Di lui abbiamo imparato a conoscere molte cose: un passato da attore comico e protagonista di serie tv, una brillante e rapida carriera politica e un’abilità inedita nella gestione social della diplomazia e della comunicazione di guerra. Volodymyr Zelesnky, però, custodisce anche degli aspetti meno noti. Fra questi c’è senza dubbio lo stipendio da presidente ucraino e il reddito ufficiale che dichiara al Fisco.
Da quando è inquilino di Palazzo Mariinskij, Zelensky è finito più volte nel mirino degli investigatori per la sua situazione finanziaria. Le indagini hanno fatto emergere risultati a volte contraddittori, ma mai tali da includere, come riporta Forbes, il leader ucraino nella lista dei miliardari svelati dai Pandora Papers.
Il patrimonio di Zelensky: di quali cifre parliamo?
Sebbene il suo patrimonio non sia neanche lontanamente paragonabile a quello del nemico Vladimir Putin, o anche a quello degli oligarchi russi più ricchi, Zelensky ha comunque un registro conti che ha destato l’interesse degli inquirenti. Soprattutto se si considera il drastico cambio a partire dalla dichiarazione dei redditi del 2019, anno in cui l’attore è diventato presidente della Repubblica ucraina.
Nell’anno della sua elezione, il reddito ufficiale del Capo di Stato e dei membri della sua famiglia ammontava a circa 860mila euro, in relazione ai quali sono stati versati circa 100mila euro di tasse. L’unica entrata extra registrata riguarda la vendita di un appartamento a Kiev di proprietà della moglie Olena Zelenska, dalla quale il nucleo del presidente ha ricavato circa 150mila euro. Dalle indagini è emerso che Zelensky percepirebbe 10.554 euro all’anno per l’incarico di presidente ucraino. Una somma non lontana dalla retribuzione media di un parlamentare del suo Paese (circa 7.680 euro annui).
Si tratta di uno stipendio decisamente “contenuto” se paragonato a quello dei grandi leader europei, compresi quelli italiani. E che sottolinea una volta in più il profondo divario tra la situazione economica ucraina e quella del resto d’Europa. Nel Paese orientale, infatti, il costo della vita si aggira sui 170 euro al mese.
Le indagini di Pandora Papers e Forbes
Una volta eletto alla guida del Paese, Zelensky ha smesso di dichiarare redditi da attività imprenditoriali per indicare lo stipendio erogato dal Dipartimento degli Affari di Stato come principale fonte di sostentamento. Facendo il confronto tra prima e dopo, si direbbe però che il leader se la passasse meglio da artista. Nel 2017 aveva infatti dichiarato 7 milioni di grivne (20.7481,79 euro), quasi il doppio rispetto alla retribuzione da Capo dello Stato.
Sulle fortune di Zelensky si è poi abbattuta la pesante lente dei Pandora Papers, la maxi indagine sui tesori nei paradisi fiscali di decine tra Capi di Stato e leader tra i più influenti del mondo. Tra i milioni di documenti pubblicati dall’International Consortium of Investigative Journalists, su qualcuno è apparso anche il nome di Zelensky. A quanto pare, però, del tutto invano.
Stando a quanto riporta Forbes, il leader ucraino non è mai stato un miliardario e il suo patrimonio ammonterebbe al massimo a circa 20 milioni di dollari. Dai dati risultano in particolare 434mila dollari a suo nome detenuti principalmente nella Privatbank in Lettonia e una villa da quattro milioni a Forte dei Marmi. La prima voce reddituale corrisponderebbe a una quota del 25% in Kvartal 95, un gruppo impegnato nella produzione di spettacoli umoristici tra cui anche la serie “Servant of the People”, l’opera che ha portato Zelensky alla ribalta e che ha fornito anche il nome del partito che l’ha portato alla guida dell’Ucraina.
Una realtà finanziaria, insomma, ben lontana da quella disegnata dalla propaganda russa, secondo la quale Zelensky possedeva cinque yacht di lusso e tre jet privati, oltre a 60 milioni di euro in azioni in società come Saudi Aramco, Meta e Tesla.