miliardi e ricavi a 18,6 miliardi, con un Ebitda atteso a 1,66 miliardi di euro.
Sul fronte dividendi, Saipem ha proposto 0,17 euro per azione ordinaria e 5 euro per azione di risparmio, mentre Erg distribuirà 1 euro per azione. La società prevede inoltre un Ebitda 2025 compreso tra 540 e 600 milioni di euro, in crescita rispetto ai 535 milioni del 2024.
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Borse europee a +1%
Le borse europee sono attese in rialzo (+1% il future sull’Eurostoxx50), spinte dalla ripresa degli aiuti militari e dello scambio di informazioni tra Stati Uniti e Ucraina, dopo che Kiev ha accettato la proposta di cessate il fuoco avanzata da Washington.
A sostenere il rimbalzo contribuiscono anche i futures americani positivi, dopo la forte ondata di vendite dell’11 marzo a Wall Street, innescata dall'incertezza di Donald Trump sui dazi. Il presidente statunitense aveva inizialmente annunciato un incremento delle tariffe su acciaio e alluminio canadesi al 50%, salvo poi fare marcia indietro poche ore dopo, riportandole al 25%, livello che da oggi, 12 marzo, si applica anche agli altri partner commerciali.