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La Borsa del 10 febbraio, il pericolo dazi non fa paura a Piazza Affari che chiude a +0,5%
Borse europee in rialzo nonostante Trump abbia annunciato l'introduzione di nuovi dazi su tutte le importazioni di acciaio e alluminio negli Usa, oltre a quelli già esistenti
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Milano chiude in positivo a +0,5%
Nonostante la minaccia di nuovi dazi statunitensi, le Borse europee chiudono la seduta in territorio positivo, mantenendo i livelli massimi. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,5%, chiudendo a 37.242.
L'attenzione degli investitori è rivolta anche ai dati macroeconomici, con l'inflazione americana in primo piano mercoledì e la testimonianza semestrale al Senato del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, prevista per domani (e alla Camera dopodomani). A Piazza Affari, Tenaris guadagna terreno in vista della pubblicazione dei conti la prossima settimana, mentre Iveco continua il suo rally (+3,9%), in attesa dello scorporo di Defence. Le banche mostrano segnali di debolezza, con Popolare di Sondrio che registra la peggior performance, mentre Mediobanca sale dello 0,64% dopo i risultati trimestrali e Unicredit si difende (+0,43%) in attesa dei propri numeri. Banca Generali si distingue con un guadagno del 3,1% dopo aver comunicato risultati preliminari record per il 2024.
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Milano registra buoni risultati
I principali indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee segnano progressi frazionali nella prima seduta della settimana. Alle ore 12:55, il Ftse Mib guadagna lo 0,31% a 37.169 punti, con oscillazioni tra un minimo di 37.077 punti e un massimo di 37.240 punti.
Prosegue il rally di Iveco Group, che dopo il balzo di venerdì, segna un incremento del 3,93% a 14,66 euro, sostenuto anche da alcune revisioni al rialzo del prezzo obiettivo da parte di banche d'affari. Sul fronte bancario, Bper Banca e Popolare di Sondrio mostrano un'intonazione negativa, con flessioni rispettivamente dell'1,82% a 6,254 euro e del 3,33% a 9,445 euro, dopo le performance della seduta di venerdì.
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Spread a 108 punti
Lo spread tra BTp e Bund apre in lieve calo, attestandosi a 108 punti base nelle prime battute, rispetto ai 109 punti della chiusura di venerdì scorso. In leggera flessione anche il rendimento del BTp decennale benchmark, che segna un primo valore del 3,46%, in diminuzione dal 3,47% del closing precedente.
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Banche in difficoltà
Sul Ftse Mib, Tenaris guida i rialzi della giornata con un progresso dell'1,57% a 18,725 euro. A seguire, Iveco Group sale dell'1,21% a 14,275 euro, mentre Azimut guadagna l'1,19% portandosi a 25,58 euro. Buona performance anche per Stellantis, in crescita dell'1,13% a 12,674 euro, e per Buzzi, che avanza dello 0,96% a 44,08 euro.
Il comparto bancario è quello che oggi sta incontrando più difficoltà. Banca Popolare di Sondrio registra la flessione più marcata, cedendo l'1,48% a 9,625 euro. Segue Banco Bpm, in calo dell'1,13% a 8,94 euro, mentre Bper Banca arretra dell'1% a 6,306 euro. In ribasso anche Poste Italiane, che perde lo 0,96% a 14,44 euro, e Recordati, in lieve contrazione dello 0,26% a 58,45 euro.
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Milano in positivo
Le borse europee avviano la giornata senza una direzione chiara. A Francoforte la seduta si apre all'insegna dell'incertezza, con l'indice in lieve rialzo dello 0,2%. Londra segna un avvio appena sotto la parità, con un calo dello 0,07%, mentre Parigi mostra un andamento laterale con un modesto +0,06%. Milano parte sui livelli della chiusura precedente, registrando un incremento dello 0,18%.
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Occhi sulle banche oggi
Sul listino milanese riflettori puntati su Bper Banca e Popolare di Sondrio, dopo che l'istituto emiliano ha lanciato un'offerta pubblica di scambio volontaria e non concordata da 4,3 miliardi sulla banca lombarda. Venerdì 7 febbraio, Bper ha chiuso in calo del 7,6%, mentre Popolare di Sondrio ha guadagnato il 5,4%.
Attenzione anche a Mediobanca e Banca Generali, che oggi riuniscono i rispettivi consigli di amministrazione per l'esame dei conti preliminari.
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Borse in rialzo
Le borse europee si avviano verso un'apertura in rialzo (+0,32% il future sull’Eurostoxx50), nonostante l'annuncio del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, riguardo all'introduzione di nuovi dazi del 25% su tutte le importazioni di acciaio e alluminio negli USA a partire da oggi, 10 febbraio, in aggiunta a quelli già in vigore sui metalli. Trump ha inoltre anticipato l'imminente introduzione di dazi reciproci, attesi tra martedì e mercoledì, dichiarando: “Molto semplicemente, se loro ci fanno pagare, noi facciamo pagare loro”.